Giornale di Sicilia 06-05-1999

Guia Jelo: io, vedova catanese che parla una lingua trasversale

ROMA. (cr) C'è un'attrice catanese tra i protagonisti de 'Il ladro di merendine': è Guia Jelo, che interpreterà la vedova La Pecora. Ha appena ultimato le repliche al Piccolo di Catania de 'Le cicale mi hanno resa pazza' con la regia di Lamberto Puggelli, questa interprete, una delle migliori del teatro siciliano che ha avuto più di un riscontro nel cinema, specialmente ne 'Le buttane' di Aurelio Grimaldi e ne 'La piovra', in televisione. Del teatro ricorda soprattutto il suo debutto ne 'La Nedda' di Verga, i due spettacoli con Sepe, il pirandelliano 'Così è se vi pare' e l''Arturo Ui' di Brecht, il Rosso di San Secondo allestito da De Monticelli, lo spettacolo di Walter Manfrè 'I corpi incorrotti delle Beate' e lo 'Sguardo dal ponte' di Miller che interpretò accanto a Michele Placido e le valse il premio Randone. 'Oggi, però _ tiene a sottolineare _ preferisco il cinema al teatro, perché la scena mi fa soffrire e si ripete sera dopo sera. In cinema quello che fai, resta'. Anche in televisione con Montalbano? 'Nel Montalbano televisivo sono stata molto facilitata da Alberto Sironi, un regista che sa fare il suo mestiere, sa trattare psicologicamente i suoi attori. Io sono un'attrice che va rassicurata, anche assecondata, ma non lasciata a se stessa, devo sentire su di me la direzione registica, altrimenti rendo meno. È la stessa impressione che ho avuto con Giacomo Battiato per la Piovra 9'. Si è ispirata alla 'Piovra'? 'In questa mia Vedova La Pecora del "Montalbano" mi sono leggermente ispirata al personaggio della "Piovra", anche se il mio ruolo è quello di una vedova catanese come me, e al commissario che mi chiede se mio marito avesse dei nemici rispondo "completamente, no!". Un modo tutto catanese che sta per "niente affatto", mentre "completamente", in siciliano, significa "sì", senza alcun dubbio. Una battuta che trovo esilarante, anche se non so come verrà compresa in italiano'. Nonostante lei viva da anni a Roma, ha sempre la sua Catania e la Sicilia nel cuore. 'E come potrebbe essere diversamente? Sono pazza di Segesta, dei Templi di Agrigento, della Valle del Belice, che mi inquieta e mi attrae tantissimo. E c'è soprattutto il mio amore per la gente e il panorama dell'Etna'. 

Carlo Rosati