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Laurea Honoris Causa ad Andrea Camilleri - Motivazioni

Sono molteplici i motivi per i quali l’Università per Stranieri di Perugia propone di assegnare ad Andrea Camilleri, in occasione del suo novantaquattresimo compleanno, la Laurea Honoris Causa in Insegnamento dell’italiano a stranieri (Itas).
Camilleri ha dedicato la vita alla cultura, all’insegnamento e alla scrittura: dietro al successo raggiunto a settant’anni, c’è una storia ininterrotta di letture e una convivenza con il testo letterario, spiegato e comunicato a generazioni di studenti, che dopo aver frequentato con lui l’Accademia di Arte Drammatica di Roma, hanno spesso intrapreso strade importanti nel campo del cinema, della televisione, ma anche della narrativa e della scrittura teatrale.
Da oltre vent’anni è uno scrittore noto a livello internazionale: i suoi libri sono tradotti e letti in tutto il mondo, vengono studiati nelle Università (divenendo oggetto di corsi, di ricerche, di tesi di laurea e di dottorato in molti Dipartimenti di Italiano), sono utilizzati per avvicinare gli studenti non italiani alla lingua e alla cultura del nostro paese.
Camilleri è lo scrittore che ha costantemente riflettuto sulle tematiche dell’accoglienza e dell’incontro tra culture diverse, sia attraverso i racconti che hanno come protagonista il commissario Salvo Montalbano, sia con i romanzi storici e civili o i saggi narrativi, sia in occasione di interviste o di dichiarazioni rilasciate ai mezzi di informazione. Le sue pagine appartengono alla cultura del Mediterraneo, mare di incontri e di incroci culturali. Spesso attraverso il ricorso all’ironia e alla leggerezza, Camilleri non ha mai smesso di confrontarsi con alcuni momenti nodali nella storia della Sicilia e dell’Italia (dal Seicento all’Ottocento post-unitario fino al ventennio fascista) e non ha interrotto la riflessione sull’Italia del presente, facendo assumere alle sue pagine un costante rilievo civile.
Camilleri ha inventato una lingua, basata sull’italiano, ma con parole ed espressioni dialettali, in parte vere e in alcuni casi rielaborate con la fantasia, del presente ma anche del passato: e proprio questa lingua mescidata è divenuta uno dei punti di forza della sua scrittura. È anche autore di numerosi romanzi scritti interamente in italiano e ha rivendicato, a proposito di queste storie, il suo diritto a sperimentare una lingua diversa da quella con la quale, fin da Il corso delle cose, si esprime naturalmente. I suoi racconti (pubblicati spesso su quotidiani e poi raccolti in volume), insieme a brani tratti dai romanzi, vengono sempre più spesso antologizzati in testi scolastici per i diversi gradi di istruzione, in Italia e fuori dall’Italia.
Camilleri ha contribuito, con il successo di pubblico raggiunto, a far nascere nuove esperienze narrative, soprattutto nell’ambito del “giallo” e del poliziesco, e ha svolto la funzione di “promotore della lettura”, citando, in molte sue pagine, libri di altri.
Ha infine fatto nascere, intorno a sé, un vero e proprio laboratorio internazionale sulla traduzione: trasportare le sue storie in una lingua diversa dall’italiana è divenuta una sfida e un’occasione di riflessione per traduttori di tutto il mondo, che hanno adottato, di volta in volta, strategie e tecniche diverse per il loro lavoro, discutendo queste scelte con lo stesso Camilleri, spiegandole in convegni e su riviste scientifiche, aprendo dibattiti che hanno coinvolto – ovunque – anche i lettori.


 
Last modified Wednesday, September, 11, 2019