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Tentazione

ovvero invito alla radio

di Andrea Camilleri e Marcello Sartarelli


Dai microfoni di Radio Uno le parole di Andrea Camilleri rivolte al pubblico hanno più la durezza dell’ammonimento che la cordialità dell’invito: «Da troppo tempo gli addetti ai lavori della Rai sono condizionati dalla routine e sono poco aperti alle proposte degli ascoltatori… d’altronde si rischia di cadere nella demagogia. La piazza, manipolata dalla società di massa, quando ha fatto richieste giuste? (…) Teniamo presente che la Rai, quando è diventata più democratica, non è stata mai superficiale (…). Il problema di fare cultura oggi è molto più difficile. Cerchiamo dei prodotti radiofonici da mandare in onda, che provino a interpretare la realtà in cui viviamo… L’invito è a opere originali, non a deliranti monologhi, sfoghi narcisistici, letture di poesie o imitazione di programmi già esistenti. La sfida è a ciò che è vecchio, falso e inutile».
È una trasmissione a puntate, che si inaugura alla fine del 1976 e si intitola Tentazione ovvero invito alla radio. Gli autori sono Camilleri e Marcello Sartarelli. Gli ascoltatori possono inviare prodotti radiofonici, dunque non copioni, bensì registrazioni, opere audio. Arrivano molte audiocassette, da poco diffuse sul mercato italiano. Di interessante però c’è poco. Allora Camilleri presenta radiodrammi sperimentali recenti, li commenta, li discute e poi tenta di definire lo ‘specifico radiofonico’, cioè quell’idea, quella trovata che rende un testo perfetto per la messa in onda.

(da Rodolfo Sacchettini, "Andrea Camilleri e la radio: un’ipotesi di radio futura" - Doppiozero, 27.10.2019)




Last modified Sunday, October, 27, 2019