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La mattanza

Dai silenzi sulla mafia al silenzio della mafia



Autore Carlo Lucarelli
Prezzo E. 15,80 (Fino al 31 gennaio 2005)
Pagine p. 90
Data di pubblicazione 2004
Editore Einaudi
Collana Libro + DVD-Rom




Mario - Lucarelli - Filippo

Sulla pagina Lucarelli commenta e narra, scena per scena, le immagini delle due ore di DVD. E il commento, sobrio e appassionato insieme, prende l'andamento e la suggestione di un romanzo giallo. Ma non è un romanzo. È la storia della mafia, e dei suoi misteri. Il DVD: 11 giugno 1969. Si apre il Processo di Bari. In un susseguirsi di flashback, immagini di repertorio, storia presente e ipotesi future, Lucarelli, come in un film, ci conduce davanti a personaggi e situazioni: il giornalista Mario Francese e la sua uccisione, Totò Riina, Leoluca Bagarella e Bernardo Provenzano, Salvo Lima e Vito Ciancimino, Il Sacco di Palermo, Francesca Morvillo e Ninetta Bagarella, La guerra dei Corleonesi, le morti di Boris Giuliano, Cesare Terranova, Pio La Torre, Rocco Chinnici e Carlo Alberto Dalla Chiesa, La strage di Ciaculli, la nascita del Pool antimafia, la stagione dei Pentiti, Il maxiprocesso, Le stragi di Capaci e di via D'Amelio, La reazione dello Stato e il 41 bis, la morte di don Pino Puglisi, fino a giungere alle relazioni tra mafia e politica.



Kalhesa - Filippo, Valentina Gebbia, Giacomo Cacciatore

Di Lello, Lucarelli, La Licata

Il Pres. consegna la maglietta del CFC a Lucarelli

Il venerdì 17 non sempre è un giorno sfortunato, certe volte è peggio il giovedi 16 ;-) Veniamo a sapere quasi per caso (grazie a un collega listarolo silente), giovedì mattina, della presenza nella Capitale del Famoso Scrittore Noir (in tutti i sensi, noir). Ma il mio computer aziendale, ahimé, dà forfait proprio quella mattina... e allora frenetico giro di telefonate: Tecla (grazie di nuovo!) riesce a trovare qualche info (poi inoltrata in ML), in seguito anche Roberto Alajmo ci dà conferma; Piergiorgio Di Cara è irreperibile (fuori città per questioni di travaglio, si saprà in seguito). Pressocchè nulla l'informazione sugli organi di stampa: La Repubblica locale, ad esempio, dà solo notizia, in un trafiletto di pochissime righe, dell'arrivo in città della Carovana nazionale antimafia, annunciando un paio di incontri con Rita Borsellino e Pina Maisano Grassi, ma niente sulla serata a piazza S.Anna. Comunque sia, nessuno dei camilleriani panormiti riesce ad essere presente alla serata col vivamaria di scrittori: tutti avevamo precedenti impegni non derogabili, a saperlo prima... amen. Della serata abbiamo qualche notizia, l'indomani, da alcuni dei presenti: c'erano Lucarelli, Fois, Matrone, Alajmo, Piazzese, e non ricordo chi altri. Pioveva, e la manifestazione invece che in piazza si è tenuta al Blow Up, un centro culturale multimediale universitario che ha sede proprio lì. Fois e Matrone sono ripartiti subito da Palermo.

