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Rassegna stampa - Luglio 2004



Rai Fiction: Lucarelli come Camilleri

Il futuro palinsesto Rai ci regalerà (finalmente) una nuova serie televisiva tratta dai grandi gialli letterari: questa volta sarà l'ispettore Coliandro di Lucarelli a prendere il posto del Montalbano di Camilleri. Il primo episodio (di cui sono iniziate le riprese) sarà tratto da uno dei romanzi più amati dell'autore bolognese, "Il giorno del lupo. Una storia dell'ispettore Coliandro" (edito da Einaudi nel 1998). Quelli che seguiranno avranno sceneggiature inedite scritte appositamente da Carlo Lucarelli con la collaborazione di Giampiero Rigosi, Stefano Bises, Salvatore De Mola, Giampaolo Simi e Maurizio Matroni. A impersonare l'ispettore sarà l'attore Giampaolo Morelli affiancato da Nicole Grimaudo. Per poter vedere questa nuova serie dovremo aspettare il 2005.

Yahoo! Notizie, 8.7.2004



«Montalbano sono. E ricomincio a girare»

Nel 2005 saranno girati nuovi episodi incentrati sul siciliano più amato dagli italiani (dopo Pippo Baudo ovviamente). Parliamo del commissario Montalbano, creato dalla penna di Andrea Camilleri. "I nuovi episodi di Montalbano - ha detto Zingaretti - saranno due o quattro. E dopo di questi vorrei chiudere la saga". L'occasione per le anticipazioni sul "Commissario" è stata la presentazione, a Roma, del documentario girato dall'attore insieme alla moglie, Margherita D'Amico. Il film è stato realizzato per l'associazione Amref, e racconta la storia della popolazione Acholi, da anni impegnata in guerre civili e reclutamento forzato di bambini. Speriamo che non lo pronunci con il dialetto che adopera quando veste i panni del commissario Montalbano, il titolo del documentario è infatti "Gulu".

La Sicilia, 11.7.2004



Montalbano si dimette

Luca Zingaretti sara' il commissario Montalbano in altri due episodi, poi lascera' la serie tv nata dai racconti di Aandrea Camilleri. L'attore lo annuncia al Giffoni Film Festival: "Bisogna avere la forza e il coraggio di uscire tra gli applausi" dichiara Zingaretti: "Ho paura di stancare il pubblico e poi la vita dura una mezz'oretta, bisogna traovare il tempo anche di fare altro.

La Repubblica 24.07.2004



Zingaretti, "Basta Montalbano Nella vita bisogna fare altro"

L'attore anticipa: solo due episodi, poi via dalla serie "Hanno sostituito 007, possono sostituire anche me" Fra i progetti, un film su Cefalonia, uno su Falcone e un documentario su Suso Cecchi D'Amico

Sarà Montalbano ancora per un paio di volte, poi smetterà definitivamente i panni del commissario passato dalla letteraura alla tv. Luca Zingaretti racconta i propri progetti nella giornata di chisura del Giffoni Film Festival, in corso fino ad oggi a Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno. Basta, dunque, con il personaggio nato dalla penna di Andrea Camilleri: "La vita dura una mezzoretta - dice l'attore - bisogna trovare il tempo di fare anche altro".

Un film per la tv, Cefalonia, diretto da Maurizio Zaccaro, e I giorni dell'abbandono, di Roberto Faenza. Più in là, non prima del 2006, vestirà i panni di Giovanni Falcone. Tanti i progetti in cantiere per Zingaretti, che se pure a Montalbano deve l'esplosione della sua popolarità, ha deciso di abbandonare il personaggio del commissario siciliano. "Bisogna avere la forza e il coraggio di uscire tra gli applausi - dice a Giffoni, citando una frase dello stesso Camilleri -, ho paura di stancare il pubblico. Farò altri due episodi, uno sicuramente tratto da Il giro di boa, l'altro dai racconti o da un'eventuale nuovo lavoro di Camilleri, se ci dovesse essere".

Ai fan del commissario assicura che lavorerà duro per fare in modo che gli ultimi due episodi siano "i migliori di tutti quelli fatti". "Vorrei chiudere in bellezza - dice - portando in televisione gli episodi più belli della serie. Ma sia chiaro - aggiunge -, ciò non vuol dire che la serie su Montalbano scomparirà dal piccolo schermo. Hanno sostituito 007, figuriamoci se non possono sostituire me. Anzi, quasi quasi - ironizza - spero che lo facciano anche senza Zingaretti. E spero che abbia meno successo". Una previsione facile facile.

