la Repubblica - Mercoledì, 7 ottobre 1998 - pagina 47
Si è autocandidato allo Stabile, ma c' è l' incognita Missiroli
BAUDO: "I MIEI SUGGERIMENTI NEL CARTELLONE DI CATANIA"

ROMA - "Dobbiamo difendere l' identità dello Stabile di Catania. Io ho dato la mia disponibilità. Con discrezione ho fornito i consigli per l' attuale programma ' 98/99" dichiara Pippo Baudo, con otto stagioni artistiche alle spalle, dimissionario due anni fa. E sul destino dell' organismo pubblico catanese, pronto a festeggiare 40 anni, piovono interrogativi. Il nuovo consiglio d' amministrazione, non ricomposto dall' aprile scorso, dovrà esprimersi sulla candidatura già auspicata (ma intempestiva, s' è detto in coro, nella forma) di Mario Missiroli e valutare anche la prospettiva di un Baudo-bis. Le divergenze riguardano la "sicilianità" o meno di chi piloterà l' organismo catanese, ma contano anche le strategie politiche e il sapersi districare nei finanziamenti. Nel frattempo c' è rinato interesse per il cartellone che il vicepresidente Ignazio Marcoccio ha fatto comunque varare, puntando su una riedizione de I Malavoglia di Verga con Turi Ferro come nell' 82/83, sull' adattamento de Il birraio di Preston di Andrea Camilleri, e su Invece che all' una alle due di Rosso di San Secondo affidato alla regia di Roberta Torre. La disputa è sorta quando il presidente della Regione (che ha designato i suoi rappresentanti) ha incautamente citato Missiroli, mentre Provincia e Comune non hanno ancora nominato i propri consiglieri. "Io ho ricevuto il gradimento di due dei tre soci fondatori: la Regione e, nella persona di Bianco, il Comune. Ora attendo il parere del Consiglio d' amministrazione formato da quegli stessi soci" dichiara Missiroli. "Bisogna evitare che il teatro pubblico di Catania, dotato di un decimo dei sostegni del Biondo di Palermo diretto adesso da Carriglio, diventi una struttura gregaria o derubricata" si preoccupa Baudo. (rodolfo di giammarco)