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Le lettere inedite a Elvira Sellerio

Riportiamo le lettere di Andrea Camilleri a Elvira Sellerio pubblicate su La Repubblica - Robinson del 11 luglio 2020


(senza data)
Cara Elvira,
ti mando il romanzo di Montalbano da pubblicare a ottobre. Ho ritardato a inviartelo perché, avendolo stampato, mi sono accorto che c’erano molti errori. Non solo di battitura. Quindi sono stato tre giorni a fare correzioni. Questa, insomma, è una versione quasi definitiva.
Dimmi cosa ne pensi.
Ti abbraccio, Andrea


(senza data)
Cari amici,
nelle bozze c’erano, è vero, molti errori e anche righe saltate, ma io ci ho messo il carico da undici spostando accenti, cambiando parole, aggiungendo frasi.
Vi chiedo perdono e attenzione.
Cordialmente, Andrea Camilleri


Roma, 1 ottobre 1983
Gentile Signora le invio la copia rivista delle “Digressioni”.
Quella che era già in suo possesso, quindi, non serve più.
Spero, a fine ottobre, di fare un salto a Palermo.
Molti cordiali saluti e grazie. Andrea Camilleri


Roma, 6 settembre 1994
il giorno del mio 69° compleanno

Cara Elvira
come d’accordo, ti mando l’indice del “Birraio” nel quale sono citati tutti gli incipit.
C’è anche una noticina finale che non credo guasti.
Auguri di buon lavoro.
Cari saluti
Andrea


Roma, 26 gennaio 2000
Elvira cara, eccoti, sia pure con qualche ritardo, il voluminoso “Re di Girgenti”.
Tu mi hai chiesto quando vorrei pubblicarlo. Mah! Io credo che i miei lettori siano ancora un pochino storditi dal tambureggiamento di “Patò” e della “Biografia” e forse un minimo di pausa sarebbe opportuno (non trattandosi di un “Montalbano” perché quello si venderebbe anche a fascicoli settimanali). Ad ogni modo fai tu, anche perché credo che la correzione delle bozze non sarà facile.
A mio parere sarebbe opportuno che una delle tue ragazze, prima di mandare il libro in tipografia, unificasse la scrittura dell’ultima parte (e solo di quella), intitolata “Come fu che Zosimo morì”, alla scrittura della prima parte e cioè “Come fu che Zosimo venne concepito”. Questo perché la distanza di tempo intercorsa tra la prima e l’ultima parte ha fatto sì che questa avesse delle difformità che vanno tutte controllate e riportate al modo di scrivere della prima parte.
Faccio qualche esempio: più a volte diventa cchiù, qualchi diventa qualichi, come diventa comu e via di questo passo.
È cosa che avrei dovuto fare io, lo so, ma se io rimetto ancora mano al libro lo riscrivo tutto e te lo consegno tra due anni.
Via via che questo controllo unificatorio viene eseguito, è bene che mi telefoniate per decidere la forma definitiva della parola.
Spero, a parte tutto, che il libro ti piaccia.
Ad ogni modo, sono ansiosissimo del tuo giudizio.
Ti abbraccio con affetto
Andrea

Ho sbagliato la numerazione delle pagine, non importa perché le pagine ci sono tutte e nel giusto ordine.


 
Last modified Monday, September, 07, 2020