Mini recensione
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Il personaggio di carta e' diventato una star televisiva.
Nel passaggio non ha perso nulla delle sue caratteristiche, ha aggiunto una
identificazione perfetta fra l'attore Zingaretti e il commissario Montalbano,
e grazie a una produzione che coniuga qualita' e audience e' riuscito a
imporsi anche sul video.
E adesso il commissiario di Camilleri torna sulla carta dove affronta l'esame
di G. Marrone, docente di semiotica all'univ. di
Palermo, che analizza le ragioni del successo che passa attraverso le storie
raccontate e le vicende collaterali e che, forse, incarna anche uno
spostamento dei valori da parte del pubblico televisivo.
E'
"il barometro passionale" come lo definisce l'autore, una delle
chiavi del successo del commissario di Vigata. La tormentata storia d'amore
con Livia che non sfocia mainel matrimonio. La passione per la tavola, con
pranzi da gustare in rigoroso silenzio, che ben si accorda con l'attenzione
alla buona cuina, ai vini, ai ristoranti dei nuovi trend.
E poi c'e' la profonda umanita' del personaggio, il suo ideale di giustizia
fraterna, il rapporto contrastato con il superiore, la sua casa sul mare, e
questa Sicilia, a tratti un po' irreale, dove Montalbano affronta piu' spesso
criminialita' comune che la mafia.
Tutti elementi che fanno si' che il personaggio di Camilleri non sia piu'
solo un successo editoriale ma un "eroe sociosemiotico", figura di
apprendimento e riferimento per i pubblici televisivi.
E quindi materia di studio per G. Marrone.
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