a Repubblica - Marted́, 14 luglio 1998 - pagina 35

di PAOLO MAURI

Per gli scrittori il dialetto è una risorsa
MONTALBANO UN COMMISSARIO CON LA LINGUA MOLTO SPORCA

Nessuno più si sogna di censurare il ricorso a materie "basse"

Uno dei motivi del successo di Andrea Camilleri e del commissario Montalbano è indubbiamente quel suo italiano "sporco", reinventato a misura di un dialetto che ha già alle spalle una carriera letteraria e nella sua variante più grottesca e comica, anche cinematografica. Montalbano che "talia il ralogio", cioè che guarda l' orologio è un tardivo cugino del gaddiano commissario Ingravallo e onora, per così dire, l' illustre parentela. Per dirla in breve l' italiano "sporco" corrisponde al parlato di gran parte del paese ormai da molto tempo: per ragioni culturali e ambientali la lingua si piega e s' adatta e prende sapori particolarissimi variando e inventando un po' come accade alla cucina regionale, insidiata dai fast food, così come l' italiano vero è insidiato dagli "attimini" della lingua artificiale dei nuovi "preziosi ridicoli". Mentre i vecchi dialetti tramontano inevitabilmente, sciogliendosi in una nuova realtà linguistica, l' italiano parlato e di conseguenza quello letterario più incline all' espressionismo non dimentica le molte radici delle molte Italie che convivono nell' Italia reale e insieme un po' fittizia del modello Unico 740. D' altra parte le due esigenze sono ben chiare: da un lato un paese giovane e assai frastagliato culturalmente aveva l' esigenza d' una lingua comune, dall' altro lo scrittore non poteva e spesso non può neppure oggi rinunciare a rappresentare "dal vivo" una realtà ancora multiforme. Anzi: oggi che bene o male l' obiettivo della lingua comune è raggiunto, nessuno si sogna più di censurare il ricorso a materie "basse" come le espressioni dialettali, sicché su due giganti come Porta e Belli pesò per tanto tempo la taccia d' esser minori mentre hanno, col tempo, seppellito quasi tutti i poetini loro coetanei campioni del "parlar pulito" a oggi assolutamente illeggibili. Naturalmente l' italiano sporco non è un obbligo e guai se lo si usa per pura affettazione: diciamo che è una riserva ancora aperta e niente affatto obsoleta. Visto che la lingua si evolve e persino muore, ma sostanzialmente non va dal peggio al meglio, né dal meglio al peggio come troppo spesso si dice e scrive.