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Rassegna stampa - Gennaio 2005



Cimino «Intervenga Camilleri»

Il caso del Parco Vigata

«Non vogliamo soldi, ma almeno una buona parola». Maurizio Cimino, presidente del consiglio comunale di Porto Empedocle ha deciso, nel primo giorno del nuovo anno, di rivolgersi direttamente ad Andrea Camilleri, nel contesto del «caso Vigata». Niente dolcetti e carezze dunque, ma una presa di posizione netta e comunque rispettosa. Il capo del civico consesso di Vigata sottolinea come «si rimanga perplessi nel vedere il modo tiepido con il quale lo scrittore si stia interessando alla questione del parco letterario Vigata. Noi da Camilleri non aspettiamo assolutamente alcuna agevolazione di carattere ecomomico, ma almeno un suo interessamento con i soggetti preposti per mettere in evidenza le bellezze del paese che in fin dei conti - sottolinea Cimino - è il suo paese. Quello dove ha vissuto per anni prima di trovare il successo». Già, il successo. Camilleri è un tipico esempio di emigrato che, andando via, ha fatto fortuna. E anche su questo aspetto della faccenda Cimino non usa giri di parole: «Abbiamo bisogno anche degli emigrati illustri. Varie volte abbiamo chiesto allo scrittore di interessarsi, ma, ad oggi non mi risulta abbia fatto qualcosa in tal senso. Perché dunque, oltre all'impegno di questa amministrazione comunale e del civico consesso, non si muove anche Camilleri?».

Francesco Di Mare - La Sicilia, 2.1.2005



«Invece di fare polemiche vuote, lavorino per la città»

Andrea Camilleri. Decisa presa di posizione dello scrittore contro chi lo accusa di non aver operato a favore di Porto Empedocle

Non c'è accusa più infamante, per Andrea Camilleri, che essere tacciato di «tradimento» verso il proprio paese e la propria gente. Ma lo scrittore non ha perso tempo nel reagire alle accuse di alcuni, in primis dal presidente del consiglio comunale, Maurizio Cimino.

«Parlano senza sapere ciò che dicono e soprattutto senza conoscere la questione - dice - Ho già detto e ripetuto che i diritti di queste mie opere sono stati acquistati da un produttore che girerà nei luoghi a lui più congeniali. E Porto Empedocle mi risulta non rientri tra questi luoghi. Se proprio vogliamo dirla fino in fondo, si tratta di una questione privata tra Rai, Regione e società Palomar!».

-Ma qualcuno sostiene che lei potrebbe almeno metterci una buona parola …!

«Io la buona parola l'ho messa e da tempo. Però se tecnicamente le bellezze paesaggistiche di questo luogo sono state «sporcate» da costruzioni, antenne, parabole e quant'altro, che ci posso fare? Qui si tratta di andare a ricostruire un vero paese dell'Ottocento e ciò potrebbe avvenire ovunque».

-Ma la Vigata dei suoi libri che fine farà?

«Quella, da sempre, è consegnata alla mia scrittura. E poi chi ha detto che Vigata-Porto Empedocle dev'essere per forza adatta per tutti i miei romanzi? Se proprio andiamo a vedere, nel «Birraio di Preston», Vigata non c'entra. A Porto Empedocle infatti non è mai esistito un Teatro Regina Margherita. Semmai questa ambientazione potrebbe, nel mio immaginario, essere Caltanissetta. La gente parla senza conoscere anzi, peggio ancora, parla senza aver mai letto i miei libri!».

-Indubbiamente il progetto di Rai Fiction e della società di produzione Palomar sta suscitando polemiche e campanilismi prima ancora di venire alla luce.

«Smettiamola di polemizzare! - dice - E' un vecchio progetto che servirà per ricostruire la Vigata storica con le scenografie di Luciano Ricceri (lo scenografo di Montalbano), quella a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento: un set dove si andranno a girare gli esterni dei film. Al termine, secondo i progetti della produzione, il set dovrebbe restare aperto al pubblico come parco di intrattenimento. Però questo non ha nulla a che vedere con la mia Vigata letteraria che è tutt'altra cosa. Ora, far dipendere lo sviluppo economico di Porto Empedocle dalla presenza o meno di un set, mi pare una cosa che non sta ne in cielo ne in terra!».

L'idea di trasformare il set in parco tematico dovrebbe realizzarsi in collaborazione con la Regione, assessorato Turismo e Comunicazione retto da Fabio Granata. Quest'ultimo avrebbe già anche ipotizzato le 4 possibili aree dove far sorgere il parco di Vigata, tutti siti siciliani utilizzati in passato per girare scene della serie tv del commissario Montalbano. Tra queste non è contemplata Porto Empedocle. Sarebbero state queste scelte a scaldare gli animi tanto che il sindaco Ferrara e il suo vice Firetto, su mandato del consiglio comunale, sono andati a Roma per incontrare lo scrittore e presto si recheranno dall'assessore Granata per chiedere conto e ragione di ciò che, a loro dire, penalizzerebbe la «vera» Vigata.

