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Mito

Sarà forse una sera di queste
che un vento leggero ti scopre
le gambe e palpita la tua veste
alla mia mano, mentre intenta
ti specchi
in un placido lago d'acque
tra le canne palustri
a l'alghe remote sul fondo,
sarà forse una sera di queste
così tranquille, così ferme
sull'alto respiro del mondo .....
                           un attimo appena
e lieve, luminosa di luce inumana,
dalle mie mani stupite
trasvolerai, lontana,
fatta già ombra e silenzio,
alla tua vera regione, all'infinite
distanze dei tuoi cieli .....
Ma ti vedrò tornare, un giorno, come
torna ad un richiamo
una lieta stagione
                        e sarà cielo azzurro
o chiara foglia o profumo o la canzone
della pioggia sui vetri
a rivivere all'eco del tuo nome.

Andrea Camilleri

Nel numero di marzo-maggio 1947 di "Mercurio" gli viene pubblicata un'altra poesia, Mito, importante tappa nel suo percorso perché testimonia il passaggio dal modello montaliano e ungarettiano a una poesia di tipo narrativo: T.S. Eliot e, soprattutto, Majakovskij.
(da Storie di Montalbano, Cronologia di Antonio Franchini)



Last modified Saturday, February, 16, 2013