Giornale di Sicilia
06-05-1999
E venne la sera di Montalbano in tv
'Poliziotto genuino come la Sicilia'
Su Raidue il commissario reso celebre dai fortunati romanzi
di Andrea
Camilleri esordisce come personaggio di una fiction. Lo
interpreta Luca
Zingaretti: 'M' affascinava, sono stato io stesso a
propormi al provino'
ROMA. (vt) 'Una fiction difficile, tanto quanto può esserlo
quella tratta da uno dei maggiori fenomeni letterari degli
ultimi anni'. Stefano Munafò, responsabile di
Raicinemafiction così definisce 'Il ladro di merendine' e
'La voce del violino', i due film tratti da altrettanti
best-seller dello scrittore siciliano Andrea Camilleri e
che hanno come protagonista il commissario Montalbano che
dà il titolo alla miniserie, un personaggio diventato un
vero e proprio caso letterario. Li vedremo in prima serata
su Raidue, questa sera e il prossimo giovedì, per la regia
di Alberto Sironi che, nel personaggio dell'indolente
commissario, ha diretto l'eclettico Luca Zingaretti: dietro
al suo Montalbano c'è l'arte vera della recitazione di un
bravissimo attore prima di tutto teatrale (scuola Ronconi)
ma che è più noto al pubblico come 'cattivo' de 'La piovra
8', 'Il branco' e 'Vite strozzate'. Ruoli sui quali
Zingaretti non ha nula da recriminare ('quando funzioni in
una parte, è quella che i produttori continueranno ad offrirti') ma che è venuto il momento di mettere da parte
per un po'. 'Ringrazio la Rai che mi ha dato l'occasione
per riscattarmi e farmi apprezzare anche come buono. Non
appena ho saputo che si sarebbe portato sullo schermo Montalbano, io, che sono un suo grande estimatore avendo
letto tutti i libri di Camilleri imperniati su questo
personaggio, ho chiesto subito un incontro con i produttori
Rai. Insomma, mi sono offerto per un provino, perché era
troppo ghiotta l'occasione di poter interpretare un ruolo
che molti attori vorrebbero ricoprire. Ho vinto la sfida ed
eccomi qua'.
La lavorazione dei due film ha richiesto dieci settimane di
riprese effettuate tra Ragusa, Custonaci e Mazara del
Vallo, per un costo complessivo di 4 miliardi e 800
milioni. Ma perché questo commissario piace tanto alla
gente, Zingaretti risponde che 'probabilmente dipende dal
fatto che ha un sapore antico. Montalbano richiama alle
buone cose di una volta, a certi sapori genuini, alle
atmosfere rilassate e solari che soltanto una terra come la
Sicilia ispira in chi la vive'. Quanto al regista Alberto
Sironi 'quando mi hanno proposto Montalbano - racconta -
non ho avuto dubbi e ho detto subito di sì. Mi piace l'uomo
testardo e onesto, mi piace chi, come lui, difende la sua
libertà fino al punto di rinunciare alla carriera. E poi
c'è la Sicilia, che da sempre fornisce gli scenari a storie
di passioni, di intrighi, di delitti. Ho cercato di evitare
la trappola della "sicilianità", restituendo a Vigàta,
città metaforica in cui si svolgono le vicende del
commissario, le sue origini di luogo mentale scaturito
dalla memoria visionaria del grande Camilleri'.
In autunno, infatti, cominceranno le riprese di altri due
romanzi di Camilleri che hanno come protagonista il
poliziotto siciliano, 'La forma dell'acqua' e 'Il cane di terracotta'.
Vincenzo Terranova