Il Corriere della Sera 19.10.2000

BUCHMESSE Aperta al pubblico la tradizionale Fiera del libro tedesca. Ieri la visita dell’autrice di «Va’ dove ti porta il cuore», oggi quella del giallista

Camilleri e Tamaro, sono italiane le star di Francoforte

Sellerio annuncia un cd rom su Montalbano, la scrittrice circondata da 38 editori stranieri

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI
FRANCOFORTE - Interamente vestita d'arancione, i capelli che non vogliono rispondere al pettine, Susanna Tamaro entra in Fiera alle 9 e 40 scortata dallo staff Rizzoli. L’attende una giornata intensa, un’agenda fitta di appuntamenti con i suoi 38 editori stranieri. Gli stessi cui la sera prima ha offerto un aperitivo «esclusivo» all’hotel Hessischer Hof. Vigile, cortese ma taciturna, del suo nuovo romanzo, Rispondimi
, in uscita da Rizzoli a gennaio, non dice una parola. Dopo un breve giro fra gli stand, accompagnato da squilli del cellulare, l’unica a entusiasmarla è la sua agente, che le strappa parole di approvazione quando le mostra le prove di stampa di Papirofobia . E' un libro che lei ha scritto per i bambini e che Mondadori pubblicherà a fine mese. Non si tratta di una novità, ma quel testo, uscito dieci anni fa da Mursia, era ormai irreperibile e dimenticato. Mentre guarda la nuova copertina con aria soddisfatta, Susanna Tamaro si prepara a presentarlo, nel pomeriggio, agli editori stranieri che già hanno acquistato a scatola chiusa il nuovo romanzo. Ma prima c’è l’incontro con Giovanna Melandri: una stretta di mano, una battuta e via. Tanto si vedranno più tardi a pranzo allo Hessischer Hof.
La ministra della Cultura è venuta a presentare le novità del governo sull’editoria, compreso il disegno di legge sul libro che, pur approvato proprio ieri in via preliminare dal Consiglio dei ministri, rischia di affondare fra le liti di fine legislatura. Prima della conferenza stampa, Melandri fa un giro fra gli stand italiani. Si entusiasma per gli e.book, guarda soprattutto i libri per bambini, chiacchiera con Inge Feltrinelli, si ferma a salutare gli editori amici: Fazi, Laterza, Donzelli, si porta via le poesie di Antonella Anedda. Poi passa allo stand Sellerio dove bacia Antonio, figlio della fondatrice, Elvira, membro di una famiglia artefice di un piccolo miracolo italiano. Basti pensare che Der Spiegel per la Buchmesse elenca sette «gialli caldi»: uno svizzero, uno inglese, uno svedese, due americani e due italiani. Entrambi Sellerio. Gli autori sono Santo Piazzese e, naturalmente, Andrea Camilleri. Che oggi e domani sarà la star della Fiera. Gli appuntamenti pubblici con lui sono organizzati dagli editori tedeschi Wagembach e Lübbe; poi, domani sera, parteciperà a un dibattito radiofonico.
Nel frattempo Antonio Sellerio presenterà una novità assoluta per la sua casa editrice: un cd rom interattivo che in tre ore e mezzo racconta in nuovo modo il Cane di terracotta . Nel cartone animato - disegnato da Luigi Ricca e sviluppato dalla società palermitana Immedia - il commissario Montalbano parla con accento siculo, mentre al lettore-giocatore spetta il compito di comportarsi da Montalbano.
Antonio Sellerio non nasconde la soddisfazione: «Senza Camilleri, che ha moltiplicato il nostro giro d’affari di sei-sette volte, non avremmo mai potuto lanciarci in un simile progetto». Ma, tiene a precisare, la casa editrice non è cambiata: «Continuiamo a cercare e promuovere nuovi autori italiani, non intendiamo competere nella caccia ai diritti con i grandi editori, restiamo un’azienda familiare, pubblichiamo lo stesso numero di titoli l’anno: un centinaio. Con la differenza che, escludendo i libri di Camilleri, che da solo fa il 60 per cento del nostro fatturato, i nostri titoli vendono il triplo di quattro anni fa».
Lo scrittore siciliano, insomma, ha fatto da traino. Anche per il mercato internazionale: i libri di Camilleri, tradotti in 15 Paesi, conducono gli agenti stranieri nel lontano padiglione italiano per vedere gli altri autori di quel «piccolo» editore che ha scoperto Montalbano. Sono cambiati anche i rapporti di forza: «Per esempio, fra gli editori americani, normalmente tanto inseguiti, siamo stati noi a scegliere Penguin». Così conclude Sellerio, annunciando, quasi di passata, l'uscita all’inizio del 2001 del tanto atteso Re di Tindari , il romanzo storico cui Camilleri ha lavorato per quattro anni.