Giornale di Sicilia, 21/08/1998

Ecco 'La doppia vita di M. Laurent', un giallo a spasso per le vie di Palermo

PALERMO. (mam) Complice la stagione estiva che tradizionalmente  è dedicata alla lettura dei libri gialli, rinasce a stagionale vigore un genere che avrebbe tutte le carte in regola per raccontare la realtà italiana e che in questo momento offre, specie sui giornali, una disputa per il trono del giallista italiano tra il siciliano Camilleri e il napoletano Ferrandino che con 'Pericle il Nero' ha conquistato i successi critici, mentre l'empedoclino, già da tempo, quelli di pubblico (oltre alla vetta della hit parade in libreria). Anche Palermo non è da meno e si fa avanti con l'opera seconda di Santo Piazzese che dopo il successo del giallo palermitano 'I delitti di via Medina-Sidonia', edizioni Sellerio, torna alla carica con 'La doppia vita di M. Laurent'. Prosecuzione seriale questa nuova storia in cui si ritrovano i personaggi già conosciuti e apprezzati in 'Medina -Sidonia'. Ma forse principale personaggio è la città stessa, che funziona come quinta, fondo scenico, motore d'animazione della storia, in un racconto minuzioso di luoghi e riferimenti che è sicuramente una novità per una città così poco raccontata, anche se si sfiora un palermocentrismo a volte troppo insistito. Santo Piazzese di mestiere fa il biologo, ma ha sempre avuto una passione per la scrittura - e leggendo i suoi libri questo piacere che ne trae si capisce e si comunica - come ampiamente si può verificare leggendo i suoi due gialli, c'è una predilezione sia per gli autori di genere, l'amato Chandler in testa, sia per una cinefilia tipica della generazione intellettuale anni '70 che di cinema si nutrì tanto quanto di libri. Armato di ironia Piazzese-persona e Piazzese-scrittore (giacché l'identificazione in questo caso è pressoché totale) ha scelto il giallo quasi come genere connaturato, in cui innestare una scrittura brillante-satirica che allontana qualsiasi ipotesi di discendenza dal modello sciasciano, giocando invece più a togliere peso, a non prendersi molto sul serio. Fitto di rimandi e di citazioni bibliofile, cinefile e musicali, di nomi di strade che sono omaggi agli scrittori preferiti, di predilezioni e gusti dell'autore, 'La doppia vita di M. Laurent' è un divertissement molto palermitano cosa che è insieme punto di forza e limite.
Marzio Mazzara