CAMILLERI: intervista al celebre scrittore siciliano 

Camilleri va in teatro 

Incontro alla vigilia del debutto della trasposizione de "Il birraio di Preston". E intanto sono in arrivo in tv le avventure del "suo" commissario Montalbano. "I miei romanzi e il cinema"

Roma (AGA) -I fan di Andrea Camilleri, numerosissimi (considerando l'impennata di vendite dei suoi romanzi, che dopo Francia e Germania, stanno per essere tradotti in tutto il mondo, Giappone compreso) non resteranno delusi: "Il birraio di Preston" il piu' amato di tutti (edito da Sellerio nel '95, arrivato alla sua 15esima ristampa, e su cui gia' sono state scritte 4 tesi di laurea), nella versione teatrale - che per regia di Giuseppe Dipasquale andra' in scena col Teatro Stabile di Catania il 9 aprile - non ha subito quasi nessun cambiamento. Stessi capitoli disposti asincronicamente, stesso numero di personaggi, stesso linguaggio. Con in piu' la presenza in scena dell'autore (interpretato da Miko Magistro), sorta di cantastorie per conservare al testo la sua essenza letteraria. Ed era questa la sfida del regista che ha ridotto per la scena e per la prima volta il libro insieme all'autore. "Pero' smentisco quel che dice Giuseppe - parte con l'ironia di sempre lo scrittore siciliano che durante lo spettacolo sara' presente in alcuni momenti con la sua voce -: lui sostiene che resistevo al progetto per timore di rovinare la mia opera. E io lo nego perche' sono convinto che il teatro non toglie, ma, semmai, aggiunge. Verga, ad ogni buon conto, diceva: quel che e' scritto e' scritto, e mi viene anche in mente un aneddoto legato all'autore de "Il postino suona sempre due volte" che nessuno in America aveva il coraggio di trasporre. Hanno osato in Europa, Visconti l'ha portato a Ferrara con "Ossessione". E solo nel '46 l'hanno fatto anche in Usa: un patinato film che Cain non ha visto. Pero'un amico gli e'piombato in casa allarmatissimo e gli ha detto: sapessi come hanno ridotto il tuo romanzo! Lui tranquillo ha preso il libro dalla sua biblioteca e ha commentato:mi sembra proprio in perfette condizioni". - Dunque lei e' tranquillo? "Direi commosso, dopo aver visto le prove: il teatro mi ha garantito la perfetta fedelta' all'elemento a cui piu'tengo: il linguaggio. E in certi punti mi ha persino chirito l'intensita' di cio' che avevo scritto. Sono ben altri i mezzi che rovinano!". - Era piu' preoccupato per il suo commisario Montalbano che vedremo in tv interpretato da Luca Zingaretti? "Solo all'inizio. Ma sono intervenuto nella scrittura. Temevo per la differenza d'eta', che invece funziona, come funziona la sceneggiatura di Francesco Bruni. Con la tv ho un contratto per 4 romanzi su Montalbano, anche se non li stanno realizzando in ordine cronologico". - Ha avuto altre proposte da parte del cinema? "Moltissime. E anche da grandi registi. E in questo caso l'incertezza c'e' stata per davvero da parte mia, ma anche da parte del cinema: e' molto alto il costo della verosimiglianza. Turi Vasile ci aveva provato anni fa con "La stagione della caccia", ma poi si sono arresi". - C'e' per caso un regista di cinema a cui affiderebbe volentieri le sue opere? "Non saprei. Posso dire soltanto che non le affiderei ad un regista che le sovraccolori". - A cosa pensa sia dovuto il suo successo eclatante? "Quando c'e' un grosso concorso di circostanze in negativo o positivo, da noi si dice che e' operadiddio. Pero' direi che io in parte lo devo al tam tam dei lettori. Passaparola, visto che Sellerio non ha fatto pubblicita' e io non ho vinto i piu' famosi premi letterari. Ma anche alle 3 o 4 mie presenze da Costanzo che diceva cosi' ai suoi telespettatori: compratevi "Il ladro di merendine". Se non vi piace vi risarciro'!". - E ora, dopo "La concessione del telefono", che prepara? "Uscira' il 12 maggio con Rizzoli "La mossa del cavallo", ho scritto "Arlecchino o della sinistra", 10 cartelle per Micromega; e Sellerio pubblichera' il quinto romanzo su Montalbano, pero' i racconti usciranno con Mondadori". - Mentre chi non sara' in Sicilia in questi giorni, potra' vedere questo "Birraio di Preston" - interpretato da numerosi attori, tra cui Giulio Brogi e Mariella Lo Giudice, con scene di Antonio Fiorentino, costumi di Gemma Spina, musiche di Luigi Ricci dirette da Carmen Failla - in tournee' per l'Italia il prossimo anno. 

Marina Pertile