Repubblica 31.12.2000
Andrea Camilleri, Favole del tramonto, Edizioni dell’Altana, 45 mila lire.

Abbarbicato alle vette delle classifiche dei libri venduti, Andrea Camilleri da un po’ di tempo in qua non ci ha più abbandonato, sfornando libri che si sono rivelati quasi subito dei bestsellers. Ma adesso lo scrittore di Porto Empedocle indossa gli abiti del favolista, dando alle stampe il volume "Favole del tramonto". Accompagnate dalle piacevoli illustrazioni di Angelo Canevari, le favole di Camilleri, pubblicate in anteprima su MicroMega, sono brevi, spesso fulminanti, a volte molto dense, e tutte prendono spunto dalla condizione umana, che ha come culla il terzo millennio. Una sorta di Esopo aggiornato, ma senza quella leggerezza dello stile e delle idee che ci fa leggere ancora l’autore greco.



la Repubblica - Venerdì, 29 dicembre 2000 - pagina 46
SOTTO L'ALBERO DI NATALE I SOLITI NOTI

Il mercato dei bestseller è tra i più prevedibili. Anche sotto le feste di Natale, tradizionalmente favorevoli agli acquisti in libreria, i lettori si sono orientati verso titoli suggellati dal successo. Un'occhiata alla classifica di questa settimana: non una firma delle dieci più vendute è estranea allo star system. A cominciare da Umberto Eco, che guida saldamente i primi dieci con il suo ultimo Baudolino, per chiudere con Giorgio Forattini, nuova entrata tra i top ten con il suo consueto libro annuale - Foratt Pride - che raccoglie i suoi disegni in forma di calendario. Tra gli italiani, i più letti sono Bruno Vespa ed Enzo Biagi, oltre l'inossidabile Camilleri, che sale in vetta con ben due titoli, La scomparsa di Patò e Biografia del figlio cambiato (la vita di Luigi Pirandello raccontata dal personalissimo punto di vista dell'autore). Tra gli stranieri vanno forte Coelho, Follett, Pilcher e l'imbattibile Rowling, quest'ultima forse aiutata da "allarmanti" notizie secondo cui avrebbe deciso di uccidere il remunerativo Harry Potter. Ricordiamo che la classifica dei libri è stata realizzata dall'Istituto Cirm, esplorando sessanta librerie a rotazione, tra cui alcune del Gruppo Librerie Informatizzate Libris. La settimana di rilevazione va dal 20 al 26 dicembre.

la Repubblica - Domenica, 24 dicembre 2000 - pagina 25
di VERA SCHIAVAZZI

Puntate sulle candele, profumate o colorate
GUIDA AL REGALO ULTIM' ORA PER L' AMICO DIMENTICATO

Siete arrivati alla mattina della vigilia e manca ancora qualche pacchetto? Ecco i consigli contro ogni imbarazzo Thriller, un disco dei Beatles, una candela profumata, un bel barattolo di marmellata: comprateli, serviranno di certo anche nei giorni prossimi Soluzioni d' emergenza per i bambini che circolano intorno a voi: un barattolo di Nutella, barrette Kinder a profusione ben confezionate

