I nonni raccontano... dall'Amiata alla Maremma
Con la presentazione di Andrea Camilleri
Una divertente antologia narrativa in cui il dialetto è filtrato da una scrittura sapiente. Le novelle della tradizione italiana presenti nel patrimonio culturale di un’area particolarmente ricettiva.
Scritto da due maestre di scuola elementare, che hanno raccolto le testimonianze di
settantenni e ottantenni di Selvena, Marroneto, Castell’Azzara e Bagnolo, il libro,
riccamente illustrato con foto e disegni, raccoglie oltre sessanta
novelle, che le autrici dedicano ai nonni che ce le hanno tramandate.
Di gran prestigio la firma in calce alla presentazione del libro: Andrea Camilleri,
che ha trascorso molte delle sue estati a Bagnolo.
Scrive Camilleri: “Le ‘Novelle fatte a
mano’ sono una raccolta di fiabe, di raccontini, di modi di dire, di proverbi che
rappresentano una sorta di quintessenza
della cultura popolare contadina dei luoghi dove le autrici vivono e operano, cultura
destinata a scomparire sotto
i colpi di maglio dell’omologazione globale. Il valore della loro raccolta è dunque
quello della conservazione della
memoria, direi meglio della testimonianza a futura memoria, se la memoria avrà ancora un futuro”.
Camilleri raccomanda ancora il libro perché – continua – “è di una agevole, sorridente
e divertente lettura” e loda
la scelta delle autrici di conservare le novelle nel dialetto in cui sono state narrate.
Il dialetto – dice – è come il sale in
un piatto splendidamente cucinato, è ciò che dà sapore e gusto alla lettura di questi
raccontini.
Lo sforzo delle autrici è stato quello di ricreare un tempo passato: “Nelle
lunghe serate d’inverno,
– scrivono nella “Premessa” – in un passato che sembra tanto lontano, le famiglie si
riunivano intorno al focolare,
insieme a parenti e vicini di casa. ‘era infatti la tradizione di andare a veglia […].
Tradizione dei tempi passati in cui non
esisteva la televisione e gli svaghi erano veramente pochi. […] Era allora che i nonni,
attorniati da bambini e adulti,
cominciavano a raccontare novelle di principi e principesse, draghi e maghi…”.
Ed è questa l’atmosfera che questo bellissimo libro ricrea.
(da Nove da Firenze, 21.7.2005)
|