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Guida per i bambini che visitano il Museo Nino Cordio di Santa Ninfa
Con un testo di Andrea Camilleri
Care bambine e bambini,
chi vi scrive questa breve lettera ha ottantadue anni e vorrebbe essere considerato da voi come un vostro vecchio nonno, un nonno però da aggiungere in sovrappiù a quelli che già avete, perchè i nonni veri sono insostituibili.
Nino Cordio, l'artista del quale state per conoscere le opere, è stato un mio vero amico.
Io amavo vederlo lavorare con i colori perchè ogni volta che si metteva a fare, che so, una melograna, dei pesci, dei fiori, e mi mostrava alla fine il suo lavoro compiuto, io, guardandolo, mi sentivo invadere da una specie di gioioso stupore.
Perché tornavo a un continuo stupore infantile, la melograna, i pesci, i fiori erano come se li vedessi per la prima volta, come se allora allora avessi acquistato il dono della vista. E così m'incantavo davanti a quei colori e mi domandavo come mai non li avessi mai prima notati nella realtà, perché c'erano nella realtà eccome se c'erano, solo che erano stati necessari gli occhi di Cordio per riscoprirli e per farceli godere come un'invenzione della sua fantasia.
Bene, godetevi questa visita.
E non prendete le domande che vi vengono rivolte nella guida come un noioso compito scolastico da svolgere, ma solo come un gioco da farsi in totale libertà e, siatene più che certi, in piena rispondenza con l'arte di Nino Cordio.
Perchè i vostri occhi bambini sono gli stessi coi quali Cordio guardava la bellezza, la ricchezza, l'allegria e la verità delle cose.
Andrea Camilleri
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