La Libre Belgique 12.07.2000
Supplemento settimanale "La Libre Culture"


Camilleri, fine cavaliere di Sicilia

Il giovane ispettore genovese Giovanni Bovara sbarca nell'«isola degli Dei» per indagare sui mulini a vento
La traduzione di un nuovo romanzo d'Andrea Camilleri non può che rallegrare i suoi fans che, da "Chien de faïence" o "L'opéra de Vigàta", si contano da noi sempre più numerosi. Record assoluto di vendite in Italia questi ultimi anni, questo sceneggiatore, regista di teatro, originario di Sicilia, è riuscito ad imporre uno stile di romanzo polizziesco pieno di charme e d'intelligenza, ancorato nella storia vera dell'«isola degli Dei»: si tratta, per lo più, di piccoli fatti presi nelle cronache locali della fine dell'ottocento, mentre l'unificazione italiana metteva risolutamente in pericolo l'identità siciliana. Il tutto espresso in una lingua sorprendente, eterogenea dove si mescolano dialetti squisiti e lingua colta ...
"Le Coup du Cavalier" propone un intrigo fine e molto siciliano (è quasi un pleonasmo!) basandosi sulla logica del gioco degli scacchi dove questa famosa "mossa" (1) si rivela, per gli iniziati, una tattica molto efficace.
Tutto si svolge, come di solito, a Vigàta - il paese immaginario di Andrea Camilleri- nel settembre del 1887. L'inchiesta porta sui mulini a grano. Il giovane ispettore, Giovanni Bovara, nato in Sicilia, ma cresciuto a Genova, sbarca nell'isola non senza apprensione : i suoi due predecessori sono stati assassinati i e non capisce veramente più niente alla parlata locale. Questo nuovo "Revizor " dovrà usare, per il nostro più grande piacere, abilità, sagacità e audacia per snodare i fili d'un intrigo che sarebbe inconveniente svelare troppo presto.
Sappiate tuttavia che l'ultimo capitolo propone un "Catalogo dei sogni " tanto letterario quanto leggiadro. Ma, prima, imbatterete nella corruzione, le macchinazioni, gli omicidi oppure gli amori, gli intrighi, le passioni… Tutti gli ingredienti necessari e sufficienti affinchè l'effetto Camilleri colpisca di nuovo con un colpo da maestro particolarmente rilevato. Un modo di dare ragione a Goethe che affermava che per conoscere il mondo, bisognava conoscere la Sicilia.


(1) La definizione di Karpov della "mossa " è d'altronde proposta all'inizio al lettore (in modo, senz'altro, di dirigerlo verso la metafora) : "Il cavallo è l'unico pezzo del gioco che può scavalcare gli altri. Si muove in un modo davvero speciale, disegnando una 'L' : prima di due caselle in orizzontale o in verticale, come una torre, e poi di una casella a destra o sinistra. Un particolare da non dimenticare: un cavallo che muove da una casella nera arriva sempre in una casella bianca. Al contrario, in cavallo che muove da una casella bianca arriva sempre in una casella nera. Il cavallo può scavalcare qualunque pezzo.
Marie-France Renard