Giornale di Sicilia, 1 Febbraio 2001

Il re di Girgenti

Il più lungo, il più impegnativo, quello al quale tengo di più e nel quale è più presente l'autore'. È in sintesi 'Il Re di Girgenti', come lo vede il suo autore, Andrea Camilleri . Il libro, che lo scrittore ha appena completato, sarà pubblicato da Sellerio alla fine di febbraio o, al massimo, agli inizi di marzo. Che sia il romanzo più impegnativo è sufficiente a dirlo un solo dato: Camilleri ha cominciato a lavorarci nel giugno 1994. Da allora, alternando questo lavoro ad altri romanzi o gialli (già tutti pubblicati), lo scrittore empedoclino ha conchiuso 'Il Re' in 250 cartelle fitte che in sede di stampa diverranno molte di più. 'È il libro al quale tengo maggiormente, non è detto però che abbia uguale fortuna con i lettori' sostiene prudentemente Camilleri e spiega che 'mentre in precedenza i contenuti erano di estrazione medio-borghese, questa volta il contenuto è contadino con, al suo interno, contaminazioni da un certo mondo fantastico rurale. Perciò - precisa Camilleri - la storia spesso slitta verso il racconto fantastico'. Il Re di Girgenti è la biografia di una figura realmente esistita, il contadino Zosimo, che divenne re nel 1718. 'È una storia completamente inventata - spiega lo scrittore siciliano - ad eccezione dei dati anagrafici del regno e del suo sovrano'. In realtà, però, anche su questi pochi elementi affiorano dubbi e scarseggiano le notizie; nonostante le ricerche compiute, di Zosimo non esistono che cenni in pochi volumi. Quelli individuati da Andrea Camilleri sono tre: sette righe in 'Agrigento' di Antonino Marrone, dieci in 'Sicilia ed Europa' di Luigi Riccobene; due paginette in 'Memorie storiche agrigentine' di Giuseppe Picone. Se il libro si svolge in un arco temporale che va dalla fine del '600 al 1718, il regno di Zosimo fu nella realtà molto più breve, di alcuni giorni appena. Nella fattispecie nel romanzo il nove luglio 1718 Zosimo conquista Montelusa, il 13 viene incoronato Re, il 18 arrestato e il giorno successivo giustiziato 'non si capisce bene da chi, o meglio, di sicuro dai nobili nel periodo di interregno tra i Sabaudi che abbandonano e gli spagnoli che tornano. "Il Re di Girgenti" è strutturato in varie parti: "Come fu che Zosimo venne concepito"; "Intermezzo", che l'autore sostiene si può anche saltare; "Cenni sulla giovinezza e infanzia di Zosimo", "Tavola cronologica con note, documenti e testimonianze", tutti rigorosamente inventati, e "Come fu che Zosimo mori"'. Dal punto di vista stilistico vi è 'una accentuata ricerca espressiva'. Ne 'Il Re' 'non c'è soltanto il siciliano ma anche lo spagnolo'.