Titolo |
Le piste
dell’attentato |
Autore |
Loriano Macchiavelli |
Data prima edizione |
1974 |
Paese |
Italia |
Lingua |
Italiano |
Editore |
Einaudi |
Collana |
Stile libero Noir |
Data edizione letta |
2004 |
Pagine |
144 |
Euro |
8,50 |
Mini recensione |
Einaudi ha l’ottima idea di riproporre i primi romanzi di Loriano Macchivelli. “Le
piste dell’attentato” è il romanzo d’esordio dell’autore e Questa prima inchiesta, pubblicata nel
1974 mette in scena il sergente con le sua caratteritiche: la sua incontrollabile
colite, i suoi espressi, il passare da una falsa indolenza alla pura
frenesia, il suo spirito di contraddizione. La stazione radio dell’esercito, posta
sui colli di Paderno, viene distrutta da un esplosione che uccide quattro
militari. Malgrado l’avvertimento via radio nessuno è scampato all’attentato. Vengono bloccate le strade che scendono
dai colli. Se la prima macchina con due persone a bordo non sembra sospetta a
Sarti, la seconda che tenta di passare il blocco viene inseguita e dopo una
folle corsa, i suoi tre occupanti arrestati. Incomincia allora l’inchiesta, con la
celebre auto 28 e l’agente Felice Cantone alla guida. L’attentato mena a varie piste e Sarti le
segue : quale sarà la buona ? Ottimo inizio della saga sartiana che
già nel ’74, nella stessa regione, anticipava fatti terribili. Mescolando abilmente umorismo e
inchiesta “sociale”, Macchiavalli interpella il lettore e mette alla luce il
comportamento ambiguo di certi personaggi (anche se qui fittivi) che hanno
vissuto gli anni terribili del “triangolo della morte”. Nelle prime pagine un introduzione dell’autore
stesso che è un piccolo gioiello. Da mettere nella fila dei libri mitici
nella propria biblioteca. |