Titolo

Il padre e lo straniero

Autore

Giancarlo De Cataldo

Data prima edizione

1997

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Editore

e/o

Collana

Assolo

Data edizione letta

2004

Pagine

144

Euro

8,50

Mini recensione

Dopo la trentennale saga romana di "Romanzo criminale",passare a questa piccola storia è come entrare in un altro mondo.Pochi sono i personaggi, quasi anonima la città in cui si muovono,contenuta, ma non meno avvincente, la struttura del noir.
Trattandosi della riedizione di un libro pubblicato da ManifestoLibri nel 1997, il percorso evolutivo dell'autore si sviluppa daquesto racconto verso il "Romanzo": da un versante intimistaverso un progetto di affresco e di cronaca di ambito sociale.
D'altra parte, non giudicherei questa come una prova "immatura",ma piuttosto come una anticipazione delle straordinarie abilitànarrat! ive di De Cataldo. Rispetto allo stile asciutto del "Romanzo", vicino al rapportogiornalistico o alla inchiesta legale, si dispiega qui una narrazione più letteraria e più lenta, forse, ma non meno sapientee scorrevole. Il racconto ha il suo nucleo emotivo nel rapporto fra il padre (deltitolo) e il figlio, ancora molto piccolo e gravemente handicappato.Rapporto vissuto tutto dalla parte del padre: il suo stato d'animo,in cui si intrecciano amarezza e amore, dolore e coraggio,rassegnazione e orgoglio, è il vero protagonista, il motore chespinge il personaggio a inseguire figure e piste inquietanti.

L'istinto paterno, apparentemente annichilito, ma integro e vitale in fondo all'animo del padre, permetterà allo straniero (del titolo),altro padre sfortunato, di coinvolgerlo in un rapporto di profondaamicizia e di intima condivisione del dolore, ma anche in una vicenda misteriosa e violenta, al termine della quale troveremo la rivelazione di nuove prospettive e l'emergere di una nuova verità interiore. Grande prova di sensibilità umana, letteraria e poetica.