I film nei libri di Montalbano
Col cinema ho imparato a scrivere.
Da ragazzo ho sognato e viaggiato con il cinema, come ha fatto tutta
la mia generazione. Predeligevo
Tom Mix
e
Johnny Weissmuller
e
fantasticavo avventure mirabolanti con la serie dell'ispettore
Charlie Chan
. Per me, per lo scrittore Bufalino, per i giovani di
un tempo, non c'era una vera distanza tra la letteratura e il cinema.
Ho imparato molto dallo schermo: scrivo ancora per "sequenza",
immaginando sulla carta, una scena dopo l'altra.
Andrea Camilleri "Un mese con Montalbano"
"Il cane di terracotta"
"Il ladro di merendine"
"La gita a Tindari"
"L'odore della notte"
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pag. 184 "Vogliamo continuare doamani con la seconda puntata? Sapete, mi vado addunando strata facendo che piu' che un romanzo e' uno sceneggiato televisivo. Se l'avessi scritto e stampato, questo romanzo, qualche critico avrebbe sicuramente detto accussi', macari aggiungendo "uno sceneggiato si e non dei migliori". Allora? |
Pag. 187 Certo, capisco che una violenta azzuffatina, macari sul ciglio dello sbalanco, ora rischia di cadere uno ora l'altro, con Giacomo che tenta di disarmare a Gargano e sotto il mare in tempesta, potrebbe rinescere bene in televisione, trovando macari il giusto commento musicale. |
pag. 188 "... Finisco io " fece Mimi'. "Ultima inquadratura. Musica. Vediamo su una strata longa e dritta ..." |
Pag. 190 Finita la sigla, apparsero immagini che parevano quelle di una pellicola americana ... |
"Gli arancini di Montalbano"
pag. 32 "La povera Maria Castellino" "...Aieri notti vitti una pinlicola alla tilivisioni. Era la storia di uno che in America ammazzava bottane vecchie. Un serialkiller? Nonsi, dottori, non si chiamava accussì. Mi pari che si chiamava Gionni guest, una cosa accussì. E pirchì questo Gionni ammazzava le buttane vecchie? Pirchì ci arricordavano la matre che faceva la bottana. E allura io pensai che la cosa era simprici simprici. Basta che lei dottori si mette a circari e arrisolve tutto E chi devo ceercari Catarè? Un clienti ella bottana che è figliu di bottana..." |
"La voce del violino"
pag. 29 "...Vanni Arquà era una stampa e una figura con Harold Lloyd, i capelli sempre spettinati, si vestiva come gli scienziati distratti delle pellicole degli anni '30 e aveva il culto della scienza..." |
Pag. 139 "...Trasì e niscì di corsa, i pantaloni sbottonati, pareva una comica di Ridolini..." |
pag. 138 "...La brillante operazione de Ernesto Panzacchi e della sua sporca mezza dozzina rischia di finire a feto..." |
"La paura di Montalbano"
pag. 17 Giorno di febbre "...principiò a taliare una pellicola che si chiamava I cacciatori dell'Eden. Fin dalle primissime inquadrature si fece pirsuaso che si trattava di una storia assurda, ma la totale idiozia di quelle immagini e di quelle battute l'affascinò talmente da fargli seguire con religiosa attenzione il film fino al fatidico the end.." |
Pag. 50 ferito a morte "...Aveva gli stessi lineamenti di certe eroine di pellicole americane western, una fimmina capace di difendersi a fucilate..." |
Pag. 111 Un cappello pieno di pioggia "...Già, come il titolo di quella famosa pellicola che faceva appunto accussì: Un cappello pieno di pioggia..." |
Pag. 118 Il quarto segreto "...Quello che capitò immediatamente di seguito, parse cosa di pellicola miricana: mentre Catarella affrettava il passo verso di lui, l'omo isò il vrazzo e sparò..." |
Pag 156 Il quarto segreto "...Come si chiamava quel romanzo dello scrittore italo- americano Pietro Di Donato dove era contato un fatto uguale? Ah sì, Cristo tra i muratori. Ne avevano fatto macari una bella pellicola..." |
Pag. 162 Il quarto segreto "... Che era, un commissariato, quello? Quello era un laboratirio di gag cinematografiche che Charlot o Ridolini avrebbero invidiato..." |
Pag 179 Il quarto segreto "...A Montalbano venne in testa di dirgli la famosa battuta dei fratelli De Rege :Vieni avanti, cretino!..." |
Pag. 231 Il quarto segreto "...Non si può andare con una fimmina il giorno appresso avere ammazzato un omo. Capita sì, ma solamente nelle pillicole miricane." |
Pag 242 La paura di Montalbano "...Di comune accordo, scelsero di vedere una pillicola miricana indovi si parlava di un ricco signore del sud che aveva una figlia vintina che se l'intendeva con un viddrano dell'azienda e al patre la facenna non piaceva..." |
Pag. 307 Meglio lo scuro "...Di baulli di quelle proporzioni Montalbano ne aveva visti solamente nelle pellicole ambientate tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento..." |
