Il Messaggero 23.08.1999

IL PRODUTTORE
Degli Esposti: «A tutta Sicilia
in attesa della Gialappa's»

ROMA — «Tutta colpa di Elvira Sellerio», gongola il produttore della fortunata serie Carlo Degli Esposti, che ha acquistato i diritti dei romanzi nel '95. E spiega: «Se non fosse stato per la fede che ha avuto in Camilleri, per la tenacia con la quale ha pubblicato i suoi racconti uno dietro l'altro, non mi sarei neppure accorto di uno dei maestri della nostra letteratura gialla». E' soprattutto la Sicilia dello scrittore che l'ha colpito «vera, vibrante, mai stereotipata».
Sempre in Sicilia, è stato girato in parte un altro progetto di Degli Esposti, Operazione Odessa, diretta da Claudio Fragasso, che arriverà su Canale 5 verso la fine di ottobre: «Si tratta di un poliziesco, una fiction d'azione farcita a puntino di colpi di scena». A Natale, invece, uscirà il film che ha realizzato per il grande schermo, prima prova cinematografica della Gialappa's Band, Tutti gli uomini del deficiente. Meglio il cinema o la televisione: «Meglio i lavori di qualità, che faranno tornare l'Italia grande come negli anni 50-60. Perchè una volta sola non basta».

 

Giornale di Sicilia 23.08.1999

Camilleri tra i VIP


Cultura italiana col contagocce nella prossima edizione di Who' who. La guida presente sui tavoli del jet-set internazionale prende atto del clamoroso successo dello scrittore siciliano Andrea Camilleri, l'autore rivelazione degli ultimi tre anni, i cui racconti polizieschi sono ormai costantemente presenti nella classifica dei bestseller. L'autore de La mossa del cavallo si e' conquistato una trentina di righe, in cui si parla anche della sua attivita' televisiva.

Sandrelli e Buzzanca: dopo 40 anni insieme per raccontare la Sicilia

Per portare sul grande schermo un pezzo di Sicilia autentica, ha chiamato Stefania Sandrelli e Lando Buzzanca che tornano insieme a quasi 40 anni da Sedotta e abbandonata: una sfida, un'altra, l'ennesima per Turi Vasile che ha da pochi giorni completato la sceneggiatura de La stagione della caccia di Andrea Camilleri. La regia e' stata affidata a Jose' Maria Sanche, le riprese partiranno in autunno.

"Ho sempre proposto film che altri non volevano fare - spiega Vasile, che sta lavorando al suo prossimo romanzo, Gion.

Eppure lei la sua Sicilia se l'e' sempre tenuta dentro. Anche in questo ultimo romanzo scritto per Sellerio, Il ponte sullo stretto ...
"Ho sentito il bisogno di distanziarmi dall'ultima pornografia che ha trovato dei protagonisti sia in queste giovani scrittrici sia in funzionari che credono, tingendosi i capelli, di tornare indietro nel tempo. Con ostinazione continuo ad aggrapparmi ai buoni sentimenti intrisi di angoscia, al tempo che si trascina inesorabile".

Una serie di racconti che continua a frugare nella memoria ...
"Diciamo pure che e' una vendetta contro il tempo, un ritornare indietro al quotidiano, alle piccole cose che restano dentro di noi: per me la Sicilia e' un pretesto disperato per ritrovare il fanciullino pascoliano che mi tengo dentro. Il titolo del romanzo e' ovviamente una metafora: io non voglio che la Sicilia rinunzi al suo status di isola, fedele nei secoli ad una particolare visione del mondo".

Torniamo agli scrittori di oggi: Camilleri ... "Lo ammiravo in tempi non sospetti, facendo imbestialire Consolo: i suoi tre romanzi, La stagione della caccia, Un filo di fumo e La strage dimenticata sono i caposaldi di un mondo fantastico.

Simonetta Trovato

 

Economist

"La mossa del cavallo" di Andrea Camilleri: I brani in italo-genovese all'inizio sembrano una lingua baltica, ma dopo un po' si riesce a capirli

 

Giornale di Sicilia 08.08.1999

Il Siae ad Andrea Camilleri: a lui l'Albero della Creativita'.


