home page





Rassegna stampa - Ottobre 2005



E’ ingiustificato parlare male di “Elisa di Rivombrosa” come se questa seconda serie sia destinata all’insuccesso. In realtà le prime due puntate, durissimamente controprogrammate, non hanno fatto sorridere in termini di ascolto ma già alla terza lo share è salito al 25%. Va da sé che una serie in costume, molto romantico/sentimentale, non può sopportare l’urto di un Commissario Montalbano che affronta storie malavitose di oggi partendo da racconti del grande Andrea Camilleri. Ad Andrea Camilleri, grandissimo scrittore che in questi giorni ha compiuto 80 anni, desidero rivolgere pubblicamente infiniti auguri. Volevo dire che è uno spreco far scontrare “Elisa di Rivombrosa” con “Il Commissario Montalbano”. Sono due belle fiction, pur di sapore diverso. Per “Elisa di Rivombrosa” l’80% del pubblico è femminile, per Montalbano la presenza maschile davanti al televisore è decisamente superiore alla media. Se per “Elisa di Rivombrosa” i più affezionati sono nel Centro Sud e nelle isole, per il personaggio di Andrea Camilleri gli appassionati risiedono nel Centro Nord. Conoscendo proprio queste differenze nel pubblico, a mio parere andava evitato lo scontro diretto. Non v’è dubbio comunque che con Montalbano prima e con “Il Maresciallo Rocca” adesso, la Rai ha fatto scendere in campo pezzi da novanta. Fateci caso: quando è in onda una serie forte tipo Rocca o Montalbano, anche i reality, che per loro natura dovrebbero avvicinare il pubblico che ama la realtà, perdono qualche colpo. Tutto ciò rientra comunque in un discorso che noi abbiamo fatto qualche volta e che a nostro parere torna di grande attualità: la televisione sta cercando nuovi percorsi che facciano evento e che, almeno in partenza, scuotano l’audience altrimenti attratta da altre suggestioni come il digitale terrestre o la tv satellitare. In presenza di belle storie interpretate da grandi attori (Zingaretti e Proietti lo sono a pieno titolo) si nota come il telespettatore, che ha sempre desiderato e desidera essere interattivo, partecipare al programma cioè entrarvi, preferisca tornare al suo status di telespettatore semplice e si lasci accompagnare da un racconto che non è vero in quanto è fiction ma che potrebbe essere vero. Questo porta perciò a dire che da una parte avremo in futuro una fiction sempre più forte, obbligata al colpo sicuro, le news, qualche contenitore figlio più della radio che della tv e infine un ibrido tra varietà, game, interazione e quant’altro. In questa zona mista vi potrà trovare spazio il reality ma anche qualche ora di auspicabile sperimentazione.

Il Messaggero, 4.10.2005



Stasera Zingaretti in replica su Ra1

Elisa, già finita la favola? La Rai ricicla Montalbano

La seconda serie di "Elisa di Rivombrosa", la fiction in costume di Canale 5, stenta a decollare negli ascolti: i primi tre episodi hanno infatti perso la sfida del «prime time» con la Rai. La terza puntata ha raggranellato 6.618.000 telespettatori (25,58% di share), un risultato sempre soddisfacente ma mai alle altezze del "Commissario Montalbano" di Raiuno (8.465.000 spettatori, 31,77%) e sempre in picchiata rispetto all'ultima puntata della prima serie - quella in cui Elisa strappò il conte Ristori dalla ghigliottina - che tenne appiccicati al video circa 13 milioni di italiani. Galvanizzata dai risultati della sfida, Raiuno oppone stasera uno Zingaretti d'annata, in "Gli arancini di Montalbano", del 1999. Ci si chiede come mai Elisa di Rivombrosa non stuzzichi più l'interesse dei telespettatori e, di conseguenza, quello degli inserzionisti pubblicitari. [...] Veniamo ai giorni nostri, con la sfida con Montalbano: duello vinto al primo colpo dalla schiettezza del viso del commissario. C'è chi dice giustamente - come la regista di Elisa, Cinzia Th Torrini - che non è stata una mossa tattica schierare questi due catalizzatori di ascolti. Ma chi ha scelto Montalbano l'ha fatto per la popolarità dei racconti di Andrea Camilleri e per la breve durata di ogni puntata: un'ora e mezza, niente seguito della storia in quella successiva. E poi, chi non avrebbe preferito le immagini delle assolate coste siciliane e della testa lucida di Montalbano ai broccati di dame e contesse, e al grigiore delle lacrime di Elisa per il suo conte Fabrizio? Molto più facile registrarsi un episodio di Elisa e farsene un'abbuffata nei piovosi pomeriggi invernali. [...]