Pag.313 Meglio lo scuro "...ma aveva già sentito un dibattito politico, condotto da due giornalisti che parevano Stanlio e Ollio, uno sicco sicco e l'altro grosso come un liofante,..." |
"La forma dell'acqua"
pag. 37 "Mici fate uscire pazzo, con questa domanda. Vi lasciate suggestionare dalle pellicole americane dove appena il poliziotto domanda a che ora è avvenuto il delitto, il medico legale risponde che l'assassino ha terminato la sua opera alle diciotto e trentadue, secondo più secondo meno, di trentasei giorni prima. L'ha visto anche lei che il cadavere non era ancora rigido, no? L'ha sentita anche lei la calura che c'era dentro quella macchina, no?" |
pag.143 Con un calcio spalancò la porta del bagnoe via via le altre, sentendosi, in chiave comica, un eroe di certi telefilm americani. |
pag. 145 La fasciatura l'aveva fatta forse troppo stretta, gli veniva di fatica firriare la testa. Si taliò allo specchio. E fu allora che un flash accecante gli esplose nel cervello, oscurò persino la luce del bagno, gli parse d'esser diventato un personaggio dei fumetti che aveva il potere di vedere ai raggi X, che riuscivano persino a vedere dentro le cose. |
"Le inchieste del Commissario Collura ;
Il fantasma nella cabina
Tornò in ufficio. Lo trovò stipato di passeggeri che volevano cambiare cabina. Il vice, rosso e sudato, ormai faticavapersino a parlare. "Trovo incredibile" - stava dicendo uno - "che su una nave come questa, dotata di tutto, manchi proprio un ghostbuster o, in linea subordinata, un esorcista!"
Un mazzo di donne per il petroliere Bill
A conoscere il nome dell'amante di Mister McGivern ci sarebbe voluto picca e nenti, certamente si trattava di una che viaggiava da sola o in compagnia di un'amica che macari si allontanava quando il mascolo arrivava. Oppure non si allontanava e il texano si spogliava e si corcava in mezzo, va a sapere con questi omini alla John Wayne.
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"Il giro di boa"
pag. 35 Arrivato al punto nel quale gli sollevava il braccio per infilarvi il costume e mentre glielo arravugliava attorno al polso la sua pellicola mentale s’arrestò e tornò narré, come in un tavolo di montaggio. |
pag.60 Ma da quale angolo di ‘nfernu viniva – si spiò improvvisamente sconvolto Montalbano – se già alla sò età aveva imparato quel terribile gesto delle mano isate che certamente non aviva visto fare né al cinema né alla televisione? |
pag. 71 “vieni avanti, Cataré”. Frase che, come intonazione, perfettamente corrispondeva al leggendario “vieni avanti, cretino” dei fratelli De Rege. |
pag. 80 “E io qua sono” fece asciutto il commissario. Si taliarono occhi nell’occhi. La sfida all’ok corral era lanciata. Enzo chiamo un cammareri: “Apparecchia per il dottor Montalbano e stai attento alla sala. Io vado in cucina. Al commissario ci penso io pirsonalmente”. |
pag. 119 Perché il medico non è stato consultato? Non è stato consultato perché non ce n’è stato tempo:il tempestivo arrivo dell’ambulanza e la diagnosi dell’infirmeri hanno fatto correre le cose nel senso voluto dal regista. Sissignore. Regista. Quella era stata una scena di tiatro predisposta con molta intelligenza. |
pag. 129 Niscì nuovamente, raprì il bagagliaio della macchina indovi teneva un impermeabile alla Bogart, l’indossò, si mise cappello e occhiali e partì. |
pag. 203 Come nei cartoni animati, priciso ‘ntifico all’istisso modo, due parole che il giornalista aviva allura allura detto, commercio e bambini, si solidificarono, apparsero stampate in nìvuro nell’aria, pirchì la cammara non c’era più, ogni cosa scompara dintra una specie di luce lattiginosa che le cummigliava.... |
pag. 210 A Montalbano pareva che Melato gli stava contando una pellicola troppo avventurosa e fantastica, di quelle che una volta si diceva che erano “americanate”. |
pag. 216 “Perché, secondo tia gli angeli devono sempre vestire come quelli di Melozzo da Forlì? Non hai mai visto quella pellicola di Frank Capra che si chiama... aspetta...” |
pag. 219 Se cedeva alla fame, avrebbe avuto un’orata assai scarsa da dedicare alla cena: il che veniva a significare che avrebbe dovuto dare ai suoi movimenti mangiatori un ritmo alla Charlot di “Tempi Moderni”. |
pag. 222 Si avviarono. “Ad ogni modo, possiamo fare come nei film” fece la svidisa. “ E come fanno?”. “Dai, Salvo, non lo sai? I due poliziotti, lui e lei, che devono fare un appostamento, si fingono innamorati. Stanno abbracciati, si baciano, e intanto sorvegliano” |
