IL TEMPO 06-05-1999

La Rai arruola "Il Commissario Montalbano"

Per adesso sono soltanto due puntate, di cui la prima andrà in onda questa sera su Rai due. Ne seguiranno altre due in autunno, poi "Il commissario Montalbano" diventerà una lunga serie, di otto appuntamenti complessivi. L'interprete principale Luca Zingaretti sarà legato contrattualmente a viale Mazzini, nel senso, dice Munafò, responsabile della fiction, che potrà interpretare "Il commissario Montalbano" soltanto per la Rai. Un modo elegante per evitare eventuali scippi da parte della concorrenza, come è accaduto con "Amico mio". Nell'episodio che vedremo questa sera, c'è anche Afef nel ruolo di una cameriera prostituta di origine tunisina che viene brutalmente ammazzata. La regia dei due episodi e di quelli successivi è di Alberto Sironi. Pare che inizialmente lo scrittore Camilleri, dai cui romanzi sono tratti gli episodi televisivi, avesse qualche perplessità sul protagonista, immediatamente sfumata, dopo aver visionato le puntate, al punto che adesso, nella stesura del suo quinto libro, si ispira chiaramente al Montalbano interpretato da Zingaretti. “Un personaggio italiano con tutte le contraddizioni dei siciliani” dice Zingaretti, “un commissario che ama i cartoni animati alla Tv, mangia nelle trattorie periferiche, legge molto e soprattutto ozia”. “Un uomo che mescola una ironica e disincantata interpretazione della realtà ad un rudimentale sentimentalismo che si estrinseca nell'affetto per la fidanzata Livia, interpretata da Katharina Bohm, già vista accanto a Massimo Dapporto in “Amico mio”, dice Munafò che, ancora una volta, mette le mani avanti: “non temiamo la concorrenza di Enrico Montesano ne “L'ispettore Giusti” che va in onda in contemporanea su Canale 5. Il nostro è un investimento sul futuro, ma sono certo che daremo a Mediaset filo da torcere”. Poi la polemica si fa più aspra: “la concorrenza ci strappa i personaggi e questo usura la fiction. Abbiamo notizia che Mediaset sta già studiando una serie analoga a Commesse, fiction con la quale noi siamo usciti dai ruoli standard”. L'intenzione di viale Mazzini, a cui non sfugge che nella fiction targata Rai comincia a scricchiolare più di un tassello, è di raccontare la realtà attraverso il giallo che diventerebbe così un genere accessibile anche al grande pubblcio. Non a caso ricordano che Camilleri è stato negli anni sessanta lo sceneggiatore della serie televisiva “Il commissario Maigret” che ebbe tanto successo nella interpretazione di Gino Cervi.

di Marida Caterini