La Repubblica 27.11.1998

Montalbano in pubblico tra libri, canti e quadri

Dalle parole alle immagini e dalle immagini alle parole, ma questa volta interpretate dal bel canto di una giovane iraniana Sanam Ighani. Le traduzioni delle gesta eroiche del commissario piu' famoso d'Italia al secolo Salvo montalbano, seguono i percorsi, piu' imprevedibili. E cosi' mentre e' in lavorazione la sua messa in scena per la televisione, c'e' chi sceglie di raccontare stralci sincopati del "Cane di terracotta", dandone pubblica lettura, con accompagnamento pittorico e canoro. L'appuntamento e' per questa sera, alle 19.00, alla libreria Sellerio di via La Farina. E' l'occasione per vedere in azione tre giovanissimi estimatori del giallo di Camilleri, Alessandro Locatelli, Vanni Quadrio e Sanam Ighani, alle prese con la loro interpretazione di una decina di passi del secondo caso di Salvo Montalbano. Quello, per intenderci, che associa due delitti, uno di mafia ed uno piu' conturbante e misterioso, forse anche per lo strano rituale che ne disvela la peculiarita', le cui vittime sono due giovani amanti, trovati abbracciati nel doppio fondo di una grotta, e sorvegliati da un enorme cane di terracotta, che poi e' proprio quello che da' il titolo al romanzo. Se tocchera' al primo leggere i passi scelti del libro, sara' Vanni Quadrio giovanissimo pittore palermitano, a tradurre in immagini estemporanee le suggestioni suggerite dal romanzo. Lavorando con collage, con pastelli, colori ad olio e a cera realizzera' cinque tele mate sotto l'impulso di uno stimolo immediato. Tutto questo mentre a tenere banco, tra la lettura di un passo e l'altro, sara' la voce della giovanissima Sanam pronta ad evocare, con canti di origine iraniana, le atmosfere orientali raccontate dall'abile penna di Camilleri. Con un'avvertenza che, per gli estimatori del giallo, e' d'obbligo e rassicurante. Niente paura perche' i passi scelti ed interpretati dai te giovanissimi Camilleriani, serviranno tutt'al piu' a interessare ed incuriosire i potenziali lettori, senza che questo comporti il disvelamento della vera matrice dei delitti.
CHIARA DINO