Titolo

La falsa pista

Autore

Henning Mankell

Data prima edizione

1995

Paese

Svezia

Lingua

Svedese

Traduttore

Giorgio Puleo

Editore

Superpocket

Collana

Best Thriller

Data edizione letta

2001

Pagine

475

Euro

4,60

Mini recensione

Un'altra indagine dell'ispettore Wallander (v. la minirecensione di Delitto di mezza estate) ci proietta in Svezia, che se nell'immaginario collettivo ha i contorni di un asettico paradiso del benessere, in questi crudissimi romanzi assume i colori dell'inferno

Una ragazza si dà fuoco in un campo di colza sotto gli occhi del nostro poliziotto, un pazzo che si crede l'erede di Geronimo uccide escotenna le sue vittime. Squallidi condomini di periferia, violenze e

alcolismo, giovani che tentano il suicidio, impotenza di chi indaga, temi ricorrenti in Mankell che è molto bravo quando dalla prospettiva delle forze dell'ordine salta nei panni dell'assassino.

E gli assassinati non sempre sono le vere vittime. Complessivamente è una storia molto triste, che non apre nessun spiraglio di ottimismo sulla società (scandinava o globale) dei nostri giorni perché è una storia di gioventù violate.