ROMA - I perfezionisti si preparano fin dal mese di ottobre: cinque pacchettini in ufficio, almeno dieci a casa, "pensieri" senza grande valore ma accuratamente impacchettati, pronti a far credere che abbiamo pensato anche alla ragazza del bar, alla signora del piano di sotto, alla zia che non vediamo mai e al piccolo Tommaso, il figlio di amici di amici... Ma i perfezionisti sono una piccola minoranza. La maggior parte di noi si rende conto solo a poche ore di distanza dal pranzo di Natale di aver dimenticato almeno uno, e qualche volta due o tre regali, una dimenticanza che rischia di rendere imbarazzante la distribuzione collettiva. Ecco una piccola guida al regalo last minute, quello che va bene per tutti, quello che si può tenere di riserva o comprare ovunque, perfino la sera del 24 dicembre. In ufficio. Capita, è capitato, capiterà. Per il collega o la collega che piombano nell' ultima ora dell' ultimo giorno davanti alla vostra scrivania esclamando "ho una cosina per te!", tenete pronti: una o più candele (sono il passepartout della stagione, le vendono supermercati, tabaccai, profumerie) modello basic, bianche o in cera naturale, evitando pupazzetti e Babbi Natale; uno o più libriccini (è bellissimo e generalmente apprezzato "Un giorno, una parola", raccolta di versetti biblici dell' editrice evangelica Claudiana, ma se vi pare troppo impegnativo vanno bene anche i piccoli volumi editi da Sellerio, dai classici come quelli di Luisa Adorno, per le signore, ai mini-Camilleri per donne e uomini); una o più confezioni natalizie ma di dimensioni ridotte di Baci Perugina (alla fine, è il cioccolatino che tutti preferiscono, è commerciale ma anche affettuoso e si può conservare sulla scrivania per i momenti no durante il lavoro...). In casa vostra. La vicina alla quale avete ritirato una raccomandata, la signora anziana che un giorno vi ha chiesto di comprarle il pane, la famiglia del piano di sopra che teme di avervi disturbato con i suoi rumori: per loro sarà perfetta una piccola confezione (che non richiede pacchetti né fiocchi) di cose alimentari, meglio se legate a qualche produzione del luogo dove andate in vacanza o dove vive la vostra famiglia. Nell' ordine: una bottiglia di amaro (dipende dalle latitudini, vanno bene il diffusissimo Lucano o il più raro Génépy), un barattolo di marmellata (perfetti i frutti di bosco misti, le arance amare e tutto ciò che è insolito, dall' anguria al mango), una scatola di dolcetti (i classici "Baci di...", ma anche dei buoni biscotti, ciò che conta è che la scatola sia graziosa, magari di latta o di legno, come quelle delle Madeleine). Al pranzo di famiglia. All' ultimo momento, la mamma ha deciso di invitare anche lo zio Antonio e sua moglie, oppure una coppia di amici rimasta sola. Agli uomini potrete offrire un libro: thriller, legal thriller e avventura sono in genere apprezzati da tutti, e non a caso le librerie (e perfino le edicole) traboccano dell' ultimo titolo di Connely, di Ken Follett e di Tom Clancy. Un buon regalo per una coppia tra i 35 e i 55 anni può essere la riedizione dei successi dei Beatles, ma anche "Esco di rado" di Celentano, o una delle molte compilation etniche ("The most beautiful Latin sounds", e così via). Bene anche un pensiero profumato, purché non eccessivamente personale (la regola secondo la quale non si regalano prodotti per il bagno se non alle ragazzine o alle amiche intime è sempre valida): pot pourri per la casa, una piccola essenza da mettere sulle lampade per profumare l' ambiente (tutto da Body Shop, Plaisir e altre catene, ma anche sui banchetti per strada). No, invece, a Stelle di Natale e piante simili. Sono difficili da far vivere dopo le feste, e gli esemplari rimasti in vendita il 24 dicembre in genere non sono i migliori. Bambini e ragazzi. I Pokémon sono apprezzati dai 3 ai 13 anni: non solo le carte, ma anche i pupazzetti dotati di ruote per farli correre sul pavimento. Un homevideo risolverà due problemi in uno: farà contenti i destinatari e fornirà a tutti gli invitati una baby sitter virtuale per intrattenere i piccoli durante il lungo dopopranzo. Appena usciti: Fantasia 2000, Kirikù e la strega Karabà, Buon viaggio Snoopy. Soluzione d' emergenza: un barattolo di Nutella, nell' apposita veste natalizia, o il salvadanaio riempito di barrette Kinder.


la Repubblica - Venerdì, 22 dicembre 2000 - pagina 56
IN VETTA ECO, ENTRA IL CAMILLERI SU PIRANDELLO