Alice Corti - La Provincia di Lecco, 6.10.2005



Ascolti tv: Montalbano batte Elisa

Roma - Il "Commissario Montalbano", in replica su Raiuno, ha battuto "Elisa di Rivombrosa 2" alla quarta puntata su Canale 5. L'episodio 'Gli arancini di Montalbano' e' stato seguito da 7.541.000 spettatori (28,76%). [...]

ANSA, 7.10.2005



Un Montalbano fa sempre bene

La battaglia dell'Auditel. Canale 5 in piena crisi d'ascolti «Elisa» ko contro le repliche e adesso arriva l'urto di Celentano

Un Montalbano d'epoca, al terzo passaggio tv, supera il 28% e batte il sequel della saga in costume di Elisa di Rivombrosa (25,47%) che aveva fatto sognare il pubblico televisivo femminile ed era diventato un fenomeno extratelevisivo lo scorso anno. I più maligni, sottolineando lo zoccolo duro di Raiuno, il pubblico anziano, dicono oggi che gli spettatori non si sono neppure accorti che "Gli arancini di Montalbano" erano stati visti più volte. Ma l'analisi della composizione del pubblico non dà loro ragione. Giovedì prossimo si replica la replica de "Il gatto e il cardellino" con Luca Zingaretti/Montalbano su Raiuno, al terzo passaggio, quinta puntata di Elisa 2 su Canale 5. Se la dolce e determinata Vittoria Puccini, ormai vedova del Conte Ristori, di nuovo affascinata dalla new entry Antonio Cupo, non è riuscita nel sorpasso con Montalbano, figuriamoci cosa accadrà con il debutto giovedì 20 ottobre dell'Rockpolitik di Adriano Celentano che alla prima puntata schiererà come minimo Roberto Benigni. [...] Dunque per Canale 5 i risultati di Elisa sono ben soddisfacenti, anche nel rapporto costo/ascolto. Certo, mai quanto Montalbano in replica, sul cui successo alla Rai brindano. I gialli di Camilleri in tv rivelano, passaggio dopo passaggio, una sorprendente affezione del pubblico che già in passato aveva premiato la riproposizione del Commissario. In fondo, la prima tv dei due nuovi episodi ha fatto appena un 3% in più della replica degli "Arancini", come dire che per il pubblico l'importante è che Zingaretti commissario a Vigata ci sia, risolva i gialli e nuoti insieme a noi. Intanto tra una settimana Montalbano torna sul set per le riprese dei due nuovi episodi "La pazienza del ragno" e "Il gioco delle tre carte" (tratto dai racconti dell'autore) che Raiuno conta di trasmettere subito pronti, al massimo a primavera. A quel punto i gialli di Camilleri trasposti in tv saranno in tutto 14, una lunga collezione. Sull'addio al commissario, campione di ascolti anche in replica, che Zingaretti definisce «scelta dolorosa» non ci sono ancora definitive certezze. Nel «no» secco di alcuni mesi fa pare si sia aperto uno spiraglio.

