Mini recensione
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Rafael, un camionista di 35 anni, sente il bisogno di
muoversi con il suo camion di città in città ossessionato dall'idea del cambiamento.
Sposato con Mercedes, dalla quale ha avuto due figlie, allaccia relazioni di
sesso, ovunque vada, con “fidanzate” come Adela, che tenterà il suicidio dopo
il suo abbandono, o con prostitute.
Si considera un
vincente amante della bella vita, ma Tona, una quarantenne non bella ma
affascinante così diversa dalle altre incontrate da Rafael da far pensare al protagonista: “ è lei che sta scopando me”, lo metterà
seriamente in crisi.
La moglie stanca dei contiinui tradimenti chiederà il divorzio. Adela si
rifiuterà di incontrarlo e Tona lo caccerà via.
Libro decisamente femminista dove l’uomo è incapace di assumersi
responsabilità, assente in famiglia e sempre in cerca di novità e la donna,
viceversa, dura e concreta.
Sembra un film di Almodovar: asciutto, amaro, mai
monotono, dove non ci sono vincenti ma persone dominate dalla vita.
La cosa sconcertante che alla fine il sentimento che si prova per il
protagonista è, nonostante tutto, una gran pena che ti porta a giustificare
(quasi) il suo modo di vivere la vita.
La Gimenez-Bartlett è sempre più brava, riesce a cambiare modo di scrivere da
non sembrare neanche lei, nel senso che quando scrive di Petra è in un modo e
quando scrive di altro riesce a essere completamente diversa nello stile, nel
racconto, nelle atmosfere, e questo penso sia un pregio anche perché mi piace
in entrambi i casi
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