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Rassegna stampa - Luglio 2001

Zingaretti sul set di «Incompreso» con Margherita Buy: mi piacerebbe chiudere dopo i successi ottenuti

Una sontuosa villa rinascimentale nella Lucchesia. Una famiglia ricca e felice viene sconvolta da una serie di drammatici eventi. Si gira in questi giorni la versione televisiva di «Incompreso», prodotta da Angelo Rizzoli per Mediatrade (costo 8 miliardi), in onda nel febbraio 2002 su Canale 5 in due puntate, per la regia di Enrico Oldoini. Protagonisti Luca Zingaretti e Margherita Buy, nel ruolo dei genitori, e Walter Conciatore e Riccardo Manera, rispettivamente 10 e 6 anni, in quello dei figli. Impegnato nel nuovo personaggio, il commissario Montalbano però avverte: «Non so se vestirò ancora i panni della creatura di Andrea Camilleri. Stanno lavorando alla sceneggiatura dell’ultimo romanzo "L’odore della notte", quando sarà finita la leggerò e valuterò». Un annuncio che sorprende, dato il grande successo anche dell’ultima serie, ma Zingaretti spiega: «Ho già parlato con il produttore: mi piacerebbe chiudere in bellezza, proprio per i consensi ottenuti». A raccogliere la non facile eredità del celebre film di Luigi Comencini del ’66 (di cui fu realizzato nell’84 un primo non felice remake in Tunisia con Gene Hackman) è Oldoini: «Avrei avuto serio imbarazzo a riproporre altri film di Comencini, come "Tutti a casa", e non questo che non ho particolarmente amato, ma che ho accettato di fare anche perché, per me, è un po’ autobiografico: da bambino sono stato un "incompreso"». Ricorda Zingaretti: «Da piccolo, ho versato calde lacrime vedendo questo film. Odiavo il padre, così duro con suo figlio. Destino ha voluto che fossi proprio io a impersonarlo». Interviene la Buy: «Anch’io, da ragazzina, piansi tanto. Ora, per interpretare questa mamma, mi ha aiutato il fatto di essere anch’io mamma di una bimba di 5 mesi». Una storia tutta da piangere, tratta dal romanzo ottocentesco di Florence Montgomery, che è stata adattata al piccolo schermo dagli sceneggiatori Massimo De Rita e Ottavio Iemma con sostanziose licenze. A differenza del racconto originale e poi del lavoro cinematografico di Comencini, la vicenda è ambientata nell’Italia del boom economico anni Cinquanta. La famiglia di Edoardo Quarantesi-Zingaretti vive in Toscana (il tv-movie si sta realizzando a Villa Oliva-Buonvisi). La moglie Elisa-Buy è una donna dolce e dedita al marito e ai figli, ma sin dall’inizio della storia si capisce che ha problemi di salute. Ed è proprio la creazione di questo personaggio la seconda grossa diversificazione. Spiega il regista: «La figura della madre non esisteva, si partiva già dalla sua morte e quindi si sviluppava solo il difficile rapporto tra il padre e i due figli da crescere. Ci è sembrato invece opportuno raccontare Elisa, per spiegare la condizione di un nucleo familiare sereno che, all’improvviso, viene stravolto». La terza licenza è nel personaggio del padre, che non è un diplomatico inglese, come Anthony Quayle nel film, ma un imprenditore vinicolo. Sottolinea Zingaretti: «Il mio personaggio è un marito innamorato, che potrebbe essere anche un ottimo genitore, ma non ha gli strumenti per farlo e non riesce a capire la fragilità e il bisogno d’affetto del suo primogenito». Molto professionali, piccoli adulti sul set sono Walter e Riccardo nei ruoli di Francesco e Mino. Dice il primo, che ha già lavorato nella pubblicità e nei quiz tv: «Prima di girare, leggo il copione e mi immedesimo. Quando devo recitare le scene più tristi, cerco di pensare, per esempio, che muoia una persona cara. Le lacrime che scendono dai miei occhi non sono vere, ma il sentimento che provo sì». E il piccolissimo Riccardo, accompagnato sul set dalla mamma attrice di teatro, assieme alla quale ha già lavorato in compagnia con Turi Ferro due anni fa: «Anch’io qualche volta penso alle cose tristi, ma poi gioco col game-boy». Dopo la scomparsa di Elisa, si insinua nella famiglia la sorella di questa, Laura (altro ruolo creato ex novo e recitato da Irene Ferri), da sempre innamorata del cognato, che assume in maniera autoritaria il compito educativo dei nipoti. Ma la situazione precipita, fino al tragico epilogo. Il figlio incompreso, per salvare il fratellino, muore: non prima, però, di essersi riconciliato col papà. Assicura Oldoini: «Non scivoleremo nel patetismo ridicolo». E Zingaretti conclude: «In questi orribili tempi di "infanzia violata", spero che questo film riporti l’attenzione sui problemi dei bambini».

