Sorrisi & Canzoni TV
Salvo Montalbano abita veramente in una casa in faccia al mare.
Lo scontroso commissario dei gialli di Camilleri, il poliziotto
goloso di pesce e di nuotate fuori stagione, l'umo burbero ma integerrimo
che "quando voleva capire una cosa, la capiva" sta ora davanti a me e ha
il volto di Luca Zingaretti.
L'antieroe di quattro romanzi e una trentina di racconti ha un vestito dimesso,
la barba incolta, lo sguardo fulminante. Il regista Sironi gli fa
ripetere la scena: Montalbano tira fuori un paio di pillole e una bottiglia di
whisky e manda tutto giu', per l'ennesima volta. Le pastiglie sono innocue,
l'whisky, naturalmente e' Coca Cola annacquata.
Il set e' a Punta Secca, una localita' vicino a Marina di Ragusa.
Si gira il primo episodio del "Commissario Montalbano", miniserie televisiva
prodotta da Carlo Degli Esposti per RaiUno.
Terminata la scena, Zingaretti mi raggiunge per due chiacchere.
"Conosco a memoria i libri di Camilleri", racconta, "e conosco anche lui: sono
stato suo allievo all'Accademia nazionale d'arte drammatica, dove si insegna
regia televisiva. Quando usci il primo romanzo con protagonista Montalbano
rimasi impressionato: capi che sarebbe potuto essere un film fantastico.
Uscirono gli altri libri, decisero di girarci dei film tv e chiesi di essere
sottoposto a un provino".
E il suo maestro?
"Sono molto timido, Camilleri l'ho sentito solo quando mi hanno detto che
Montalbano l'avrei fatto io: gli ho telefonato e gli ho detto che ero
felicissimo. La scommessa ora e' che il mio commissario riesca a restituire
al pubblico le emozioni dei libri".
I primi due episodi. "Il ladro di merendine" e "La voce del violino",
andranno in onda tra febraio e aprile, ma sono gia' previste anche le trasposizioni
di "La forma dell'acqua" e "Il cane di terracotta".
Le sceneggiature, di Francesco Bruni e Angelo Pasquini, sono state viste e riviste
alla ricerca di un giusto compromesso linguistico.
"Quando Camilleri scrive "fare scarmazzo" o "fare rumorata", spiega il regista
Alberto Sironi, "lo capisco anch;io che sono milanese; ma per il pubblico
diventa difficile che "taliare" significa "vedere".
Cerchiamo una via di mezzo, che ci permetta di sentire il sapore della
lingua siciliana e di rendere comprensibile il discorso. Camilleri, da persona intelligente, ci ha lasciato parecchia
liberta',
sapendo che un romanzo non e' un film.
Io gli ho fatto vedere i provini degli attori e lui ne e' rimasto molto contento.
Avrei voluto fargli fare un'apparizione nel ruolo del questore, ma non e'
potuto venire, oerato da impegni teatrali e editoriali".
La parte di Livia, l'eterna fidanzata ligure di Montalbano, e' andata a
Katharina Bohm, conosciuta in Italia come la dottoressa Mancinelli
della prima serie di "Amico mio". La sua aria fragile e "strniera" potrebbe
rendere bene il senso di estraneita' che insieme attira e respinge il commisario.
"Qualcuno la trova un personaggio antipatico", la difende l'attrice,
"ma io penso che sia al massimo un po' antiquata. Per lei e' molto
importante avere un figlio e un nido, e forse sembra un poco possessiva
perche' continua ad andare dietro a quest'uomo; ma in fondo stanno da
otto anni insieme!".
Che Sicilia mostrano questi film tv?
Risponde Sironi: " La meraviglia di una straordinaria bellezza un po'
corrotta, citta' barocche violentate da certi interventi edilizi".
Per Zingaretti: "un posto dove i cambiamenti avvengono piu' lentamente
le innovazioni hanno vita difficile, ma dove non trovi la disgregazione
che c'e' nel resto del paese: oggi la Sicilia e' un po' la culla dell'italianita'".
Alberto Anile