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Gli abusi di Genova e Napoli
Montalbano tradito dalla Polizia

Sono convinto che una delle ragioni del successo del mio commissario Montalbano sia dovuto al fatto che il personaggio si muove nel contesto della nostra realtà quotidiana e vive e reagisce come buona parte degli italiani agli avvenimenti che lo (e ci) colpiscono. Poteva perciò restare indifferente di fronte ai fatti del G8 e di Napoli che coinvolgevano parte di quella Polizia da lui servita con dedizione e lealtà? Nel «Giro di boa» io racconto come egli si senta tradito dal comportamento di pochi e crede in un primo momento (questo è scritto chiaramente) che dietro a quel comportamento ci sia stata una precisa volontà politica da parte del governo di centro-destra. Poi apprende (e anche questo è scritto con altrettanta chiarezza) che in precedenza c’era stato un analogo episodio a Napoli con il governo di centro-sinistra.
Allora entra in crisi, si chiede quale sia la ragione del «male» che si annida all’interno di loro e vuole dimettersi.
Nello sceneggiato che andrà in onda giovedì, io e gli sceneggiatori abbiamo consapevolmente eliminato tutti i riferimenti politici proprio per evitare inutili e fuorvianti polemiche. Ci interessava di più evidenziare le ragioni autentiche della sua crisi. Nessuna autocensura, dunque, ma una scelta ragionata. Tanto autentiche, queste ragioni, che un mese dopo la pubblicazione del «Giro di boa», e questa è una cosa che pochi conoscono, io venni invitato a un incontro con il Siulp, uno dei sindacati di Polizia, che si svolse a Roma, al Ridotto dell’Eliseo, a sala stracolma. Erano presenti, tra l’altro, i rappresentanti degli iscritti di Genova. E si arrivò alla conclusione che era necessaria una «manutenzione» frequente della democrazia all’interno della nostra Polizia.
Qualcuno ha detto che «è grave che si attacchi la polizia in modo così gratuito». Non si tratta di un attacco alla Polizia. Come potrei se il mio personaggio più amato è un poliziotto che fa onestamente, lealmente, il suo dovere? E poi perché gratuito? Non c’è un processo in corso a Genova contro alcuni appartenenti alla Polizia? Il Capo della Polizia, il dottor De Gennaro, interpellato in proposito, ha dichiarato ai giornalisti che la Polizia svolge la sua attività essenziale per i cittadini nella legalità e nella trasparenza. Montalbano non può che essere d’accordo col suo Capo: vuole proprio questo, legalità e trasparenza.

Andrea Camilleri

(Pubblicato su La Stampa, 20 settembre 2005)


 
Last modified Wednesday, July, 13, 2011