Corriere della sera, 08.07.2001


Zingaretti, dubbi su Montalbano

Luca Zingaretti, volto e voce del commissario Salvo Montalbano, personaggio uscito dalla penna di Andrea Camilleri, non ha ancora accettato il ruolo nella fiction tv per la quale gli sceneggiatori stanno già lavorando al trattamento dell'ultimo romanzo dello scrittore siciliano, L'odore della notte. «Non so ancora — afferma Zingaretti — se farò quella parte. Stanno lavorando alla sceneggiatura. Quando sarà finita la leggerò e valuterò. Ho già parlato con il produttore. Mi piacerebbe anche chiudere in bellezza con gli ultimi successi avuti in tv di recente». Immediata è stata la replica di Carlo Degli Esposti, il produttore della serie tv sul commissario Montalbano. «Stimo troppo Luca Zingaretti come attore e come persona per credere che abbia detto che non sa se interpreterà ancora il commissario Montalbano, è troppo affezionato al personaggio. Tutti noi, da Andrea Camilleri a Zingaretti, dal regista Alberto Sironi allo sceneggiatore Francesco Bruni ci dobbiamo difendere da un unico nemico: l'invidia». L’attore ha confidato le sue perplessità durante una pausa di Incompreso che sta girando da alcune settimane a Villa Oliva di S. Pancrazio, vicino Lucca. La messa in onda del film diretto da Enrico Oldoini, le cui riprese si concluderanno il 3 agosto dopo 10 settimane di lavorazione e un budget di oltre 8 miliardi, è prevista per febbraio 2002, in due puntate di 90 minuti in prima serata su Canale 5. Prodotto da Angelo Rizzoli per Mediatrade Incompreso, in questa versione televisiva, narra la storia di un imprenditore vinicolo della Lucchesia, Edoardo, interpretato da Luca Zingaretti: rimasto vedovo dopo la morte per leucemia della moglie, Elisa (Margherita Buy), si preoccupa soprattutto del figlio più piccolo, Mino (Riccardo Manera) e trascura il primogenito Francesco (Walter Conciatore), bisognoso di essere amato e compreso.

R. Sp. - Il Messaggero, 08.07.2001


Sul set di "Incompreso" l'attore rivela che potrebbe lasciare il ruolo che lo ha reso popolare

A gennaio Luca Zingaretti darà volto all'uomo che a Budapest nel '44 si finse ambasciatore spagnolo per salvare oltre 5000 ebrei

Sta girando il remake di Incompreso è un padre gelido, distratto dal lavoro ma potrebbe abbandonare il ruolo che gli ha dato la grande popolarità. Luca Zingaretti, nonostante il successo, a sorpresa annuncia che medita di separarsi dal personaggio creato da Andrea Camilleri. «Non so se farò ancora il commissario Montalbano. Stanno scrivendo la sceneggiatura: quando sarà finita la leggerò e valuterò. Ho già parlato con il produttore. Non è necessario fare tutto, mi piacerebbe chiudere in bellezza». A chi gli chiede spiegazioni, risponde che «una cosa sono i romanzi e una cosa i racconti: ho letto L'odore della notte, l'ultimo libro di Andrea, è bellissimo, perfetto: i dialoghi sono lì pronti, la sceneggiatura è fatta. Ma per i racconti bisogna tratteggiare i personaggi minori, serve un altro tipo di lavoro; staremo a vedere». «Stimo troppo Zingaretti come attore e come persona per credere che non voglia più interpretare Montalbano, è troppo affezionato al personaggio» replica il produttore Carlo Degli Esposti «Mi dite che ha problemi sulle sceneggiature, ma a scriverle sono sempre Camilleri e Francesco Bruni, uno dei migliori sceneggiatori italiani, hanno tratto da romanzi e racconti copioni molto belli. Anch'io voglio essere rassicurato da buoni copioni, non ci saranno problemi. Certo se Luca decidesse di lasciarci, ma mi sembra un'ipotesi da escludere, è troppo intelligente, allora dovremmo smettere, trovare un altro...». In attesa che il caso Montalbano si risolva il commissario di Vigàta troverebbe subito la soluzione Zingaretti, tempie grigie come il vestito, interpreta un imprenditore negli anni del boom economico. «Avevo detestato la figura del padre nel film di Comencini. Nel remake sono un uomo profondamente innamorato della moglie, Margherita Buy, ma inadatto a educare i figli. Non mi rendo conto della richiesta di affetto del più grande. Forse oggi un film così può far riflettere sulle condizioni dell'infanzia violata». A 35 anni dal film diretto da Luigi Comencini, Zingaretti e la Buy sono i protagonisti di Incompreso per Canale 5: nella magnifica villa cinquecentesca Buonvisi Oliva dove abitano, la vita dovrebbe essere senza ombre: bambini bellissimi, una mamma affettuosa e rassicurante, perfetta nell'abito anni ‘50 di lino turchese profilato di rosso, al polso un bracciale d'oro con le monete, indossato da milioni di mamme borghesi. Ma il destino si accanisce. Il produttore Angelo Rizzoli punta sulle calde lacrime, che danno grande soddisfazione, con un'aggiunta di perfidia: prima del figlio, muore la madre, personaggio che nel romanzo di Florence Montgomery non c'era. Il protagonista era vedovo. «Se mi avessero proposto di rifare altri capolavori di Comencini che ho tanto amato, come Tutti a casa mi sarei trovato a disagio» dice il regista Enrico Oldoini «invece mi sono confrontato con un film che non ho mai apprezzato molto e con un romanzo che, diciamolo, si può tranquillamente fare anche a meno di leggere. Invece per il remake Massimo De Rita e Ottavio Iemma hanno scritto un romanzone attraente. Certo, stiamo attenti a non metterla giù dura, non deve diventare una soap».

