La struttura narrativa densa di storia, di contestualizzazioni ben delineate,
impastate con sani sentimenti e condite dall'eterno dilemma che intercorre nella
lotta tra il bene e il male; la descrizione dei luoghi e dei personaggi, delle
abitudini, degli usi e costumi, delle tradizioni autentiche e vissute; questi
alcuni degli elementi che contribuiscono a disegnare, idealmente, una mappatura
antropologica e sociologica dei tipi umani e dei loro mondi, raccontati, con una
naturalezza e chiarezza senza eguali, nei romanzi di Andrea Camilleri. Tutto
ciò, prima e dopo "Il Commissario Montalbano", s'intende, perché sono di varia
trattazione i testi che Camilleri ha prodotto in una vita di lavoro, dividendosi
tra i suoi libri, il teatro, la radio, la televisione, etc. etc. Il 17 luglio
2019 tuttavia ci siamo dovuti rassegnare di fronte alla scomparsa di questo
grande intellettuale, che ha donato tanto al suo pubblico, ma che lascia, quello
sì, per sempre, dietro di sé, un patrimonio culturale di incommensurabile
levatura. Un'eredità ideale, morale e civile che sarà compito della Cultura
italiana non disperdere nè tantomeno trascurare mai e poi mai. Una preziosa
lezione, quella di Andrea Camilleri, alla quale, ci auguriamo, le nuove
generazioni desiderino attingere ed ispirarsi per costruire il futuro. |