Andrea Camilleri ... un successo tutto siciliano

Quasi quattro milioni di copie di libri venduti in due anni, un successo di pubblico eccezionale, quattro libri ,in contemporanea ,ai vertici delle classifiche dei libri piu' venduti,la trasposizione telesivisa di alcuni suoi romanzi che hanno inchiodato allo schermo mlioni di telespettatori. Sono alcuni dati di Andrea Camilleri, siciliano, nato a Porto Empedocle nel settembre del 1925 che,dopo un percorso di registra , sceneggiatore e produttore televisivo (a lui si devono le serie del tenente Sheridan e del commissario Maigret) è stato consacrato dal pubblico,meno dalla critica.Autore prolifico ,Camilleri ha stentato prima di ottenere il successo.Ha esordito pubblicando, a proprie spese,il romanzo "Il corso delle cose" ,ripubblicato dalla casa editrice Sellerio nel 1998,successivamente ha dato alle stampe alcuni volumi che non hanno trovato successo né di pubblico ,né di critica come "La stagione della caccia","Un filo di fumo","La bolla di componenda" , fino a quando il suo nome si è imposto nel panorama letterario .Complice Gianni Riotta ,l'ex enfant prodige del giornalismo siciliano che è stato uno dei primi a parlare di Camilleri scrittore e Marcello Sorgi,l'attuale direttore della "Stampa" di Torno con il quale lo scrittore siciliano ha recentemente pubblicato un'intervista dal titolo "La testa ci fa dire"(Sellerio 2000),il pubblico ha scoperto questo signore,oggi settantacinquenne, e i suoi libri.La carta vincente dello scrittore siciliano è stata l'invenzione del personaggio Salvo Montalbano, un commissario di Vigata (paese immaginario che rappresenta la Sicilia ma anche l'Italia), che vive solo in una casa di fronte al mare ,fidanzato perennemente con la bionda Linda ,che rifugge dalle promozioni ,attorniato da personaggi come il vice commissario Mimi' Augello,con il quale vi è un rapporto conflittuale,da Catarella (quello che sbatte sempre la porta facendo girare i "cabasisi "al commissario),il fedele Fazio,La "cammerera" Adelina ,quest'ultima presenza invisibile ma costante nelle storie. Un uomo solitario ,modesto, amico della buona tavola ,fedele alla fidanzata che ,nelle storie di Camilleri,è un vincente.L'autore ha scritto cinque libri imperniati sulla figura del commissario :"La forma dell'acqua"."Il cane di terracotta","I ladro di merendine",La voce del violino","La gita a Tindari" e alcuni racconti come "Gli arancini di Montalbano" e "Un mese con Montalbano".Gialli polizieschi , avvincenti ,che si leggono tutti di un fiato per arrivare a scoprire il colpevole;gialli che non debbono essere considerati un genere letterario di secondo ordine perché l'autore approfitta della trama narrativa per lanciare dei messaggi ben precisi.Montalbano/Camilleri (l'identificazione con l'autore è d'obbligo) ci fa capire che la giustizia non è facile da raggiungere, che quando entrano in gioco i poteri forti come i servizi segreti,come nel caso de "Il ladro di merendine" o la politica,tema dominante della "Forma dell'acqua" ,le cose si complicano, spesso qualche innocente viene accusato di delitti e ristabilire la verità è un'impresa difficile.Montalbano colpisce ,oltre che per la sua semplicità,per la sua avversione alle verità precostituite, non si ferma di fronte a nessuno,i scontra con i superiori,spesso vola le regole imposte dal suo ruolo per cercare tenacemente la vera verità.Lo scrittore siciliano usa un linguaggio molto particolare ,un mix fra l'italiano e il dialetto ma il tutto funziona perché i romanzi si vendono ,non solo in Sicilia, ma principalmente al Nord.L'autore è stato accusato dalla critica letteraria di leggerezza e disimpegno della proposta narrativa,di imbastire dei romanzi allo scopo di vendere i suoi libri,ma Camilleri risponde che il "giallo" è un genere letterario sottovalutato in passato , di pari dignità, se non superiore agli altri ..Nei suoi libri l'autore traccia intrecci poliziesci inserendoli, spesso, nei contesti d'epoca anche se , a volte ,come ne "La mossa del cavallo" i risultati non sono dei piu' felici.Si nota ,comunque, che ci troviamo di fronte ad uno scrittore di alto spessore culturale,di una persona che ha letto tanto e ,nei suoi libri, non mancano mai i riferimenti letterari a Pirandello,Sciascia,ad altri grandi maestri, cosi' non va dimenticata la produzione letteraria dello stesso che esula dai romanzi imperniati sulla figura del commissario come "La concessione del telefono" o "Il birraio di Preston", che resta l' opera piu' interessanti di Camilleri,dove lo scrittore dà vita ad un susseguirsi di intrighi, delitti e tumulti in seguito alla decisione del Prefetto di Caltanisetta di inaugurare il teatro con una sconosciuta opera lirica "Il Birraio Di Preston"appunto. Amato dal pubblico ,snobbato dalla critica piu' sofisticata,una cosa è certa:Camilleri è un grande siciliano ed un uomo di grande cultura.Lo dimostra il suo ultimo libro su Pirandello "Biografia di un figlio cambiato".
Giuseppe Petralia