SEGESTA - In occasione della cerimonia di consegna del primo Premio Internazionale "Segesta", che si terra' stasera al Teatro Antico e organizzato dal Comune di Calatafimi, la Siae ha conferito allo scrittore siciliano Andrea Camilleri il "Premio speciale autori". Una statuetta raffigurante l'Albero della Creativita' circondato da simboli delle diverse arti, oggetto dei settori di attivita' della Siae. Con questo riconoscimento la Societa' italiana autori ed editori ha voluto premiare l'autore agrigentino "per il ruolo particolarmente significativo rivestito nell'annuale panorama artistico e letterario nazionale, in riferimento sia al grande consenso di pubblico che ha gratificato le sue opere, sia all'importante contributo da lui dato alla cultura italiana quale ideatore di un'originale genere letterario".

la Repubblica - Sabato, 7 agosto 1999 - pagina 30
Le novità in classifica
ALLE LETTURE IN SPIAGGIA SI ADDICONO I SUPERECONOMICI

Libri da spiaggia: la classifica dei libri più venduti è infatti all' insegna dei "supereconomici". Infatti ne troviamo ben quattro tra i primi dieci: L' uomo che sussurrava ai cavalli di Nicholas Evans in seconda posizione, Morte innaturale di Patricia Cornwell in ottava, Italiani con la valigia di Beppe Severgnini in nona e Un mese con Montalbano di Andrea Camilleri in decima. Al primo posto tuttavia rimane Via col vento in Vaticano de I Millenari, la denuncia di un gruppo di prelati sui vizi della casta clericale, che non solo resta in testa, ma distanzia tutti gli altri in modo marcato. Da segnalare anche il rientro di Marai con L' eredità di Eszter, in settima posizione, e la continua ascesa di Buio, della Maraini dopo la vittoria dello Strega. Nelle sottoclassifiche non si potrà non notare che la narrativa italiana, a parte Maraini e Baricco, non contempla che Camilleri e i suoi titoli. La classifica è stata effettuata dall' Istituto Cirm.

 

La Repubblica - Mercoledì, 4 agosto 1999 - pagina 31
OMICIDI E ALTRI DELITTI

Sugli scaffali delle librerie si affollano molti gialli. Ecco alcune indicazioni sulle ultime uscite. Il poeta (Michael Connelly, Piemme). Poliziotti si suicidano dopo ogni indagine. Un cronista di nera vuol vederci chiaro. La sirena rossa (Maurice G. Dantec, Hobby e Work). Un reduce dalla Bosnia, implicato nei servizi segreti, cerca di proteggere una bambina che tutti, a cominciare dalla madre, vogliono morta. Violetta (Pieke Biermann, Tropea). Berlino 1989. Una serie di cadaveri, soprattutto di donne, e un' ispettrice che indaga furiosamente. Quintetto di Buenos Aires (Manuel Vazquez Montalban, Feltrinelli). Torna Pepe Carvalho. E' alla ricerca d' un cugino desparecido. Grandi mangiate, qualche tango, botte e anche amori. La mossa del cavallo (Andrea Camilleri, Rizzoli). Un ispettore, Bovara, viene accusato dell' omicidio d' un prete. L' isola dell' Angelo Caduto. (Carlo Lucarelli, Einaudi). 1925: su un' isola dove sono esiliati alcuni politici, un commissario si ritrova tra i piedi un paio di strani delitti. Lo scheletro che balla (Jeffery Deaver, Sonzogno). Un killer s' aggira per New York. Un genio dell' investigazione, ormai totalmente paralizzato, cerca d' incastrarlo agendo dalla sua sedia a rotelle. Il ladro di vite (Michael Pye, Tropea). Un assassino seriale uccide e poi si appropria della identità delle vittime. Ma un giorno s' impossessa di una vita sbagliata. Nocturne (Ed McBain, Mondadori). Due delitti apparentemente inspiegabili: indagano i ragazzi dell' 87. Distretto. Chourmo ( Jean-Claude Izzo, e/o). Tra mafia e razzismo un ex poliziotto indaga nei bassifondi di Marsiglia sull' uccisione d' un suo cugino. Corpi da reato (James Ellroy, Bompiani). Racconti di sangue, morte e corruzione all' ombra del ricordo ossessivo della madre assassinata. La strada giallo sangue (Danila Comastri Montanari, Anabasis) duemila anni di delitti sulla via Emilia: dalla preistoria a oggi. Il guanto (Rex Stout, Sellerio). Un giallo del creatore di Nero Wolfe ma senza Nero Wolfe. Una rarità.

la Repubblica - Martedì, 3 agosto 1999 - pagina 34
di CARLO MARINCOVICH

LA ROSSA NEL 2000 CON I DUE ALLA PARI?