Alessandra Magliaro - La Gazzetta del Mezzogiorno, 8.10.2005



Turisti per caso. Sul set di un film

Viaggi tra piazze, castelli e parchi. Da Thelma & Louise a Elisa di Rivombrosa Negli anni Novanta l´interesse di alcuni cinefili diventa trend turistico. Da Kastelorizo allo Utah, da Aglié a Matera: la fiction invade la realtà. I ristoranti inventano ricette segrete che evocano Mel Gibson o Montalbano Ci sono luoghi che persino sulle mappe è difficile trovare: ma lì si ritrovano gli "eroi"

Alzi la mano chi conosce il castello ducale di Agliè. Risultato considerevole: 11 milioni con punte di 13, esattamente quelli che per la scorsa stagione sono rimasti la sera incollati alla tv per Elisa di Rivombrosa. Altra prova. Dice niente Scicli? Vediamo Vigata, sono lo stesso luogo, più o meno, dipende dall´inquadratura e dell´alone che lascia la brezza del mare in questa puntata. Del Commissario Montalbano, ovvio. Chi non lo ha visto. Soprattutto chi ha visto davvero i luoghi del poliziotto di Camilleri e reso celebre dalla fiction tv. Tanti. Nella provincia di Ragusa, set naturale della serie, nel 2005 gli arrivi sono aumentati del 20%. Effetto Montalbano, indubbio. Per dire, nella stanza del questore, che nella realtà è l´ufficio del sindaco di Scicli Bartolomeo Falla, ad agosto ci sono andati in 8mila con la stessa domanda: «Che è qui la stanza di Montalbano?». Il primo cittadino è contento, e così i siciliani di lì, i ristoratori per esempio, quelli che sotto Taormina, sotto Siracusa, verso sinistra, a Montelusa, pardon, Ragusa, offrono spaghetti alla Montalbano. La ricetta è un giallo. Ma quel che sta succedendo non è un´invenzione. [...]

Alessandra Retico - La Repubblica, 11.10.2005



TV: Ascolti; 'Le Iene show' si aggiudicano la serata, Montalbano batte Elisa

Montalbano in replica batte ancora Elisa, ma con le Iene show e' Mediaset a vincere la serata di ieri (e anche la seconda serata). [...] In prima serata, con Mediaset al 47,12% e Rai al 41,35%, su Raiuno il 'Gatto e il cardellino' del ciclo sul 'Commissario Montalbano, vince al terzo passaggio con 7 milioni 11 mila spettatori (27,29%) e Raiuno e' rete leader con 27,54%, mentre 'Elisa di Rivombrosa' su Canale 5 arriva seconda con un risultato comunque accettabile 6 milioni 204 mila e 24,53%. Al terzo posto Italia 1 con 'Le Iene show' seguite da 4 milioni 28 mila spettatori (17,24%). [...]

Andrea Nunziata - AGE, 14.10.2005



Ascolti: ancora una vittoria per Montalbano

Fatti & Persone / Ascolti del giorno

Ieri in prima serata il programma più visto è stata la replica della serie tv "Il commissario Montalbano", in onda su Raiuno, che ha ottenuto 7.011.000 telespettatori e il 27,28% di share. [...]

Pubblicita` Italia, 14.10.2005



Beresford stregato da Zingaretti

Regista interessato a lavorare con interprete Montalbano

Pordenone - Luca Zingaretti e la sua interpretazione ne 'Il commissario Montalbano' hanno 'stregato' il regista australiano Bruce Beresford. E' quanto emerso nel corso di una conferenza stampa che Beresford ha tenuto a Sacile (Pn), nell'ambito delle Giornate del cinema muto. 'Sono un appassionato del 'Commissario Montalbano', ha detto il regista. 'Ho letto i libri di Andrea Camilleri, ma la cosa che mi ha colpito di piu' e' la bravura di Luca Zingaretti. Mi piacerebbe molto lavorare con lui'.

