Espresso 18.12.2000
Mi ha pizzicato un Merlo dispettoso
Lo scrittore pubblica un suo libro da Rizzoli. Il quotidiano del
gruppo lo maltratta. E la casa editrice protesta. Storia di una
guerra sotterranea
Sono le 9 e 30 del mattino dell'11 dicembre quando il
direttore generale della Rcs libri Gianni Vallardi alza il
telefono, dalla sede di via Mecenate a Milano, e chiama
Ferruccio De Bortoli, direttore del "Corriere della sera".
Motivo: protestare per l'articolo in prima pagina di Francesco
Merlo intitolato "Camilleri, che noia". L'articolo di Merlo non
è la stroncatura di un libro di Camilleri, ma di Camilleri nella
sua interezza, e nella sua sicilianità. Il caso vuole però che sia
uscito da pochissimi giorni presso Rizzoli un libro di Camilleri
intitolato "Biografia del figlio cambiato", una sorta di vita
romanzata di Luigi Pirandello. E non è tutto, perché ai primi
di novembre è uscito presso l'editore concorrente, Mondadori, il romanzo "La scomparsa di
Patò", già ai vertici
delle classifiche dei libri più venduti.
Prima di telefonare a Ferruccio De Bortoli, Gianni Vallardi ha
parlato a lungo con Rosaria Carpinelli, direttore editoriale
della Rcs libri. L'articolo di Merlo ha fatto perdere la
pazienza a tutto il vertice libri della Rizzoli. Anche se i
rapporti tra il quotidiano della Rizzoli e la casa editrice sono
spesso stati difficili. A volte il "Corriere" è molto autonomo, e
a dir poco tiepido, con gli autori della casa editrice.
Ma questa volta c'è stato il botto. E dopo la telefonata di
protesta nella sede di via Mecenate sia Gianni Vallardi che
Rosaria Carpinelli si trincerano dietro un no comment
ufficiale. Eppure la vicenda è molto curiosa. Intanto Camilleri
è un autore diverso da tutti gli altri: perché i suoi libri escono
da almeno tre diversi editori: Sellerio, che l'ha scoperto,
Mondadori e Rizzoli. Non è mai accaduto con nessun autore
di best seller.
Il motivo? Troppi contratti quando nel passato era
sconosciuto ai più. Diventato famoso, quei pezzi di carta che
per uno scrittore qualunque valgono quel che valgono con lui
diventano assegni circolari. Così se a Mondadori arriva un
romanzo, alla Rizzoli si dà il saggio romanzato. Di questa
biografia di Pirandello si sono stampate 125 mila copie. Lo
stesso vale per il libro mondadoriano, creando il caso di un
autore presente con 200 mila copie di due titoli diversi in
libreria nello stesso momento. Eppure era cominciato tutto in
sordina, quando Andrea Cane, editor della Mondadori, fece
un contratto a un autore della Sellerio alla fine del '96 con un
anticipo di 60 milioni.
Qualcuno ricorda che già lo stesso Merlo sul settimanale del Corsera, "Sette" e Pietrangelo Buttafuoco su "Il Foglio"
avevano criticato l'eccessiva produzione di Camilleri. Con
intervento di difesa finale del direttore de "La Stampa", il
palermitano Marcello Sorgi. Ora invece la guerra sembra
riprendere. Sempre tra siciliani.
Roberto Cotroneo