Corriere della sera, 30.12.2001
E' stato un anno fortunato e di buon livello per gli autori italiani. I premi letterari hanno riconosciuto la qualità: Pontiggia, Starnone, Ammaniti
ROMANZO 2001. Il catalogo è questo
Dall'infaticabile Camilleri al ciclone Fallaci: l'esercito dei bestselleristi. Con qualche sorpresa.

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Impazza l'ormai infaticabile e incontinente Camilleri, che però primeggia con quel Re di Girgenti cui lavorava da anni e riconosciuto come il suo capolavoro. Seguito a ruota da Benni: che se nelle classifiche ci finisce comunque sempre, qualunque cosa scriva (è accaduto anche coi due orribili Elianto e Spiriti), ora ci sta meritoriamente perchè Saltatempo è senza dubbio un testo che (sorprendentemente, considerati i precedenti) ha restituito la fresca vena d'un autore che s'era perso.
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E penso anche a Stile libero (Einaudi) che, pur nella discontinuità e talora nella follia delle scelte, ha affiancato a Nove e Ammaniti un Dazieri che però deve ancor rifinirsi (lo ricordo anche come esempio della ricca linea dell'investigazione all'italiana, che ha prodotto quest'anno romanzi di Carlotto, del troppo prolifico e non sempre limato Lucarelli, di Fois, Daniele Genova, dell'assodato binomio Guccini-Macchiavelli però in flessione e del nuovo promettente binomio Colaprico-Valpreda).
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Ermanno Paccagnini