Il commissario Montalbano
i nuovi film


Luca Zingaretti

Camilleri e' stato il mio professore di regia televisiva, un maestro che quando raccontava, incantava. Con lui era un continuo riscoprire il mondo con occhi diversi, vederlo sotto una luce magica, unica. Poi non ci siamo piu' visti e sentiti pr molti anni fino a quando non ho vinto il provino per il Commissario Montalbano, personaggio che volevo fortemente interpretare per la sua complessita'. Da sempre sono amante dei romanzi del mio maestro. E cosi' in quella occasione l'ho cercato con il cuore in gola e il timore di non essere perfettamente all'altezza. Me la sto facendo sotto, ho detto, e dall'altro capo del telefono lui si e' fatto una bella risata.


Cosa rappresenta per Lei Salvo Montalbano?
Ho sempre amato questo personaggio della letteratura, molto ricco dal punto di vista psicologico, un vero banco di prova per un attore.

Come mai piace cosi' tanto al pubblico?
E' un personaggio inusuale, un po' all'antica. E' corretto, coerente, fedele alle sue idee e soprattutto ragiona con la sua testa. Non tradisce Livia per coerenza con i suoi ideali. E' uno che rinuncia alla carriera, ai soldi. E' anche testardo e bugiardo, un bugiardo che pero' intenerisce, fa sorridere.

Gli ultimi due film sono migliori dei precedenti?
L'impegno e' stato analogo, forse sono piu' belli perche' nascono da due romanzi piu' complessi, nei quali Salvo e' piu' profondo.

Le difficolta' incontrate.
Quelle legate al dialetto, che ho superato con due mesi di dizione, rispolverando quanto gia' appreso per La Piovra. E' venuto fuori un accento non pesante che ha funzionato, molti siciliani mi scambiano per uno di loro.

Che idea si e' fatto della Sicilia?
Mi affascina perche' li si percepisce l'antico carattere italico della gente.

Altri proggetti in cantiere?
Saro' il protagonista de Il segrweto del furti di S. Pietro e di Perlasca. Entrambi produzioni RAI. Nella prima sono un infiltrato malavitoso. Nella seconda lo Schindler italiano che salvo' molti ebrei in Ungheria.

Come nasce Zingaretti attore?
La nonna Iolanda racconta che da banbino, al mare, di sera mettevo in fila gli ospiti dell'albergo e mi esibivo. Da grande ho frequentato l'Accademia Silvio D'Amico a Roma e per una decina di anni mi sono dedicato solo al teatro, madre di tutte le arti. A un certo punto mi e' venuta la curiosita' di provare cinema e televisione. Da Vite strozzate in poi e' stato un continuo lavorare. Ne La Piovra 8 ero il cattivo, il padre di Tano Cariddi.

I suoi valori?
Stare in pace con la propria coscienza e' la cosa piu' importante.

I suoi pregi e difetti?
Sono sincero, onesto. I ldifetto e che mi arrabbio con facilita', dovrei imparare ad essere un po' piu' autoironico.

L'importanza dell'amore e della famiglia?
Senza amore si vive al freddo. La famiglia e' il microcosmo nel quale ricreare le regole se quelle della societa' non ti piacciono.

E' soddisfatto?
Si, dopo tanto navigar ho qualche riconoscimento. Pero' la mia felicita' dura al massimo 48 ore, perche' guardo sempre avanti.
Rai Fiction
Si, il 27% di share non e' poco per Raidue. E' tra le fiction piu' seguite. Il ladro di merendine ha ottenuto inoltre la nomination all'International Emmy, l'Oscar tv come miglior programma di fiction dell'anno. E' anche tra i prodotti piu' venduti all'estero, per questo la RAI ha deciso di realizzarne due l'anno fino al 2003.

Come si giustifica il successo tv dei gialli di Camilleri?
La RAI ha sempre prestato attenzione ai gialli e soprattutto ai fenomeni letterari. Il rapporto tra letteratura e fiction e' molto stretto. La storia brillante, scritta bene e il personaggio e' forte, e' una figura diversa, un grande uomo. I romanzi di Camilleri poi piacciono moltissimo al pubblico e hanno venduto ben tre milioni di copie. Montalbano e' una figura positiva, e' un uomo vero che vive in una Sicilia molto colorata e in cui sopravvivono relazioni di grande schiettezza. Le sue radici sono valori antichi come la sua terra. E' un personaggio di grande autenticita', che non ama i compromessi, non e' legato ai partiti, non cerca promozioni, non cerca contatti con la stampa per farsi pubblicita' ma solo se e' necessario per le sue indaggini. Insomma l'antiarrivista per eccellenza. Probabilmente piace per questo, oltre al codoce linguistico che ha un fascino particolare. In tutte le storie inoltre c'e' una forte carica di umanita', al centro le passioni degli uomini e il tentativo di capirle senza giudicarle.