La Repubblica, 08.07.2001


«Incompreso»: ci sarà da piangere

Cento minuti di mamma che nella versione originale non esistono. Margherita Buy è la «novità» dell'Incompreso 2002. Accanto a lei un inedito Luca Zingaretti, prima marito innamorato, poi padre distante e severo di due orfani. A 35 anni dal film di Luigi Comencini, arriva in televisione la storia che ha commosso intere generazioni nel 1966. Rivista, corretta e retrodatata agli anni '50. Le riprese della fiction — prodotta da Angelo Rizzoli per Mediatrade, in onda su Canale 5 a febbraio — dopo 10 settimane in Lucchesia sotto la regia di Enrico Oldoini, si concluderanno il 3 agosto. Buy raggiante Boccoli biondi e sguardo blu, lontana anni luce dalla vedova tormentata delle Fate ignoranti, la Buy in stile retrò con abito color carta-da-zucchero bordato di rosso è raggiante. Un'altra donna: più dolce e sicura di sé, meno restia a concedersi alle domande dei giornalisti. Sarà perché è il suo momento: il film di Ozpetek, successo al botteghino, le ha anche 'regalato' il Nastro d'argento come miglior attrice. Sarà perché il ruolo di Elisa, la madre nella struggente vicenda, è stato creato apposta per lei: «Non accetto quasi mai di fare televisione, ma questa è un'eccezione. Posso recitare liberamente, il mio personaggio non ha precedenti. Mi ha convinta la presenza di un regista cinematografico e di Luca Zingaretti con cui avevo già lavorato in teatro». Ed è felice perché è davvero diventata mamma da poco e ogni tanto i ciak a villa Oliva-Buonvisi si fermano di colpo quando passa lei con la piccola Caterina, che ha 5 mesi, in braccio. «Interrompiamo — spiega Zingaretti — e ci mettiamo lì intorno a fare le 'facce' alla bambina». Il popolare commissario di Camilleri è diventato un produttore vinicolo lucchese, troppo preso dal lavoro: «Ho visto Incompreso (nelle foto due scene) da ragazzino e lo ricordavo benissimo. Soprattutto ricordo che detestavo il padre. Quando me lo hanno offerto, ho pensato 'è destino, lo devo fare'. Ho cercato di renderlo anche se non giustificabile, almeno credibile. Spero possa servire come riflessione per rapportarci ai bambini. I terribili casi di infanzia violata non possono passare sotto silenzio. Ogni bambino non è un adulto piccolo, ha dentro di sè un universo da capire». Lacrime annunciate, quindi, per il remake di Oldoini, anche se regista e attori tengono a precisare che non saranno quelle che sgorgano copiose, ma quelle trattenute, sottintese. Quelle che fanno più male, insomma. Mamma adorata «Non stiamo cercando di far piangere per forza — dice la Buy, che muore di leucemia alla fine della prima puntata — La mia è una mamma adorata, molto anni cinquanta, che educa i figli. La maternità mi ha aiutato e mi sono ispirata a mia nonna, la ricordo vestita con abiti come questi, con i braccialetti tintinnanti, dedita alla famiglia». Impegni futuri? Zingaretti socchiude gli occhi sornione e lancia la notizia: «Non so se farò ancora Montalbano. Non ho ancora firmato, sto valutando le nuove sceneggiature». Forse è un modo per alzare il cachet vista la fama, forse vorrebbe scucirsi di dosso l'ingombrante litania «Montalbano, sono». Invece, Margherita Buy annuncia che sarà nella prossima pellicola della figlia di Comenicini, Cristina: «Ironia della sorte — sorride — sarà una commedia sulla famiglia. Comincio a fine luglio a Roma». Il titolo brilla negli occhi di mamma Margherita: «Il più bel giorno della mia vita».

Il Giorno, 08.07.2001


«Zingaretti lascia? Non ci credo Ama troppo Montalbano»

Più di una novità i«Stimo troppo Luca Zingaretti come attore e come persona per credere che abbia detto che non sa se interpreterà ancora Montalbano, è troppo affezionato al personaggio». È quanto ha detto Carlo Degli Esposti, il produttore della serie sul commissario Montalbano. «Tutti noi, da Andrea Camilleri a Zingaretti, dal regista Alberto Sironi allo sceneggiatore Bruni - ha proseguito - ci dobbiamo difendere da un unico nemico: l' invidia».

Il Giorno , 08.07.2001






Last modified Wednesday, July, 13, 2011