Andrea Camilleri: Biografia del figlio cambiato

Era inevitabile:prima o poi Camilleri si sarebbe "incontrato "con Pirandello, il grande drammaturgo siciliano, nati entrambi a Porto Empedocle anche perché non vi è scrittore siciliano che riesca a disinteressarsi dell'opera artistica dell'autore de "Il fu Mattia Pascal". "L'inventore "del commissario Montalbano ha dato alle stampe "Biografia del figlio cambiato" Rizzoli Editore (pagg.268 £.27.000). Camilleri ha parlato di "un racconto orale di Luigi Pirandello da un punto di vista strettamente personale destinato non agli accademici ma al lettore più che comune". Lo scrittore, in realtà, affronta la vita di Pirandello dimostrando di conoscere non solamente l'opera teatrale, poetica e narrativa ma anche moltissime notizie sull'inventore del teatro moderno,l'uomo che fischiato per avere messo in scena, al Teatro Valle di Roma "Sei personaggi in cerca d'autore" successivamente fu insignito del premio Nobel: "Biografia del figlio cambiato" affronta soprattutto i conflitti che Pirandello ebbe con il padre Stefano, sanati solo alla fine, il suo convincimento di essere un figlio diverso, "cambiato", la voglia dello scrittore di cambiare vita, di dedicarsi all'arte, l'impossibilità per Luigi di avere un sereno rapporto con il padre, la voglia del giovane siciliano di scappare (e infatti andrà a stare prima a Roma e poi in Germania) una volontà di riscatto, di affermare la propria personalità distaccandosi dal padre, il desiderio di essere diverso dal padre. Camilleri attribuisce l'ostracismo del figlio verso il padre alla scoperta che Luigi fece a quattordici anni quando intuì che il padre aveva una relazione amorosa con una cugina (dalla relazione nacque un figlio) alla quale il giova ne, per rabbia e disappunto, sputò in faccia. Il libro rappresenta una biografia personale e pubblica; Camilleri non tralascia di mettere in evidenza che le esperienze personali di Pirandello diventarono spunti per il teatro e così il padre Stefano diventa il "padre" ne "I Sei personaggi in cerca d'autore", la relazione del padre con la cugina diventò la commedia "Le ragioni degli altri", "Il figlio cambiato", novella dalla quale Camilleri trae spunto per la sua biografia dove si narra di una madre che si reca da una fattucchiera per avere notizie del figlio, quello vero, che le è stato portato via e viene rassicurata dalla notizia che il bambino sta bene e che continuerà a stare bene fino a quando lei tratterà bene il figlio malato che avrà con sé. Un racconto, questo sul figlio cambiato, che al bambino Pirandello era stato raccontato dalla ragazza che abitava con loro Maria Stella. Un sorte di vita pubblica e privata. Lo scrittore che cercò di essere sempre e di affermare la propria personalità (non posso sposarmi,scriveva, vivo per l'arte) alla fine decide di convolare a nozze con la giovane Antonietta (forse, lascia capire Camileri per assicurarsi un benessere economico) ma la pazzia della moglie lo sconvolge, è costretto, contro la sua volontà, a internarla in un manicomio; gli restano i tre figli: Stefano, Lietta e Fausto con i quali (la storia si ripete) farà gli stessi sbagli di suo padre con lui. Cercherà di imporre la propria volontà ai tre figli e così Stefano diventerà un mediocre regista all'ombra del padre, Lietta, per sfuggire da n'esistenza grigia all'ombra del padre, si sposerà con un addetto all'ambasciata cilena e andrà a vivere in Cile (e vani saranno i tentativi di Pirandello di farla tornare in Italia) mentre con il terzogenito Fausto, pittore, non riuscirà mai ad instaurare un dialogo e il giovane, per un certo periodo, andrà a vivere a Parigi, come lo stesso Luigi aveva abbandonato il padre per andare a studiare a Roma. Dalla lettura del libro è evidente "l'amore letterario" di Camilleri verso Pirandello anche se, per quanto riguarda le questioni private e familiari, l'autore di "Biografia di un figlio cambiato" non esprime giudizi lasciando forse intendere che, al di là delle considerazioni sull'operato di padre, marito e figlio, quello che a noi interessa è l'opera letteraria del "Maestro".
Giuseppe Petralia