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Falsi di gusto

Da Petronio Arbitro a Camilleri. Quindici racconti «alla maniera di» invitano alla grande cucina senese



Autore Vincenzo Coli, Gianluca Biscalchin
Prezzo € 15,00
Pagine 94
Data di pubblicazione 13 dicembre 2014
Editore Nuova Immagine
Collana Collana del libro


Scrivere qualche pagina alla maniera di romanzieri famosi, siano essi classici laureati o contemporanei in attesa di consacrazione – e quando dico ‘alla maniera di’, intendo: imitarne lo stile, o quanto meno riecheggiarlo – è un’operazione che può essere valutata in due modi. Primo: tentativo letterario dalle velleità esplicite.
Secondo: variante parodistica dichiarata al ribasso, giusto per non prestare il fianco. Nell’uno e nell’altro caso il peccato di presunzione resta difficile da perdonare, e l’esito sarà fatalmente disastroso.
Tertium non datur. O forse no, basta prendere questo volumetto per quello che è: innocente prova di scrittura, gioco privo di pretese culturali, ghiribizzo della memoria assolutamente superfluo e proprio per questo plausibile, che assembla, quasi fossero materiali di risulta, lontane esperienze scolastiche, letture proprie dell’età matura, richiami agli esercizi di stile di Raymond Queneau e la nostalgia per Biblioteca di Studio Uno della Rai anni Sessanta, con le irresistibili versioni canterine del Quartetto Cetra.
In questi raccontini apocrifi, gli immortali protagonisti di capolavori letterari e i loro vaghi doppioni vengono trasportati senza troppi scrupoli nel tempo e nello spazio, e immeritatamente maltrattati.
Che Marcel Proust bambino abbia smanettato la playstation è cosa assai improbabile, e vanamente cerchereste nel capolavoro di Nabokov una deviazione nel folle viaggio di Humbert Humbert con la sua Lolita, destinazione Italia e colline del Chianti, e un finale così incruento. Piccola compensazione alle soperchierie subite, gli eroi e le eroine di Joyce, di Tolstoj, di Emily Brontë e di Bukowski sono stati tutti sistemati a tavola, e deliziati con le ricette della grande cucina senese. Bisogna dire che hanno gradito. E un’altra compensazione – questa per niente piccola – è assicurata dalle splendide illustrazioni di Gianluca Biscalchin, che vibrano di surreale ironia e stillano un’eleganza grafica calda e coinvolgente.
L’arte imita la vita, questo lo sappiamo. Ma quando si verifica il contrario, c’è più divertimento. Per dirne una: il commissario Montalbano lavora ancora a Vigata, ma il suo alter ego Luca Zingaretti vive parte dell’anno a pochi chilometri da Siena, e lotta e gusta i pici insieme a noi.



Last modified Monday, August, 07, 2023