ANSA, 14.10.2005



Il colore del pregiudizio

È noto che l’influenza della televisione sulle persone è raramente diretta e manifesta. I mezzi di comunicazione di massa esercitano un’influenza più sottile, attivando o rinforzando stereotipi e pregiudizi e proponendo efficacemente stili di vita e modelli di comportamento. Mi è capitato di vedere, a pochi giorni di distanza uno dall’altro, due spettacoli andati in onda in prima serata su RaiUno: il maresciallo Rocca e il commissario Montalbano. Si tratta di due serie televisive a larghissimo ascolto e che, per la loro spiccata «italianità», possono avere un impatto inconsapevole particolarmente rilevante. Voglio anche premettere che i suddetti programmi rappresentano quanto di meglio offre la nostra televisione di stato per il grande pubblico e mostrano, in genere, una inusuale attenzione ai possibili effetti dei messaggi veicolati (per esempio, nel rappresentare i rapporti con gli immigrati). Per questo motivo mi ha ancor più colpito, dopo aver visto entrambi, l’immagine e il messaggio che trasmettono sulle donne, sulla coppia e sui ruoli di genere. Nella serie del maresciallo Rocca, giunta ora alla quinta edizione, le donne sono così rappresentate: l'attuale fidanzata, Veronica Pivetti, è un po’ stupida (nonostante sia una brava insegnante!) e passa pazientemente la vita aspettando il maresciallo - che nel frattempo compie le sue eroiche gesta - e sperando solo che, prima o poi, lui le chieda di sposarlo. A sua volta, la figlia del maresciallo, che nelle edizioni passate era descritta come «ragazza moderna», aspetta ora un figlio e fa continue scenate di gelosia al marito poliziotto, inconsapevole del fatto che lui nel frattempo sta rischiando la vita o aiutando a risolvere casi importantissimi. Entrambe le donne, in sostanza, sono dipinte come emotive, deboli e incapaci di scelte autonome. Dall'altra parte gli uomini appaiono, svegli, determinati, coraggiosi e anche spiritosi. Prendiamo adesso il commissario Montalbano. La fidanzata - che non lo vede mai perché lei vive a Genova e lui è sempre superimpegnato - lo reclama per un fine d'anno a Parigi (ma che pretesa!), viaggio deciso insieme e organizzato molto tempo prima. Montalbano - che con acume, coraggio e generosità scioglie i nodi di un caso molto intricato - preferisce alla fine restarsene a Licata [Sic! NdCFC] occhieggiando altre donne (straniere!) e mangiando arancini. Qui la donna in questione appare emancipata - perché lavora lontano da lui e lo lascia campare - ma in compenso è tremendamente noiosa e rassegnata a passare tristemente in solitudine il suo sospirato capodanno a Parigi. Ora, se questa è l'idea delle donne presente - e continuamente ribadita - nel nostro paese, c'è da chiedersi perché diavolo si stia discutendo di quote per le donne in politica: le donne non saranno panda (leggi: specie in via di estinzione da preservare in luoghi protetti) come affermano di continuo - e quindi in modo scarsamente originale - alcune/i parlamentari, ma è meglio che rientrino presto in casa a fare la calzetta e, comunque... stiano al loro posto che noi abbiamo da fare. Sto studiando da alcuni anni l'impatto che hanno avuto, negli Stati Uniti, le cosiddette azioni affermative tese al riequilibrio di etnie e genere all'interno del mondo del lavoro (qualcosa di simile alle nostre azioni positive). Il più dibattuto tra gli interventi di questo tipo è proprio l'introduzione di posti riservati al gruppo svantaggiato, ossia di quote. La ricerca nel campo mostra che questo tipo di interventi presenta alcuni rischi e potenziali effetti collaterali proprio per chi ne usufruisce: per esempio, nelle persone che acquisiscono un posto di lavoro attraverso questa strada si può riscontrare un abbassamento dell'autostima e della fiducia nelle proprie capacità, soprattutto se non si è prestata abbastanza attenzione alla congruenza tra la preparazione della persona che viene inserita e il tipo di prestazione che questa è chiamata a svolgere. Per questo motivo mi sono fatta l'idea che gli interventi forzati di riequilibrio devono essere considerati come provvedimenti straordinari, da mettere in atto solo quando sollecitazione e incoraggiamento alla partecipazione (o alla progressione di carriera) non producono risultati, o producono risultati insufficienti. Ebbene, penso che l'attuale situazione delle donne in politica nel nostro paese sia proprio uno dei quei casi in cui è necessario intervenire con una forte azione di riequilibrio, e non solo con le quote, ma con l'immissione in lista di donne (competenti) in posizioni potenzialmente vincenti. Il problema, infatti, è proprio quello di una effettiva disuguaglianza di opportunità che non sembra possibile colmare per altra via. Gioca contro, innanzitutto, la mancanza di un vero intento di eleggere donne e di investire su di esse come risorsa: la presenza delle donne in politica è tuttora, come ha scritto Bianca Beccalli anni or sono, «ritualmente omaggiata» ma presto accantonata. Ma gioca contro, anche, il continuo richiamo e rinforzo di vecchi stereotipi e pregiudizi nella tv di stato (e mi sono limitata alla parte migliore di questa, sorvolo per vergogna su molti spettacoli in questa e in altre tv!) che riconducono le donne nella gabbia - questa si che è una gabbia! - dei ruoli di sempre.