Alajmo - Silio Bozzi

L'indomani, venerdì 17, solo io, la First Lady e Catarella riusciamo a essere presenti al Kalhesa, per la presentazione del libro + DVD "La mattanza" di Carlo Lucarelli (come sapete, trattasi del video con l'omonima puntata di "Blue notte" sulla mafia, con il libro del "copione" della trasmissione). Arriviamo in anticipo (anche se a Palermo mai niente inizia in orario, tranne forse le partite di calcio, ma solo per questioni televisive). Comunque così c'è più tempo per fare una chiacchieratina con Carlo, che infatti abbordiamo immediatamente. Ci riconosce quasi al volo, e succede una cosa anomala. In genere, infatti, è il lettore/utente che fa domande allo scrittore/personaggio, stavolta capita il contrario: Carlo ci chiede: "Ma voi, come fans di Camilleri, come giudicate la sua imitazione fatta da Fiorello?". La risposta (mia, Catarella è senza fiato :-D) è leggermente imbarazzata: "Ehm... veramente ne ho solo sentito parlare, ancora non l'ho mai ascoltata... però ho ascoltato Fiorello che fa Sucarelli!". Carlo: "Sì, ma quella non è granchè, non fa altro che la parodia della mia trasmissione, l'imitazione di Camilleri invece è eccezionale". Non sapendo che altro poter dire sull'argomento, procediamo alla rituale consegna della t-shirt del CFC: e ci rendiamo immediatamente conto che difficilmente Carlo (per quanto signorilmente abbia dimostrato di gradire l'omaggio) la indosserà... è bianca! ;-D

Alajmo - Lucarelli

Chiediamo a Carlo se la pubblicazione di questo libro + DVD prelude a un nuovo volume "scritto" sui misteri d'Italia, e lui conferma: uscirà un libro, in cui non ci sarà -ovviamente- la puntata sulla mafia. Lasciamo Lucarelli agli altri avventori (non è che avevamo l'esclusiva...) e diamo un'occhiata in giro: non ci sono tantissime persone (vedi problemi di informazione) ma è notevole la percentuale di scrittori locali. Arriva Giacomo Cacciatore (& consorte), arrivano i 2/3 ;-) di Sal Cappalonga. Arriva Valentina Gebbia, entusiasta dell'esperienza a Courmayeur, dove ha partecipato al dibattito sul noir siciliano insieme a Cacciatore, Cacopardo, Savatteri e Palazzotto. Ci dice che è in progetto una sorta di "scambio culturale" fra gli scrittori palermitani e i bolognesi, vedremo cosa ne esce. Mentre parlo con Valentina arriva un tipo che mi pare assomigli a Silio Bozzi, e la stessa impressione ha Valentina, ma non ne siamo sicuri: scopriremo che è proprio lui. Arriva Roberto Alajmo, che ci chiede cosa ne pensiamo dell'imitazione del Sommo fatta da Fiorello :-D Finalmente inizia la presentazione. Con Lucarelli ci sono il giornalista Francesco (Ciccio) La Licata e Peppino Di Lello, ex giudice antimafia e adesso comunista conclamato: consigliere comunale a Palermo nonchè (mi pare lo sia ancora) deputato europeo. Sui contenuti degli interventi non ho molto da riferire: cosa si può dire sulla mafia di nuovo, da parte di persone come La Licata e Di Lello che certo non hanno più nulla da dimostrare a proposito del loro impegno? La Licata fa notare come lo speciale sulla mafia di Blu Notte non sia (non vuole essere) una storia esaustiva del fenomeno, ma sia molto concentrato sul periodo "stragista" di cosa nostra (mi si consentano le minuscole), come testimonia anche il sottotitolo ("Dal silenzio sulla mafia al silenzio della mafia"). Di Lello sottolinea come sia meritoria l'opera di informazione di programmi come Blu Notte, che certo non dicono nulla di nuovo (non scoprono nessun "altarino" particolare) ma hanno una valenza soprattutto di memoria, quindi racconta un aneddoto. Il regista Gillo Pontecorvo voleva realizzare un film sulla mafia, ebbe anche dei colloqui con Giovanni Falcone per approfondire. Alla fine decise di non realizzare il film, perchè si era reso conto che qualunque fosse l'impostazione datagli, si sarebbe comunque trattato di propaganda del fenomeno mafioso, di pubblicità... e infatti pare che diversi pentiti abbiano raccontato di come si siano divertiti e gloriati, coi loro sodali, a vedere film tipo "Goodfellas", della serie "è la nostra storia, ci hanno fatto il film!". Questa impostazione del non voler parlare/narrare troppo di mafia per non rischiarne l'apologia mi pare molto simile a quello del Sommo, che l'ha sempre portata avanti quando gli è stata fatta notare la presenza in genere defilata di mafia e mafiosi nei suoi romanzi, soprattutto montalbanici. Di Lello, premettendo di non voler fare politica :-DDD, fa un excursus sulle (male) azioni dell'attuale governo riguardo al fenomeno (dalla legge sul rientro dei capitali dall'estero alla Cirami, dallo smantellamento di strutture antimafia consolidate all'ultima bravata della salva-Previti, etc etc), sottolineando come in Italia ci sia "un'impunità diffusa indotta dalle leggi". E chiosa: "Finchè in Italia non ci sarà un'etica protestante di tipo anglosassone, non ci sarà una seria cultura antimafia". L'ha detto lui, non io ;-)

