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Camilleri sono

2019




RaiPlay omaggia il papà di Montalbano con una preziosa antologia di sue apparizioni televisive. Si parte con un rarissimo intervento in bianco e nero, risalente al periodo del lavoro in Rai come produttore e regista, per poi passare al successo dello scrittore a metà degli anni '90, con numerose interviste rilasciate, tra gli altri, a Enzo Biagi e Monica Maggioni. Il maestro Camilleri racconta di sé e del suo mondo, soffermandosi su aspetti quali il legame con la Sicilia, l'amore per i libri, la popolarità raggiunta in età avanzata grazie al personaggio del commissario di Vigàta.




Una più unica che rara apparizione televisiva di Camilleri negli anni del bianco e nero, molto tempo prima del successo come scrittore. In qualità di responsabile dell'adattamento Rai di un racconto di Aldo Palazzeschi, interviene brevemente ad un incontro con alcuni studenti, parlando delle sue idee sulla regia.




Un tenerissimo servizio di "Tg2 Costume e società" sulla condizione di nonno vissuta dallo scrittore siciliano: circondato dai suoi nipoti, Camilleri racconta un rapporto fatto di scherzi, giochi, favole e complicità.




Per questa piccola rubrica di Videosapere un Andrea Camilleri che in quel periodo comincia a farsi conoscere come scrittore intervista per strada alcuni passanti: l'intento è appunto quello di interrogarli sui loro gusti letterari per verificare se il suo libro "Il birraio di Preston" li possa interessare.




Nel 1998 esplode definitivamente il fenomeno Andrea Camilleri, acclamato "scrittore dell'estate" con ben sette libri in classifica. Monica Maggioni lo intervista sulla fonte d'ispirazione delle sue opere, sia quelle di genere storico che i gialli della serie di Montalbano: la Sicilia, dato che l'autore dichiara che non saprebbe "scrivere d'altro".




Camilleri risponde alle domande di David Sassoli sulla popolarità raggiunta a 73 anni, al pari di altri scrittori siciliani, e sulla sua passata carriera in Rai. A proposito del successo del personaggio di Salvo Montalbano lo scrittore annuncia, per l'anno seguente, il primo adattamento televisivo dei romanzi che lo vedono protagonista.




Intervistato per questa rubrica del Tg3, Andrea Camilleri afferma di considerare il recente successo come una moda passeggera, passata la quale resterà lo "zoccolo duro" dei suoi lettori, per poi dispensare qualche consiglio per la scelta dei libri da leggere durante le vacanze estive.




Il caso letterario Andrea Camilleri approda alla rubrica notturna di Gigi Marzullo. Lo scrittore siciliano sfoglia l'album dei ricordi per ricostruire il suo percorso di vita e professionale: l'infanzia e il legame con i genitori, la fortuna di amare il proprio lavoro, la complicità con la moglie, la centralità degli affetti famigliari.




In occasione di una "Serata Tg1" dedicata alla missione spaziale dell'astronauta settantasettenne John Glenn, Camilleri commenta l'avvenimento riflettendo sui traguardi raggiunti in età avanzata, da lui considerati tutt'altro che innaturali se visti come il frutto di un'intera esistenza.




Nella puntata "Sud: passioni e dolori" di questa serie di reportage da tutta la penisola, Enzo Biagi interroga Andrea Camilleri sulla Sicilia e sui siciliani. Quando il giornalista gli domanda cosa rappresenti la sua isola per il mondo, lo scrittore risponde citando Goethe: la capacità di capire il mondo stesso.




Per "Giromattina", rubrica sportiva d'approfondimento sul Giro d'Italia, Camilleri percorre idealmente da un punto vista letterario il tracciato della prima tappa, da Agrigento a Modica: sono le città natali dei premi Nobel Luigi Pirandello e Salvatore Quasimodo, portatori di due diverse ma complementari visioni della Sicilia.




In questa puntata speciale di "Per un pugno di libri" Patrizio Roversi visita la Fiera dell'editoria di Torino. Imbattutosi in Camilleri, gli chiede del suo amore per la lettura e per i personaggi del mondo letterario, ma anche dell'avvento di internet, ricevendo poi dallo scrittore un augurio prima di entrare al Lingotto: quello di "perdersi bene".




Camilleri confessa a "TV7" di non sopportare più il commissario Montalbano, definito un "serial killer" di altri possibili personaggi da raccontare: non lo ucciderà, essendo contrario alla pena di morte, ma apprezza di poter parlare anche di altri suoi libri, come "La scomparsa di Patò" o la "Biografia del figlio cambiato" su Luigi Pirandello.

Last modified Tuesday, March, 19, 2019