Le due nuove storie sono migliori delle precedenti?
Si potrebbe dire di si', perche' La forma dell'acqua e Il cane di terracotta sono riconosciuti come due tra i romanzi piu' belli e articolati di Camilleri. Tutto e' iniziato in modo soft ma oggi siamo in grado di affrontare il fascino della complessita' di questi romanzi.

A quando i prossimi episodi?
E' prevista per il prossimo autunno la produzione di La gita a Tindari, l'ultimo romanzo di Camilleri e di Un tocco di artista uno dei racconti della raccolta Un mese con Montalbano

La politica di Rai Fiction.
Vogliamo unire all'offerta della lunga serialita' (piu' economica e commerciale) una qualita' da film. Montalbano rientra in questo discorso.


L' ingegner Luparello esponente politico di spicco, viene trovato morto nella sua auto in zona malfamata. E ancora, un anziano capomafia rivela alle forze dell'Ordine l'esistenza di un deposito di armi in una grotta fuori del paese, ma qui viene scoperta anche una camera dove sono stati sepolti, con uno strano rituale, due giovani.

Non si tratta di notizie di cronaca nera, ma dei due nuovi casi che si trovera' a dover risolvere Salvo Montalbano, amato Commissario che opera nella cittadina di Vigata e nella provincia di Montelusa descritto dal suo autore come un "uomo tarchiato, dagli occhi chiari, con un neo sul viso, baffi, sui quarantacinque anni, amante della buona cucina e delle donne. ma eterno fidanzato fedele alla sua Livia, donna del nord", che ormai per il pubblico televisivo ha le fattezze di Luca Zingaretti. Salvo torna, dal 2 maggio, su Raidue, in primaserata, con i due nuovi episodi La forma dell'acqua e Il cane di terracotta, tratti dai romanzi omonimi di Andrea Camilleri, editi dalla Sellerio Editore. A seguire saranno riproposti anche i due precedenti film, La voce del violino e Il ladri di merendine. Montalbano e' interpretato come sempre da Luca Zingaretti, e Livia, l'eterna fidanzata, dall'austriaca Katharina Bohm. Con uno share televisivo del 27% e circa sette milioni di telespettatori (sono dati molto forti per Raidue, cosi' come sottolineano i responsabili di Rai Fiction) Il Commissario Montalbano e' tra i serial tv piu' seguiti, e' uno dei prodotti italiani piu' venduti all'estero, ed e' un esempio di come la qualita' possa legarsi all'audience. Qualita' che ha portato, nel '99, Il ladro di merendine ad ottenere la nomination dell'International Emmy Awards (l'oscar televisivo). Ma a che cosa e' legato il successo di Montalbano, cosa ha conquistato lettori (non dimentichiamo i tre milioni di copie vendute) e telespettatori. Forse, il fatto di essere un uomo ironico, moderno e allo stesso tempo fedele a vecchi valori, codici antichi come la sua terra. Salvo e' un uomo di grande forza, schiettezza, umanita' e liberta' interiore, e' l'antiprotagonista per eccellenza, l'esatto contrario di un arrivista. E la sua provincia e' una provincia e' una provincia dove i veri protagonisti sono i sentimenti, dove la realta' siciliana (che si respira nei nei colori, sapori e paesaggi) si sprovincializza.


Katharina Bohm

L'eterna fidanzata di Salvo.



Livia

E' l'eterna fidanzata di Salvo, Livia. Attriceaustriaca ha lavorato per il cinema, il teatro e la televisione. Tra il '92 e il '93 la ritroviamo in Amico mio e in A rischio d'amore di Vittorio Nevano.