Angelica Mucchi Faina - l'Unità, 15.10.2005



Tv: fiction, Montalbano superstar nelle vendite all'estero

''Il commissario Montalbano'' superstar ma tutta la fiction italiana attira le tv di tutto il mondo. Sono molti i titoli che Rai Trade ha proposto con successo al Mipcom di Cannes a buyers e distributori internazionali. I nuovi episodi della fiction con Luca Zingaretti sono stati visionati e opzionati da tv di oltre trenta Paesi, quelli che gia' detenevano i diritti delle dieci precedenti puntate.

Adnkronos, 18.10.2005



V Settimana Mondiale della Lingua Italiana

Ciclo: "Letteratura e cinema" Speciale 80o anniversario dello scrittore italiano Andrea Camilleri. La cucina di Montalbano

Venerdì 21 ottobre 19.00 - Istituto Italiano di Cultura Proiezione di un episodio dell'ultima serie televisiva prodotta da RAI TV: Il Commissario Montalbano. Proiezione di un'intervista dello scrittore Andrea Camilleri. Presenzierà la serata la sig.ra Alferj, segretaria personale di A. Camilleri. Sabato 22 ottobre 21.00 - Ristorante "Les Arcenaulx" "Caffé letterario con il Commissario Montalbano" Serata all'insegna di letteratura e gastronomia. Prenotazione al ristorante: 25€, partecipazione alle spese. Tel: 0491598030.

Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia



A língua italiana entre narrativa e cinema desde os anos setenta até hoje

V edição da Semana da Língua Italiana no Mundo (de 23 a 29 de Otubro de 2005)

Quinta-feira, 27 de Outubro: Instituto Italiano de Cultura - 20h00 Projecção do filme: "Il Commissario Montalbano – Il cane di terracotta" de Alberto Sironi, inspirado no romance de Andrea Camilleri – Com Luca Zingaretti – Duração 102’ – Ano 2000 (legendado em italiano)

Istituto Italiano di Cultura di Lisbona



Il Maresciallo Rocca non va in pensione

Ha chiuso in bellezza e Saccà, direttore di Rai Fiction, annuncia la sesta serie delle avventure del personaggio interpretato da Gigi Proietti Il fascino della fiction in divisa confermato dai successi di "Montalbano" e "Distretto di polizia"

[...] Il personaggio del Maresciallo Rocca riscuote consensi da circa dieci anni, visto che la prima puntata della serie fu trasmessa nel gennaio 1996. Non è da meno il Commissario Montalbano, la "creatura" di Andrea Camilleri, portata sul piccolo schermo da Luca Zingaretti per la prima volta nel 1999 ("Ladro di merendine"), e che quest’anno, pur in replica, ha battuto la "fiction evento" dell’anno scorso «Elisa di Rivombrosa». Altro successo in divisa è quello di «Distretto di polizia» che, al contrario di Rocca e Montalbano, legati rispettivamente alle figure di Proietti e Zingaretti, presenta un impianto pi ù corale. Nella fiction di Canale 5 ciò che funziona è il «Distretto» con i suoi personaggi, che cambiano di volta in volta, mentre sarebbe difficile immaginare un Maresciallo Rocca che non sia Proietti o un Montalbano che non sia Zingaretti. [...]

Giornale di Brescia, 25.10.2005





Last modified Wednesday, July, 13, 2011