Per quattro settimane consecutive, è Umberto Eco con "Baudolino" a dominare, incontrastato, la classifica dei dieci libri più venduti. L'unica nuova entrata si segnala al nono posto: si tratta della "Biografia del figlio cambiato" firmata da Andrea Camilleri, un libro singolare del fortunato autore siciliano che racconta la vita del conterraneo Luigi Pirandello. Un'esistenza quella del celebre uomo di teatro marchiata indelebilmente dal rapporto difficile, conflittuale, negato e solo alla fine ritrovato, con il padre Stefano. In salita Ken Follett (secondo) con il suo "Codice a zero", e poi "L'Italia del millennio" di Indro Montanelli e Mario Cervi (sesto) e ancora Joanne K. Rowling con "Harry Potter e la pietra filosofale" (al settimo posto della classifica). Stabili invece "Il Diavolo e la Signorina Prym" di Paulo Coelho, "Scontro finale" di Bruno Vespa, "Solstizio d'inverno" di Rosamunde Pilcher e "Giro del mondo" di Enzo Biagi. Perde invece una posizione "La scomparsa di Patò", titolo meno insolito di Andrea Camilleri, comunque in terza posizione . Ricordiamo che la classifica è stata effettuata dall' Istituto Cirm esplorando sessanta librerie a rotazione, tra cui alcune del Gruppo librerie informatizzate Libris. La settimana di rilevazione va dal 13 al 19 dicembre.

Musica! (supll. di Repubblica) 21.12.2000
Noir - Le ragazze misteriose di Quadruppani

Rapina al supermercato, una ragazza viene presa in ostaggio da una coppia di balordi, la polizia la libera uccidendo i malviventi, ma -colpo di scena- la donna scappa con il bottino e lascia tutti con un palmo di naso. L'accanita e sorprendente caccia alla misteriosa fuggiasca e` raccontata in "L'assassina di Belleville", primo libro dello scrittore francese Serge Quadruppani ad essere tradotto in italiano (Gialli Mondadori, in edicola fino al 7 gennaio a 6.900 lire). Quadruppani, oltre a scrivere gialli, e` saggista politico e traduttore, in particolare di Andrea Camilleri al quale si deve la prefazione di un libro pieno di colpi di scena e immerso in un'atmosfera noir che ricorda molto il cinema francese. Ma soprattutto e` l'autore di un racconto in cui si ritrova la vena grottesca e umoristica di Daniel Pennac e la ricchezza multirazziale del quartiere di Belleville, teatro della storia, sulla quale aleggiano risvolti "politici" inattesi: la deviazione dei servizi segreti, la lotta fra apparati istituzionali, addirittura l'apparizione di una specie di "Gladio" alla francese. Tutti all'inseguimento di tre ragazze che nascondono, ciascuna a proprio modo, una vita segreta e incoffessabile. Aldo Lastella.



la Repubblica - Mercoledì, 20 dicembre 2000 - pagina 56
Andrea Camilleri
"SONO STANCO DI MONTALBANO"

FIRENZE Andrea Camilleri è stanco del commissario Salvo Montalbano e vorrebbe liberarsene. Lo afferma lo stesso scrittore nell' intervista a Giovanna Capecchi per la monografia Andrea Camilleri, la prima in assoluto sul narratore siciliano pubblicata dalla casa editrice fiorentina Cadmo e presentata ieri. «Il romanzo liberatorio di Montalbano non è ancora arrivato», afferma Camilleri, «ma arriverà. Spesso i miei lettori mi rivolgono la domanda su quanto durerà ancora Montalbano. Ma la domanda dovrebbe essere invertita su quanto durerà l' autore».


la Repubblica - Domenica, 10 dicembre 2000 - pagina 28
Tacciono le armi, ma Cosa Nostra si rafforza. Dopo l' arresto di Riina, cresce il peso delle "famiglie" palermitane
INTERNET E UNA LAUREA PER I BOSS IN CARCERE

