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Le vite degli altri

Incontri e ritratti



Autore Claudio Moschin
Prezzo € 24,00
Pagine 120
Data di pubblicazione 2024
Editore Nuages
Collana  


Una raccolta di fotografie di personaggi noti della cultura, dello spettacolo e d’altro ancora, scattate da Claudio Moschin, giornalista della Televisione Svizzera Italiana, durante le loro interviste. Alle immagini sono legati brevi testi e divertenti aneddoti, raccontati dall’autore stesso. Per citarne giusto alcuni, l’intervista a Verdone che si tramuta in una visita medica, peraltro risolutiva, oppure Monicelli che impugna una pistola-telecomando, fattasi costruire appositamente.

 

 

Le vite degli altri, il libro e la mostra di Claudio Moschin: Accorsi, Faletti, Testino, Bertolucci e…
Stefano Accorsi che guarda altrove. Gli occhi retro-illuminati di Giorgio Faletti. L'aplomb siculo di Andrea Camilleri. Il look cinematografico di John Turturro... E via elencando artisti e personaggi, donne e uomini, che in bianco e nero ti guardano dalle pagine e dalle pareti di Le vite degli altriLibro e mostra personale di Claudio Moschin alla Galleria Nuages di Milano (aperta fino al 30 marzo).
Le vite degli altri come il titolo del meraviglioso film tedesco di Florian Henckel von Donnersmarck (Oscar 2007 come Miglior film straniero). Il giornalista e fotografo Claudio Moschin lo riprende. Perché davvero negli scatti pubblicati nel volume ed esposti alle pareti della galleria milanese si leggono le storie dei soggetti fotografati. Fotografati con "intimità”.
Nella scheda di presentazione si legge: “Se per lavoro si raccolgono centinaia e centinaia di interviste, ad attori e attrici, registi, scrittori, fotografi di moda e di guerra. Illustratori, designer, poeti, e pure premi Oscar e premi Nobel... Prima o poi viene la voglia di raccontare qualche curiosità, qualche aneddoto proprio di quelle interviste. Magari di non tutte, ma di parecchie sicuramente sì”.
Più che interviste, ascoltando l'autore, si dovrebbe dire confessioni. A un certo punto, i soggetti si raccontano. E lui ascolta. Senza domande e senza risposte... Il libro è una collezione di stralci di una sessantina di quelle interviste, a cui l'autore ha aggiunto uno o più ritratti fotografici. Tutti rigorosamente in bianconero, da lui scattati proprio alla fine di quelle interviste (televisive e realizzate nel corso degli anni per diversi programmi della RSI Televisione Svizzera di lingua italiana).
Il cinema domina su tutte le altre arti. Bernardo Bertolucci e Bruno Bozzetto, Maurizio Nichetti e John Turturro, Christian De Sica e Mario Monicelli. Carlo Verdone e Jerry Calà, Franca Valeri e Arnoldo Foà, Werner Herzog e Giuliano Gemma.
"Segue" la letteratura con Dario Fo, Alda Merini, Andrea CamilleriLuis Sepulveda. Giorgio Faletti, Amelie Nothomb, Marco Buticchi. E poi teatro e tv (Margherita Palli, Luca Ronconi, Enrico Bertolino, Ferruccio Soleri, Andre Ruth Shammah. Gianfranco Jannuzzo, Alberto Patrucco, Enrico Beruschi, Piero Chiambretti, Davide Mengacci).
Arte e design (Italo Rota, Emiliano Ponzi, Nicola Magrin, Massimo Fenati, Staino. Silver, Claudio Villa, Gipi, QuentinBlake, Altan, Franco Brambilla, Lorenzo Mattotti). Un pizzico di musica (Iva Zanicchi e Paolo Conte). Per concludere con i grandi fotografi: i “mitici“ nomi della moda (Greg Gorman, Michel Comte, Mario Testino, Gian Paolo Barbieri, Rankin), il “re dei paparazzi” Ron Galella, e i maestri del reportage Gianni Berengo Gardin, Mauro Galligani, Ferdinando Scianna, Mario Dondero.
Spiega lo stesso autore, in una nota che fa da fil rouge a libro e mostra: “Era da anni che continuavo a sentire “devi scrivere un libro”. Oppure “devi fare una mostra di ritratti”. Premetto: vengo dalla fotografia, ho iniziato quel mestiere perché era più facile (in passato) vendere un articolo se già corredato dalle immagini.
In passato alcune foto mie erano anche state già esposte (a Milano, Lugano, Imperia, Londra), ma sempre in quantità ridotta e senza tanta pubblicità. Come semplice testimonianza di un lavoro (il nostro, quello giornalistico, che ci permette di incontrare spesso persone in grado di raccontarci qualcosa di bello, di interessante, di originale, di indimenticabile).
Col tempo però l’archivio dei ritratti ha assunto proporzioni notevoli, i ricordi degli incontri hanno preso il sopravvento. E così quando Cristina Taverna, gallerista ed editore di Milano, ha insistito per l’ennesima volta, ho ceduto. Una parte di queste interviste (che erano tutte state realizzate in video) le ho messe nero su bianco, recuperando le immagini giuste scattate poi da me. Il risultato è questo libro. Restano ancora nelle scatole alcune centinaia di altri ritratti, per un possibile volume/capitolo due o tre. Chissà… Ai posteri l’ardua sentenza…”.
(Antonella Catena, Corriere della Sera – Style, 9.3.2024)




Last modified Saturday, March, 09, 2024