pag. 231 Appena solo in casa a Marinella il commissario parve trasformarsi nel protagonista di un film comico a tempi accelerati, addivintò un furgaroni che zizagava càmmare càmmare in una ricerca disperata: dove minchia era andata afinire la muta che aveva indossato l’ultima volta quanno era dovuto calare in mare alla cerca della machina del ragioniere Gargano, almeno due anni avanti? |
pag. 232 Gli venne di trovarsi davanti a uno specchio e di taliarsi: prima gli acchianò una risata, doppo s’affruntò di se stesso, pariva truccato vistuto per una pellicola. E che era, cannalivari? “Mi chiamo Bond. James Bond” disse alla sua immagine. |
pag. 250 Stavolta Mimì taliò Montalbano il quale taliava ochhi negli occhi Fazio che non abbassava i suoi. Pariva una scena di una pellicola di Quentin Tarantino, si puntavano l’occhi invece dei revorbari. |
pag. 257 A Marinella siparò con un maglione nìvuro a girocollo, un paro di panataloni di villuto nìvuro che infilò dintra agli stivaloni, una scazetta di lana col giummo macari essa nìvura che si mise in testa. Ci mancava la pipetta torta nella vucca e sarebbe stato una stampa e una figura con un lupo di mare alla maniera delle pellicole americane di terz’ordine. |
pag. 260 Scivolò lungo lo scoglio, tentando di fermare la sciddricata con le dita ad artiglio. Gli parse di essere addiventato gatto Silvestro in uno dei suoi migliori momenti comici. |
"La prima indagine di Montalbano"
pag. 37 Quanno arrivarono sul posto, si vennero a trovare dintra a una scena di pellicola miricana di cobbois. Dall’unica finestra di una casuzza rustica, qualichiduno tirava revorbarate contro un viddrano cinquantino, chiaramenti Ciccio De Dominici, che, appostato darré un muretto, ricambiava con fucilate le revorbarate sparate dalla finestra. |
pag. 81 In questo caso, come facciamo a persuadere la gente a tornare al cinema lunedì” “Gli diciamo che abbiamo cangiato pellicola” disse Montalbano. “E che c’è macari l’avanspettacolo.” |
pag. 92 Tutto s’aspettava, trasendo, tranne che il signor Mezzano aveva avuto l’alzata d’ingegno di mettersi a proiettare cartonianimati che il pubblico commentava ridendo. |
pag. 95 Gettò la fiaccola dintra a un lavabo, niscì, tornò nella sala che oramà era vacante. Assittato, restò a taliare lo schermo bianco. |
pag. 109 Dispirato, aviva pigliato la macchina e doppo un’orata era arrivato a Catania con l’intenzioni di vidiri una pellicola di prima visione: quelle che proiettavano nell’unico cinema di Mascalippa risalivano minimo minimo a tri anni avanti. E lì dintra al cinema, mentre faciva la fila per il biglietto, si era sentito chiamare. Era lei, Mery, che stava niscenno dalla sala. |
pag. 157 Trasì nella cella. Lei stava sempre con la fronti appuiata al muro. Le si mise allato a urlò con tutto il sciato dei sò polmoni che parse uno di quei sergenti dei marines che si vidino nelle pellicole miricane: “Al gabinetto! Subito!” |
pag. 200 E principiò nella sò testa una specie di cinematografo, la proiezione di una pellicola. La scena rappesentava il cammarone. Era un piano-sequenza. (...) Dissolvenza incrociata, la scena torna la stissa, ma il patrone è assente (...) Ora la scena cangia di colpo (...) La camera zuma nuovamente sulla sò faccia: una voglia bluastra gli parte dal naso egli arriva all’orecchia. Luce in sala e luce nella testa del commissario. |
pag. 234 “Dottore, abbiamo agito come nelle pellicole miricane, quelle con lo sceriffo che fa come minchia gli pare pirchì la liggi da quelle parti ognuno se la fa da sé. Mentre da noi ci sono regole che...” |
pag. 256 “Ci stai contando una pellicola strappalacrime che manco Belli il pescivendolo se la sentirebbe di produrre!” |
pag. 313 “Dottore, ma non c’è bisogno di mettersi a fare come a cinema, inseguimenti, fotografie...” |
pag. 335 E ghignò. Pareva veramente il poliziotto tinto delle pellicole miricane, quello che piglia a lignate e a càvuci nei cabasisi. |
"La pazienza del ragno"
pag. 55 A mia questa tua idea pare piu' da Toto' e Peppino che da pillicola miricana |
"La vampa d’agosto"
pag. 50 Parse priciso ‘ntifico all’attore Cary Grant in quella pillicula che si chiamava Arsenico e vecchi merletti. Richiuì di scatto il coperchio e ci si assittò supra. |
pag. 124 Mentre si dirigevano verso Vigàta, Fazio commentò: “Pariva proprio una pellicola miricana!”. E siccome il commissario sinni stava mutanghero, gli spiò: “Sta facenno la conta di quanti reati abbiamo commesso?” |
Chiara & Sara
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Last modified
Wednesday, July, 13, 2011
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