La Repubblica 04.09.1998

"Camilleri in TV ? Sara' tutto siciliano"

Ragusa Ibla diventa Vigata per i film su Montalbano

VIGATA, la cittadina dei misteri, sara' un mosaico di scorci siciliani che attraversa Ragusa Ibla, Custonaci, Scopello e la costa ragusana. Un intreccio scelto, pezzo per pezzo, dal regista Alberto Sironi per ricostruire lo sfondo delle avventure del commissario Montalbano, il personaggio creato da Andrea Camilleri che adesso diventa protagonista di uno sceneggiato tv raiuno. Il primo ciak e' in programma per il 28 settembre a Custonaci in provincia di Trapani, set de "Il ladro di merendine", il primo dei quattro gialli di Montalbano che Sironi e la Palomar di Carlo degli Esposti trasfermeranno in fiction televisiva. Ma come diventera' Camilleri sul piccolo schermo?

Il mio Camilleri sara' tutto siciliano, dagli attori ai luoghi - promette il regista - Ho combattuto come un diavolo per girare tutto in Sicilia: la sicilianita' e' una componente innegabile nei romanzi di Camilleri. E, allora visto che il protagonista Luca Zingaretti, e' romano, ho cercato di creare attorno a lui dei cardini che avessero il giusto sapore siciliano.

Gireremo in presa diretta con un cast composto quasi interamente da attori siciliani. Gli altri avranno un "coach" per i dialoghi una sorta di istruttore, cosicche' otterremo un dialetto unico. Quanto a Vigata, la ricostruiamo utilizzando una serie di "pezzi" della Sicilia piu' bella: una cittadina completamente sul mare non andava bene e cosi' abbiamo scelto la parte vecchia di Ragusa Ibla e alcune case sul mare nelle quali ambienteremo alcuni passaggi della storia. Montalbano, ad esempio, ha una casa con vista sul mare. Devo dire che abbiamo trovato dei luoghi molto belli.

Con Zingaretti ho fatto un provino quando dovevamo scegliere il protagonista. Abbiamo girato il finale de "La voce del violino" valeva a dire l'interrogatorio dell'antiquario bolognese. Zingaretti e' arrivato preparatissimo e io gli ho indicato solo alcune piccole cose: lui ha "trovato" la rabbia del personaggio. La prerogativa di Montalbano e' il contrasto fra la sua immagine di "duro", di uomo della strada pronto a tutto, e la sua straordinaria presenza morale che ricorda tanto quella di tanti eroi siciliani, magistrati e politici. Camilleri ci presenta un eroe che fa di tutto per non sembrarlo.

Per tanti anni i commissari di polizzia sono stati visti come dei "figli di Scelba", un po' fascisci, nemici della gente, insomma. Quando i poliziotti hanno cominciato a perdere la vita contro la mafia e terroristi il pubblico ha cominciato a capire che non si trattava di spauracchi. E Montalbano e' uno che, dopo le indagini, ama mangiare bene, uno a cui piacciono le donne anche se resta fedelelissimo alla sua fidanzata lontana.

Bisogna dire grazie all'impegno della Rai e all'intuito del produttore Carlo Degli Espositi. I personaggi di Camilleri sono belli, l'intreccio della trama vola alto e rimanda a tante altre cose: nelle storie di Camilleri, che ha fatto il regista, si respira il grande cinema degli anni Cinquanta e sono convinto che dentro Montalbano ci sono memorie di un grande attore italiano.