Lo stivale di Garibaldi
Autore | Andrea Camilleri |
Prezzo | in allegato a Stilos |
Pagine | 96 |
Data di pubblicazione | 10 febbraio 2010 |
Editore | Stilos |
Collana | Gli azzurri di Stilos |
Nella Girgenti dell'Ottocento l'ideale del Risorgimento si consuma in prefettura dove lo stivale del liberatore della Sicilia, ferito in Aspromonte, termina il suo volo sullo slancio di una popolazione che non ha mai fatto pace con gli stranieri: nemmeno quelli della nuova Italia.
Prefazione di Gianni Bonina
Una storia siciliana del Camilleri civile ambientata a ridosso della battaglia di Aspromonte in una Vigàta garibaldina e insurrezionale nella quale, per soli cinque mesi, si trova assegnato come prefetto un funzionario fiorentino dotato di tutti i crismi patriottardi e savoiardi. Dura cinque mesi, appunto.
Andrea Camilleri destoricizza il caso del prefetto di Agrigento Enrico Falconcini, riuscito a rimanere insediato
solo cinque mesi, dall’agosto 1862 a metà gennaio 1863. La sua attività di fiorentino di un’altra cultura, nutrito
di ideali scaduti in Sicilia, espressione di una neonata Italia che pretende di fare propria anche l’anima dei siciliani,
non ha vita lunga e deve piegarsi di fronte alle sordide manovre di un notabilato locale del tutto contrario ad accettare
logiche viste ancora più rivoluzionarie di quelle, pur sostenute e condivise, messe in campo da Garibaldi; una società
pronta a celebrare lo straniero liberatore in armi che porta nuove bandiere e nuove leggi ma del tutto sfavorevole ad
assecondare le intenzioni di un prefetto portatore di nuove regole e nuovi costumi, non trattandosi più di accogliere
una mera rivoluzione che si risolve in un cambio di facciata ma di subire una vera destabilizzazione che determina un
nuovo stile di vita.
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Last modified
Wednesday, July, 13, 2011
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