Livia e' una donna anticonformista ed in questo senso, per certi versi, mi somiglia ha affermato l'attrice che dichiara di amare molto il cinema italiano e i gialli in particolare, la Sicilia (che ritrova in tutta la sua magia nei libri di Camilleri), Katharina Bohm dichiara di sentirsi a tutti gli effetti italiana di adozione, infatti parla perfettamente l'italiano.
Alessia Merz

Michela Licalzi
giovane donna vittima di un omicidio
(La voce del violino)



Alessia Merz

Quali generi la appasionano?
I film romantici, le storie d'amore, quelli che mi commuovono al cinema.

Michela che tipo e'?
E' una donna ricca, ambiziosa, forse perfino antipatica. Ma nel corso del film il suo personaggio diventa positivo.

Si aspettava di interpretare un poliziesco?
Ci speravo! Ho sempre amato i gialli, sono felice che Alberto Sironi abbia trasformato il mio sogno in realta'.


il regista Alberto Sironi

S iamo finalmente arrivati alla seconda serie dedicata a Montalbano, come e' stato tornare sul luogo del delitto?
In effetti siamo tornati indietro perche' questi due nuovi film sono tratti dai primi due romanzi di Andrea Camilleri con Montalbano protagonista: La forma dell'acqua e Il cane di terracotta. E' diffcile trovare altri due libri cosi' belli, sono storie piu' serie e profonde di quelle tarttate ne Il ladro di merendine e ne La voce del violino.

Novita' rispetto alla prima serie?
Si', nel senso che, proprio per le ragioni dette, il Commissario e' un personaggio piu' maturo e definito. Il maggior spessore artistico dei due romanzi, da cui sono tratti i film, portera il protagonista ad affrontare storie piu' articolate, una di argomento politico, l'altra a sfondo filosofico.

Quindi il pubblico e' chiamato ad una prova di maggior impegno, non ha paura che questo possa pregiudicare l'esito della seconda serie?
No, perche' comunque il personaggio Montalbano e' entrato nel cuore dei telespettatori. La gente si e' affezionata a lui ma anche a Luca Zingaretti, che lo interpreta. E' un uomo intelligente, sottile, perbene e spinto da una grandissima forza morale; forse non e' assimilabile all'italiano medio, come il bonario Marascialo Rocca, ma il pubblico amera' comunque identificarsi in lui.

E' soddisfatto del lavoro svolto?
Si', non dobbiamo dimenticare la bravura di Luca, e' un attore staordinario che in questi due ultimi due film ha dato ulteriore prova di se'.


Afef

Karima




Afef

Come si e' trovata a lavorare nella fiction-tv?
Benissimo perche' adoro la tv. Ha i tempi veloci di lavorazione che mi sono congeniali, l'immediatezza che e' propria delle sfilate di moda. Avrei difficolta' a lavorare per il cinema perche' ha ritmi piu' lunghi.

Come giudica il personaggio di Karima?
E' una ragazza tenera e indifesa, ma nonostante tutto capace di protezione materna e di dare sicurezza a chi le sta intorno.

Sono caratteristiche che le appartengono?
Mi piacerebbe assomigliarle in certe cose. E' una figura senza difetti, pero' purtroppo e' anche una vittima.

Come si e' trovata con gli attori del cast?
Ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa. Mi ha incantato la staordinaria professionalita' di Luca Zingaretti.
Carlo Degli Esposti

Carlo Degli Esposti


Il produttore

Perche' ha deciso di acquistare i diritti per la riproduzione televisiva delle opere di Camilleri?
Ho dato retta all'editore Sellerio che mi ha consigliato di leggerli con attenzione. Subito mi sono reso conto di essere di fronte a romanzi cinematografici. Poi ho scoperto che Camilleri era un bravissimo sceneggiatore.

Come mai funzionano queste storie?
Sono gialli popolari con grandi toni di commedia all'interno e il personaggio e' ben descritto, la descrizione e' completa, equilibrata.

Che difficolta' avete incontrato?
Nessuna abbiamo dovuto comprimere in 100 minuti le storie, ma il lavoro e' stato fatto da buoni sceneggiatori con il supporto dell'autore. Gli episodi sono stati girati in Sicilia con attori siciliani, anche in questo caso non si e' puntato sulla notorieta' ma sulla qualita'. Il prodotto (a medio costo) e' molto curato. Forse questa volta l'attenzione e' stata maggiore.

Sono stati girati interamente in Sicilia?

Era necessario ricreare lo spirito siciliano, essere fedeli al soggetto.


Sviluppo Area Editoriale
Testi: Maria Grazia Di Mario & Mario De Felicis