Corre voce che in Parlamento una speciale Commissione bicamerale, istituita da appena un mese e presieduta dall’on. Paniz e dal sen. Caciz, sia in seduta permanente onde pervenire al più presto possibile alla formulazione di una proposta di legge che apporti un’importante variante alle regole che presiedono al matrimonio civile.
Tale variante, definita “matrimonio breve”, scatterebbe automaticamente solo nel caso che la coppia sia costituita da un maschio adulto e da una minorenne, non importa se prostituta o no. Basterà che i due, prima della congiunzione carnale, pronunzino la frase: “io ti prendo per legittimo sposo/a”.
La frase può anche non essere detta ma solo pensata.
Il “matrimonio breve” è valido anche se a pensare la frase è solo il maschio anziano. Il “matrimonio breve” non può avere una durata inferiore a un’ora e superiore a un anno.
E naturalmente si può celebrare in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento (camera da letto, automobile, sottoscala, studio legale, dentistico, ecc.) senza la presenza di testimoni.
Il “matrimonio breve” annulla di fatto i reati connessi alla prostituzione minorile.

Corre voce che il Premier abbia accettato di comparire come teste a difesa nel processo contro Minetti, Mora e Fede.
In quell’occasione rivelerà che la Minetti era la cugina di Cheope, Mora lo zio di Chefren e Fede il nonno di Macerino.
L’on. Paniz si è già messo all’opera.

Corre voce che Umberto Bossi stia esercitando forti pressioni sul premier onde intervenga in qualità di Premier, telefonando alla Questura per avere informazioni sui due assessori leghisti arrestati, Galeazzi e Rigosa, in quanto il primo cognato di Ramsete e il secondo fratello di late di Nefertiti.
L’on. Paniz si è già allertato.

Corre voce che Brelusconi intenda dichiarare in Parlamento d’aver baciato la mano al colonnello Gheddafi perché gli era stato assicurato dal ministro Tremonti che si trattava del padre putativo di Nabucodonosor.
L’on. Paniz ha portato il caso davanti alla commissione da lui presieduta.

Andrea Camilleri

(pubblicato nella rubrica satirica "il Misfatto" de Il Fatto Quotidiano, 1° maggio 2011)