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"Pirandélit" Un occhiolino al suo conterraneo autore di teatro, trenta crimini alla siciliana, di Andrea Camilleri articolo di Marc Semo, 9/3/2000

Andrea Camilleri Un mese con Montalbano tradotto dall'italiano da Serge Quadruppani Fleuve noir, 373 pp., 99 F.

Ritorna il Commissario Salvo Montalbano...il poliziotto siciliano inventato da Andrea Camilleri, che è diventato l'eroe letterario preferito degli italiani ha mantenuto il suo lucido umorismo, il suo gusto per il ben mangiare e la sua intelligenza disincantata che gli permette di sbrogliare il filo dei complessi intrighi siciliani. Dopo La Forma dell'acqua e il Cane di Terracotta, i due primi romanzi polizieschi della serie, arriva adesso una raccolta di trenta novelle, una per ogni giorno del mese, in cui la verve feroce e lapidaria di questo autore a metà strada tra Leonardo Sciascia e John Le Carré dà tutta la sua misura...I delitti di cui si deve occupare il poliziotto di Vigata, piccola cittadina dell'ovest della Sicilia, sono stati commessi da vecchi e da giovani, da donne e da uomini, da uomini importanti o da poveri disgraziati con lo stesso filo conduttore dell'investigatore privo di illusioni. Una raccolta che fà anche l'occhiolino a Pirandello che fu l'autore delle "Novelle per un anno". I racconti di Camilleri "stendono" una folle e divertente "comédie humaine" della Sicilia, oltre che dell'Italia d'oggi. Gli ammiratori dello scrittore siciliano stabilitosi da diversi anni a Roma, devono immergersi anche nelle sue cronache sulla Sicilia d'inizio secolo, capolavori d'umorismo assurdo, di cui l'apoteosi è incontestabimente "La Concessione del telefono".

traduzione di
Cristina a musicante