«L'unica cosa che ho potuto fare per il sindaco - continua Camilleri - poichè non ho voce in capitolo sulle future decisioni, è stata fissargli un appuntamento per mercoledì, a pranzo, a Roma, con il produttore Degli Esposti. Dopo, il discorso per me sarà chiuso e questa vicenda, debbo confessare, mi ha disturbato non poco. A quanti sostengono che io non mi sarei impegnato per Vigata, consiglio di farsi raccontare dal sindaco ciò che è stato il mio impegno in questi anni per Porto Empedocle. Bisogna sempre conoscere ciò di cui si parla. E quando le cose non si sanno meglio tacere.

Consiglierei però agli amministratori del mio paese di pensare allo sviluppo in termini reali, perché a Porto Empedocle mi sembra che, con o senza parco, ci sia ancora tanto da lavorare!».

Lorenzo Rosso - La Sicilia, 9.1.2005



A Roma per difendere la scelta di Vigata

Ferrara e Firetto incontrano il responsabile della Palomar

Porto Empedocle. «Camilleri non è un traditore del nostro paese». Paolo Ferrara e Massimo Firetto, rispettivamente sindaco e assessore alla Cultura non ci stanno a seguire la linea di chi ritiene il papà del commissario Montalbano, una sorta di nemico. A riprova delle opinioni dei due amministratori questa mattina a Roma si terrà il faccia a faccia, forse decisivo, loro e il produttore, Piero Degli Esposti della Palomar, la società chiamata a realizzare il set delle fiction che riprodurranno sul piccolo schermo le atmosfere per esempio del «Birraio di Preston». Su questa importante scadenza, Ferrara è chiaro: «Qui non si tratta di individuare il sito ideale, ma di trovare un'area sulla quale allocare il set che sorgerà dal nulla e che potrà essere visitato una volta completate le riprese televisive». Su questo snodo cruciale ruota la proposta che oggi il sindaco e l'assessore comunale andranno a sistemare sul tavolo attorno al quale si siederà anche Degli Esposti. Una trattativa che si preannuncia calda al termine della quale per Porto Empedocle potrebbero essere ottenuti influssi positivi per l'economia locale. In attesa dei risultati della colazione di lavoro nella Capitale, non si può non prendere atto del surriscaldamento del clima politico sullo sfondo del caso «Parco Vigata». Ferrara e Firetto hanno puntato l'indice sulle affermazioni fatte nei giorni scorsi dal presidente del consiglio comunale, Maurizio Cimino. «Camilleri potrebbe mettere una buona parola per Porto Empedocle», disse Cimino. «La buona parola ce l'ha messa eccome» ha detto il sindaco, a un presidente del consiglio che, nel confermare il proprio pensiero sottolinea come «nessuno, me per primo ha inteso offendere Camilleri e il suo operato».

f.d.m. - La Sicilia, 12.1.2005



La Palomar guarderà Vigata

Porto Empedocle. Se non proprio i riflettori, almeno qualche lampadina è stata accesa sulla vera Vigata. E' stato un pranzo di lavoro con una digestione decisamente dolce. Ad alzarsi soddisfatti dal tavolo di un ristorante romano sono stati ieri il sindaco, Paolo Ferrara, l'assessore comunale alla Cultura, Massimo Firetto, il fratello assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Calogero Firetto, il vice sindaco di Agrigento e deputato nazionale, Pippo Scalia. Tutti recatisi nella Capitale per incontrare il produttore, Carlo Degli Esposti, patron della Palomar, la società che realizza le produzioni cine-televisive sulle gesta dei personaggi narrati da Andrea Camilleri. La soddisfazione dei politici empedoclini e agrigentini è dettata dalla disponibilità avanzata da Degli Esposti a far tornare in gioco Porto Empedocle - Vigata nella corsa ad accaparrarsi il sito dove girare tre telefilm sullo sfondo dell'opera camilleriana. A far emergere la propria soddisfazione è soprattutto l'assessore comunale, Massimo Firetto, il quale sottolinea come «l'esito di questo pranzo di lavoro è doppiamente positivo. Eravamo partiti per Roma convinti di discutere e ottenere buoni riscontri sull'ubicazione dei set per i telefilm, ma abbiamo constatato la disponibilità della produzione anche per coinvolgere il nostro paese nelle riprese del seguito dei film sul Commissario Montalbano». Nei prossimi giorni a Porto Empedocle dovrebbero giungere i tecnici della Palomar per fare il punto della situazione e visionare in presa diretta siti che nei mesi scorsi vennero scartati perché privi di connotati settecenteschi, tipici invece dei luoghi del ragusano. Quella che gli amministratori comunali empedoclini definiscono «la vera Vigata», torna dunque almeno in competizione, in una corsa che all'inizio sembrava già persa. A cavallo delle feste di fine anno Porto Empedocle infatti non era stata inserita nella mini lista dei paesi dove la produzione avrebbe voluto piazzare i set. Adesso, pare che tutto sia tornato in discussione, almeno sentendo i commenti degli amministratori locali la cui trasferta romana è servita a qualcosa.

Francesco Di Mare - La Sicilia, 13.1.2005







Last modified Wednesday, July, 13, 2011