Pres. - Alajmo - Silio Bozzi

E' il turno di Lucarelli, che parla della pubblicazione chiamandola "libro, non DVD, perchè io sono uno scrittore". Anche lui sottolinea l'importanza del mezzo televisivo come strumento di divulgazione di massa e di memoria ("vorrei rivedere anche i vecchi sceneggiati, sui canali normali e non in home video o su RaiClick"). Dice come in Blu Notte si sia fatto un lavoro prettamente giornalistico, quindi fondato sui fatti, mentre invece "nei romanzi posso anche dire che ho inventato tutto, così non rischio querele". Infatti con Blu Notte "l'intenzione non è tanto dire cose nuove ma lavorare sulla memoria, fare storia" (confermando così quanto sostenuto prima da Di Lello). E fa notare come infatti fra quanti lo fermano per strada o gli scrivono email per chiedergli qualcosa su questa inchiesta, l'età media sia molto giovane, cioè si tratti in gran parte di ragazzi che quegli eventi non li hanno vissuti "in diretta". Dice anche che nelle presentazioni che sta facendo in giro per l'Italia l'età media del pubblico è quella. Io do uno sguardo in giro, e noto come invece nel frangente la situazione sia mooolto diversa... sarà per i succitati problemi di informazione o perchè magari i picciotti erano andati la sera prima all'happening in piazza? Ah, saperlo... A questo punto La Licata chiede al Dottor Pietro Grasso, lì presente, un intervento conclusivo, e il Procuratore di Palermo non si tira indietro. Parla delle emozioni che gli ha suscitato la visione del programma (e te credo...) e anche lui stigmatizza l'attuale pessima situazione "ambientale" italiana, concludendo con un ringraziamento al mio collega Carlo Azeglio per la sua recentissima decisione sul rinvio alle Camere della riforma della Magistratura. Un solo intervento dal pubblico, ma non tale da stimolare un dibattito: ripeto, se eravamo tutti d'accordo, cos'altro si poteva dire? Finisce quindi la presentazione, e ci ritroviamo a chiacchierare con Roberto Alajmo e Silio Bozzi, che stavano parlando dell'imitazione del Sommo fatta da Fiorello... Insomma, non mi resta che dare mandato a Andrea u Pitturi di registrarne almeno una puntata di 'sta benedetta imitazione e farcela avere ;-) Con Alajmo e Bozzi, entrambi palermitani di nascita (io no, immigrato sono), si parla un po' del nuovo libro di Roberto sui pazzi palermitani (e dei dintorni), in pratica un piccolo anticipo sulla presentazione ufficiale del libro di lunedì sera. A proposito, prossimo appuntamento mondano lunedì, alle 20:30, all'Oratorio della Trinità (presso la Biblioteca Comunale). Intanto Lucarelli è sempre impegnato con qualcuno, ed è giusto che sia così: non vogliamo disturbare oltre e non riusciamo a salutarlo prima che vada a cena con gli organizzatori, ma va bene lo stesso, spero non si sia offeso ;-) Catarella ci saluta, e io & Sandra approfittiamo della fornita enoteca del Kalhesa per un aperitivo... vabbè, per due ;-D

u Presidenti - venerdi 17 dicembre 2004 Libreria Kalhesa




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