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d. Libri di fantasia
 

La forma dell’acqua

23 d. Ponderosa & poderosa Opera del giudice Lo Bianco.

Altra pausa. E quindi:

"Sempre nelle ore d’ufficio, sia chiaro".

Si allontanò. Nelle ore d’ufficio, e non a casa. A casa, era notorio, il giudice Lo Bianco si dedicava alla stesura di una ponderosa e poderosa opera: Vita e imprese di Rinaldo e Antonio Lo Bianco, maestri giurati dell’Università di Girgenti, al tempo di re Martino il Giovane (1402-1409), che egli riteneva suoi, per quanto nebulosi, antenati.

85 d. Nicolò a cena da Salvo.

Poi Zito attaccò a contargli un romanzo che aveva in mente di scrivere e fecero le quattro…
 

Il cane di terracotta

119 d. Il giudice Lo Bianco e l’Opera Imprescindibile.

Si taliò torno torno, assunse un’ariata cospirativa, si sporse verso Montalbano, parlò a bassa voce.

"Lo sa che Rinaldo aveva sei dita nella destra?".

Montalbano per un momento ammammalucchì. Poi si ricordò che da anni il giudice si dedicava alla stesura d’una poderosa opera […] perché s’era fissato che fossero suoi parenti.

"Davvero?" fece Montalbano con gioioso stupore. Era meglio assecondarlo.

"Sissignore. Sei dita nella mano destra".

"Doveva spararsi delle seghe stupende" stava per dire sacrilegamente Montalbano, ma arriniscì a trattenersi.

Vita e imprese di Rinaldo e Antonio Lo Bianco, maestri giurati dell’Università di Girgenti, al tempo di re Martino il Giovane (1402-1409)

156 d. Il libro di Alcide Maraventano.

La foto serviva in qualche modo a illustrare la recensione a un libro appena uscito di tale Alcide Maraventano che s’intitolava Riti funerari nel territorio di Montelusa. La pubblicazione di questo documentatissimo saggio del Maraventano, asseriva il recensore, veniva a colmare una lacuna ed acquistava alto valore scientifico per l’acutezza di un’indagine su un argomento che spaziava dalla preistoria fino al periodo cristiano-bizantino.

235 d. Montalbano al telefono con De Dominicis dell’Antimafia:

"Va bene, detta".

"Uso del maccheronico nella sacra rappresentazione dei Sette Dormienti di anonimo del Cinquecento. Mi spieghi adesso che c’entra con la mafia un titolo…".
 

Il ladro di merendine

109-110 d. L’Opera Imprescindibile.

Il giudice Lo Bianco aveva quindici giorni avanti inviato in omaggio al commissario il primo tomo, settecento pagine, dell’opera alla quale si dedicava da anni…: […]

"Sa, giudice? Sto passando notti insonni".

"Ah, sì? Perché?".

"Per leggere il suo libro. E’ affascinante più di un romanzo giallo e poi così ricco di dettagli!".

Una noia mortale: date su date, nomi su nomi.

A paragone, l’orario ferroviario era più ricco di trovate e colpi di scena.

Per far vedere che aveva veramente letto il libro, Montalbano incauto lo citò.

E il giudice Lo Bianco l’intrattenne per due ore…

Vita e imprese di Rinaldo e Antonio Lo Bianco, maestri giurati dell’Università di Girgenti, al tempo di re Martino il Giovane (1402-1409)

La voce del violino

19 d. L’Opera Imprescindibile.

…il dottor Lo Bianco, il quale si era messo in aspettativa per approfondire le interminabili ricerche storiche su due suoi pseudo antenati...

Vita e imprese di Rinaldo e Antonio Lo Bianco, maestri giurati dell’Università di Girgenti, al tempo di re Martino il Giovane (1402-1409).
 

La gita a Tindari

51 d. Il romanzo (di fantasia?!) di Nenè Sanfilippo.

"Nel senso ca ora ora ci dissi, dottori. Non è collequato con Internet. Qua dintra lui ci tiene una cosa che sta scrivenno…"

"Che cosa?".

"A mia pare un libro romanzo, dottori".

154-155 d. "Mimì, il romanzo l’hai letto?".

"Quale romanzo?".

"Se non mi sbaglio, assieme alle lettere, ti avevo dato una specie di romanzo che Sanfilippo…".

"No, ancora non l’ho letto".

273-274 d. A prima occhiata capì che Nenè Sanfilippo, per ammucciare quello che aveva realmente da dire, aveva fatto ricorso allo stesso sistema adoperato per la ripresa di Vanja nuda. […] Montalbano ci mise due ore a leggerlo tutto e via via che si avvicinava alla fine e sempre più chiaro gli appariva quello che Nenè Sanfilippo stava contando, sempre più frequentemente la mano gli correva alla bottiglia di whisky. Il romanzo non aveva una fine, s’interrompeva a mezzo di una frase. Ma quello che aveva letto gli era bastato e superchiato. Dalla vucca dello stomaco una violenta botta di nausea gli artigliò la gola. Corse in bagno tenendosi a malappena […]

"Troppo vecchio per questo mestiere".

Si stinnicchiò sul letto, inserrò gli occhi.

280-282 d. Il caffè era pronto. Se lo bevvero.

"Vedi" ripigliò il commissario "Nenè Sanfilippo ha scritto tutta la storia, bella chiara".

"E dove?".

"Nel romanzo. […] Il mondo dei robot di Sanfilippo è una stampa e una figura col nostro mondo".

"E che conta il romanzo?".

"Possiamo servire qualsiasi cliente, dice il capo che si chiama Omicron 1. In ogni parte del mondo, spiega, c’è gente prigioniera, nelle carceri, in campi appositi. […] La nostra organizzazione travaglia in tutto il mondo, si è globalizzata […]".

Augello stette a lungo a pinsàri, si vede che ancora tutti i significati di quello che gli aveva contato Montalbano non arriniscivano a essergli chiari in testa.

Poì capì, aggiarnò e spiò a voce vascia:

"Macari i robot nicareddri, naturalmente".

"Naturalmente" confermò il commissario.

[…]

"Non solo la morte, Mimì. Macari la vita".
 

Un mese con Montalbano

67 d. Gallo difende l’anziano padre del mafioso.

"Se lei mi permette" fece Gallo "vorrei aggiungere ancora una cosa. Antonio Firetto teneva quasi sittant’anni, ma aveva l’animo di un picciliddro. Faceva poesie."

"Come?"

"Sissignore, poesie. Non sapeva né leggere né scrivere, ma faceva poesie. Belle, io gliene ho sentito dire qualcuna."

"E che trattava in queste poesie?"

"Mah, la Madonna, la luna, l’erba. Cose accusì."

(Sostiene Pessoa)

154 d. Esegesi del Genesi di Carlo Manifò

(Referendum popolare)


La paura di Montalbano

23 d. Salvo non riesce a finire di leggere un libro appena iniziato

... pagine scipite e splapite di un romanzo osannato dai recensori come una delle cime piu' alte toccate dalla letteratura mondiale negli ultimi 50 anni.

Legenda [1]

Legenda [2]



Last modified Saturday, July, 16, 2011