PALERMO (a.bol.) - I primi chef e i primi maitre d' hotel usciranno direttamente dalle celle tra un paio di anni. Saranno una cinquantina, quasi tutti palermitani e quasi tutti di buona "famiglia". Già frequentano con profitto tre classi dell' istituto alberghiero di Palermo, sezione distaccata della casa circondariale di Pagliarelli. Studiano come matti, non saltano un esame, sono studenti modello. E' la mafia che cambia anche dietro le sbarre, al boss non basta più saper leggere e scrivere. Vogliono diventare dottori, architetti o maestri, vogliono anche diventare geometri, ingegneri, periti informatici e - chissà perché - perfino direttori d' albergo. Qualche volta prendono solo il diploma, sempre più spesso si laureano. E a pieni voti. Sono i dannati del 416 bis, i detenuti mafiosi che all' improvviso e in massa hanno scoperto libri e cultura. A molti di loro piacerebbe navigare anche "liberamente" in rete, cosìcché nelle carceri di Palermo stanno già per arrivare i primi computer ad uso esclusivo dell' onorata società. Il mafioso del nuovo millennio non è il pecoraio di trenta o quaranta anni fa, non è più il contadino che veniva dalle campagne con "i peri incritati", le scarpe sporche di fango e la coppola in testa. Veste come gli altri, conosce come gli altri. E come gli altri "viaggia" su Internet. I penitenziari che li ospitano si attrezzano, vengono incontro alle nuove esigenze di questi "allievi" molto speciali che sono i sicari e i capi delle cosche di Cosa Nostra. Dal carcere di Pagliarelli ad esempio è già partita una domanda alla segreteria dell' Ateneo di Palermo per aprire uno "sportello universitario", in tantissimi lì dentro vogliono iscriversi in qualche facoltà. Racconta la direttrice Rita Barbera: "Il livello d' istruzione dei detenuti negli ultimi anni è sensibilmente aumentato, la richiesta di avere uno sportello in carcere è proprio per agevolarli visto la loro impossibilità di muoversi". E' la "rivoluzione culturale" di Cosa Nostra, un sommovimento dal basso e dall' alto che coinvolge rappresentanti dell' aristocrazia mafiosa e uomini d' onore senza pedigree. Sono tutti assetati di "sapere", nessuno vuole essere più preso in giro per l' italiano stentato, nessuno vuole finire più sul giornale come una volta accadde al loro capo Bernardo Provenzano per certe lettere. Una figuraccia. I carabinieri sequestrarono all' ultimo dei Corleonesi una ventina di bigliettini, sembravano scritti con una mano da uno dei personaggi di Camilleri e con l' altra da Johnny Stecchino. C' erano frasi come questa: "Bacetti ai bampini che ora saranno fatti granticelli". O quest' altra: "Prego Dio che delle cose che anno in pendenza con Caltanissetta, i catanesi no né parlano con l' agrigentini". E alla fine il solito saluto con la solita raccomandazione: "Non fatimi fari brutti figuri". Sarà forse ancora il boss dei boss lo "zio" Bernardo ma sicuramente non è più l' esempio da imitare per la nuova generazione di quei "bravi ragazzi". Studiano sui libri ma chiedono il computer. Racconta ancora la direttrice di Pagliarelli Rita Barbera: "Tra non molto li avremo anche nel nostro carcere, il problema vero sarà quello di adottare misure di sicurezza e di sorveglianza adeguate per quei detenuti sottoposti a uno speciale regime carcerario". Di certo non potranno chattare e scambiarsi e-mail, tutto il resto però sarà possibile anche per loro. E così, tra non molto, avremo anche i capimandamento su Internet. E' proprio il segno dei tempi. Osserva Antonio Ingroia, uno dei magistrati del pool antimafia: "Come si diceva una volta, sapere è potere: loro cercano di tenersi aggiornati, di non restare indietro". Aggiunge il procuratore aggiunto Guido Lo Forte: "C' è un forte processo di omologazione con tutti gli altri, anche loro non vogliono sentirsi esclusi, come sempre si adeguano, si mimetizzano, i mafiosi sono molto pragmatici". Studiano per non sentirsi vinti, imparano per non sentirsi fuori dal mondo. E nelle loro menti c' è sempre un' idea di futuro, bello o brutto che sia. Ma in questo, non c' è niente di nuovo sotto il cielo di Cosa Nostra. Quando si parla di carcere, il tempo per gli uomini d' onore non passa mai. Anche per i boss ergastolani "la galera è sempre provvisoria", loro hanno e avranno sempre la convinzione che le condanne subite non saranno mai definitive. E' una certezza che accompagna i mafiosi per tutta la vita. Sperano sempre in una legge che cambi, in una revisione del processo, in una sentenza di condanna che in qualche modo o da qualche parte venga "aggiustata" dagli amici degli amici.


