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Rassegna stampa - Ottobre 2001

Montalbano indaga alla Tonnara di Scopello

Il commissario Montalbano, stavolta, indaga a Scopello. Fuori dalle pagine di Camilleri la faccia del poliziotto di Vigāta č sempre quella di Luca Zingaretti, con pelata e barbetta incolta d'ordinanza ancora una volta protagonista della nuova serie televisiva "Il commissario Montalbano". Ieri alla Tonnara č stato battuto il primo ciak della lavorazione dei due nuovi episodi, "Il senso del tatto" e "Gli arancini di Montalbano". Dietro la cinepresa c'č sempre Alberto Sironi, regista di tutti gli episodi mandati in onda finora da Raidue; sul set, con Luca Zingaretti, l'attrice tedesca Katherina Bohm, l'interprete di Livia, l'eterna fidanzata genovese del commissario siciliano. In copione, secondo la sceneggiatura di Francesco Bruni e dello stesso Camilleri, una scena di relax, una gita in riva al mare dei due protagonisti nell'ambito della trama de "Il senso del tatto". Siamo circa a metā del racconto. Invariato il resto del cast, a cominciare dagli interpreti della squadra di poliziotti di Montalbano, da Fazio ad Augello, da Gallo all'impagabile centralinista Catarella. Dopo Scopello le riprese proseguiranno come di consueto a Marina di Ragusa, dove Sironi ha ambientato la Vigāta di Camilleri e la casa del commissario affacciata sulla spiaggia. Č il quarto anno consecutivo che la Palomar e la Rai producono la serie televisiva ispirata al personaggio di Camilleri. Un personaggio, come ha confessato lo stesso autore, figlio legittimo di un altro celebre commissario. ĢQuando scrivo un romanzo poliziesco, il modello a cui mi ispiro č quello del commissario Maigret - ha detto Camilleri alla rivista letteraria francese "Lire" - Il mio poliziotto siciliano č un uomo libero che ama la vita come Maigret, č una persona normale, non un superuomo, proprio come lo č il Maigret di Simenon. In alcuni romanzi - continua Camilleri - Maigret arriva a conclusioni differenti da quelle a cui l'inchiesta doveva portarlo. Questa libertā dell'indagatore mi ha sempre affascinato. Io credo che č questo aspetto della libertā che mi ha pių influenzato e che io ho preso in particolare in prestito da Simenon quando ho cominciato a creare il personaggio di Salvo Montalbanoģ.

La Repubblica, 16.10.2001





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