QUAL è il futuro di Schumacher? Se lo chiedono in molti, soprattutto sui giornali tedeschi. La scoperta di una Ferrari che vince senza di lui ha colpito favorevolmente la Germania. Nessuno sembra rimpiangerlo, neppure i giornali ex amici. E ci si comincia a chiedere se tornerà, quando tornerà e come tornerà. Sul quando, il tormentone è già in atto e durerà a lungo. Domenica in tv Schumi ha parlato di "ferite al piede" destro che non gli consentono per ora una piena riabilitazione della gamba e dei muscoli. Un piede che, tuttavia, e nonostante le dolorose ferite, calzava una scarpa accuratamente allacciata. Forse erano esigenze televisive come quella di mettere in mostra sul divano il cappellino dello sponsor perché anche da convalescente certi obblighi restano. Ieri si parlava di due mesi, oggi già di tre. Come mai tante incertezze per una frattura che altri piloti hanno brillantemente superato in meno tempo? Ma c' è, più inquietante, l' ipotesi del "se tornerà". Nel contratto di Schumi ci sarebbe una clausola in base alla quale sia lui sia la Ferrari possono recedere nel caso egli non si classifichi almeno terzo in questo mondiale. Il che appare molto probabile visto i punti già accumulati da Irvine e quelli di Hakkinen e di altri che stanno nel frattempo salendo in classifica. Ma anche una clausola difficilmente applicabile dal momento che la sosta del pilota è dovuta non a sua incapacità ma a cause di forza maggiore. E poi la Ferrari non sembra avere alcuna intenzione di disfarsi di Schumacher. "Non vedo l' ora che torni" ha detto Montezemolo. E ha ragione: è vero che Irvine ha vinto 3 gran premi, ma Schumi ne ha vinti 16, non è uno da buttar via. Sarà pure antipatico, avrà pure perduto tre mondiali, ma al volante è ancora un' altra cosa. Potrebbe però essere proprio Schumacher a volersene andare. Insomma a cambiare aria. Perché un conto è tornare in pista nelle ultime due gare e "dare una mano" a Irvine, un conto è restare in Ferrari (il suo contratto scade nel 2002) non più come n.1 assoluto e indiscutibile. Da padrone del vapore, quale è stato fino a oggi, diventerebbe quanto meno socio alla pari con un Irvine campione del mondo. Ed è difficile immaginare, se non in un romanzo di Camilleri, che un "padrone" si metta a recitare la parte del cameriere e viceversa. Il clima fra i due non era dei più sereni prima, figuriamoci dopo. E che potrebbe fare Schumacher ove mai decidesse di andarsene dalla Ferrari? Si parla sempre più insistentemente di un interesse della Ford per far correre Michael nella attuale scuderia Stewart che cambierà nome in Ford o Jaguar. Il presidente della Ford Jack Nasser nei giorni scorsi a Hockenheim ha detto chiaramente che la Ford investirà molto nella F.1. E ovviamente vorrà dei risultati. Schumacher, costi quel che costi, sarebbe il n.1 ideale. Ieri si è registrato anche l' intervento del manager di Schumacher: "La stampa italiana è irriconoscente, sembra che Schumacher in questi anni con la Ferrari non abbia fatto niente: l' ha portata in alto e ora leggiamo che se ne può fare a meno...". Ma proprio per questo a Maranello si fanno già piani sul futuro: come affrontare cioè il 2000 con Schumacher e Irvine campione del mondo. Alla pari per i primi otto gran premi, poi chi è in testa verrà aiutato dall' altro. Ipotesi affascinante anche se non è sempre facile gestire due galli in un pollaio.