La Repubblica 09.12.2000
Camilleri, "la testa gli fa dire" di dialogare con Sorgi a Villa Zito l'incontro
La testa «gli fa dire» che alle 17,30 si potrà concedersi all'abbraccio dei suoi lettori, a Villa Zito, in via Libertà 52, per riprendere dal vivo il suo dialogo con Marcello Sorgi. Andrea Camilleri, superstar di fine autunno nelle librerie, dove è presente con il nuovo romanzo "La scomparsa di Patò" e con la biografia di Pirandello, oggi parteciperà all'incontro dedicato al libro "La testa ci fa dire", edito da Sellerio. Oltre a Sorgi e Camilleri saranno presenti Pietro Calabrese e Salvatore Silvano Nigro. L'ingresso è libero. "La testa ci fa dire" (159 pagine, lire 15 mila) è un lungo dialogo che affronta temi come la «sicilitudine», la politica, la nascita di un personaggio come Montalbano, il ruolo delle donne nella società. Un'intervista nella quale lo scrittore parla anche della sua infanzia, della gioventù e degli insuccessi degli esordi. Tra i vari argomenti, anche un ricordo di Camilleri di Leonardo Sciascia, dedicato alle sua pause, a quei silenzi che nascondevano un «rumorosissimo» ragionamento, di cui «vedevi gli ingranaggi del cervello in moto».


la Repubblica - Venerdì, 8 dicembre 2000 - pagina 54 la Repubblica - Venerdì, 8 dicembre 2000 - pagina 54
IN VISTA DEL NATALE TORNA IL BUON HARRY POTTERIN VISTA DEL NATALE TORNA IL BUON HARRY POTTER

Staticità impressionante nella classifica dei libri più venduti. Rimangono infatti invariate le prime sei posizioni rispetto alla settimana precedente: il Baudolino fresco di stampa di Umberto Eco (primo), La scomparsa di Patò di Andrea Camilleri (secondo), Il Diavolo e la Signorina Prym di Paulo Coelho (terzo), Codice a zero di Ken Follett (quarto), Gli arancini di Montalbano di Andrea Camilleri (quinto) e Scontro finale di Bruno Vespa (sesto). Una novità in classifica comunque c'è, o meglio più che novità è il preannuncio del clima che dovrebbe presto soprintendere alle vendite in libreria. Parliamo dello spirito natalizio. Sarà già la voglia di far regali ai ragazzi ad aver riportato tra i top ten quello che è ormai un classico per la seconda infanzia, Harry Potter e la pietra filosofale di Joanne K.Rowling, che ritroviamo, dopo un'assenza di diverse settimane, in nona posizione? In salita troviamo Francesco Cossiga con La passione e la politica (settimo posto), mentre perdono alcune posizioni sia Solstizio d'Inverno di Rosemunde Pilcher, che scende all'ottavo gradino, che Incantesino di Maria Venturi che finisce invece in fondo ai top ten, decimo. Ricordiamo che la classifica libri è stata effettuata dall'Istituto Cirm, esplorando sessanta librerie a rotazione.