Nessun rimpianto, anzi entusiasmo per i nuovi impegni. Per fine anno ha intenzione di realizzare un documentario sulla sceneggiatrice Suso Cecchi D'Amico ("Mi piacerebbe raccontare la sua storia"), e parla del film tv che prima, o immediatamente dopo Natale, arriverà su RaiUno. "E' bellissimo, poche volte ti commuovi leggendo un copione. E' stata un'esperienza incredibile - spiega -, anche per il clima che si è creato sul set. Sarà una grande sorpresa".

Nel film, attualmente in fase di montaggio, Zingaretti è un soldato di quelli che "non sapevano dove andare dopo l'8 settembre del '43, né come comportarsi con gli ex alleati, i tedeschi. Loro - continua - ci proponevano di non esser belligeranti ma, in realtà, si stavano organizzando per prendere il controllo della situazione, anche militarmente". La scena clou? "Il generale ci convoca per chiederci se vogliamo continuare a combattere. Tutti dicono di sì, io sono l'unico a rifiutare. Sembro un vigliacco ma, da veterano della guerra, ho solo la piena consapevolezza di come andrà a finire".

Quanto al film, sepre per la tv, in cui dovrebbe vestire i panni di Falcone, Zingaretti allunga i tempi. "Voglio lavorare bene a questo progetto perché ci tengo molto. Sono appassionato di storie di mafia e penso che non tutti gli italiani conoscano la vera storia di Falcone. Una ragione in più per raccontarla bene. I tempi? Non prima del 2006-2007".

Tra i progetti anche il nuovo film di Roberto Faenza, I giorni dell'abbandono, tratto dal libro di Elena Ferrante (autrice de L'amore molesto, portato al cinema da Mario Martone). L'inizio delle riprese è previsto per settembre, a Torino.

La Repubblica 24.07.2004



Zingaretti al GFF: "Vorrei fare il regista"

“Bisogna avere la forza e il coraggio di uscire tra gli applausi”. Luca Zingaretti commenta così, con una frase dello scrittore Andrea Camilleri, il suo addio al Commissario Montalbano. Ospite dell’ultima giornata del Giffoni Film Festival, l’attore romano spiega che vestirà soltanto per altre due volte i panni del celebre personaggio, nato dalla penna di Camilleri: “E’ certo che l’anno prossimo realizzeremo altri due episodi, uno sarà l’ultimo romanzo, Giro di boa, mentre l’altro sarà tratto dai racconti o eventualmente da un suo nuovo lavoro. –spiega- Mi impegnerò comunque perché siano i migliori, per congedarmi degnamente da un personaggio che amo molto”.

Una scelta coraggiosa, dettata dal desiderio di “non stancare il pubblico” e di cimentarsi in nuove esperienze. Alcune sono già in cantiere: “A settembre interpreterò il nuovo film di Faenza, tratto dal bellissimo romanzo di Elena Ferrante, I giorni dell’abbandono e vorrei presto realizzare un documentario sulla sceneggiatrice Suso Cecchi D’Amico, per raccontare la sua carriera straordinaria”.

Nel 2005-2006 Zingaretti lavorerà ad un progetto che gli è particolarmente a cuore: “Si tratta di portare sullo schermo la storia del giudice Falcone –spiega- Un’idea a cui sta già lavorando il produttore Carlo Degli Esposti e che ritengo si realizzerà entro i prossimi due anni”. E’ invece in fase di montaggio Cefalonia, film diretto da Maurizio Zaccaro che andrà in onda su Rai Uno nel periodo natalizio: “E’ un film bellissimo. –anticipa- Poche volte mi è capitato di commuovermi leggendo un copione ed anche il clima che si è creato sul set è stato fantastico. Sarà senz’altro una grande sorpresa”.

In Cefalonia Luca Zingaretti interpreta il ruolo di un soldato: “Il film parte dall’armistizio dell’8 settembre 1943 e dalla susseguente confusione, di cui i tedeschi cercano di approfittare per prendere il sopravvento sull’isola, a danno degli italiani –racconta l’attore- Al nostro generale che raduna i suoi uomini per decidere se continuare o meno a combattere, io sono l’unico che dice di voler tornare a casa. Il mio personaggio è infatti un veterano della guerra d’Albania, ormai disilluso ma, malgrado l’iniziale disinganno e l’apparente vigliaccheria, sarà poi un punto di riferimento per tutti gli eroici nostri soldati”.

Un desiderio per il futuro? “Mi piacerebbe provare a fare il regista –confessa- Se in teatro è l’attore a raccontare la storia, al cinema chi racconta è il regista. Vorrei provare a raccontare delle storie emozionanti”.

http://www.salernonotizie.it - 25/07/2004





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