Il Resto del Carlino 01.07.2001
Triglie per Montalbano

Sarà il commissario Montalbano dei romanzi di Andrea Camilleri e delle fiction tv, insieme al simpatico istrione Alessandro Haber, il protagonista domani sera del primo appuntamento del salotto enogastronomico 'Sale, pepe e cannella' al 'Caffè ai Giardini Margherita' (alle 21 in piazzale Jacchia, davanti alla palazzina Liberty, ingresso libero), la manifestazione organizzata dall'Ascom che tutte le sere di luglio terrà compagnia ai bolognesi con serate dedicate agli autori, al cinema e alla musica e, appunto, alla 'cultura del cibo' (conducono Beatrice Spagnoli e Giorgio Comaschi). Oltre a Luca Zingaretti, bravissimo interprete del celebre commissario-buongustaio siciliano e Haber (che vedremo al cinema nel film a episodi 'La vita come viene' di Stefano Incerti) sul palco del 'Caffè' saliranno come ospiti anche Anna Majani, 'regina' del cioccolato ed erede della storica azienda bolognese che ha legato il suo nome al famoso 'Fiat', e Fabrizio Binacchi, direttore di Raitre. Nel salotto gastronomico 'Sale, pepe e cannella', gli ospiti faranno una sorta di itinerario tra i sapori e gli odori che richiamano la loro esperienza professionale e di vita. Così, con Zingaretti – in questo periodo impegnato sul set di 'Incompreso' di Enrico Oldoini – sarà l'occasione per raccontare i piatti della cucina siciliana prediletti dal commissario-buongustaio, che probabilmente tornerà sul piccolo schermo con l'ultima avventura, sempre per la regìa di Alberto Sironi, tratta dal nuovo romanzo 'L'odore della notte': dagli arancini alla pasta al sugo di pesce che gli prepara la fedele governante Adelina, alle irresistibili triglie croccanti che gli serve Calogero in trattoria. «Come al personaggio di Camilleri _ confida Zingaretti, anche a me piace mangiar bene. Ma della tavola apprezzo innanzitutto la qualità e, proprio come il commissario, mi piacciono il pesce e la cucina mediterranea, e abolisco la carne». Ma le affinità elettive gastronomiche tra Montalbano e l'attore che gli ha dato il volto, non finiscono qui: «Anche il mio commissario, proprio come me, non ama particolarmente stare ai fornelli, ma apprezza i piatti degli altri. Al contrario di Pepe Carvalho, il personaggio creato dalla penna di Montalban, che invece è anche un ottimo cuoco». Tra il mestiere di attore e la buona tavola, del resto, esiste un filo conduttore che annovera nomi celebri, come Sordi e Tognazzi. «Il mangiar bene, specie per un attore di teatro, è legato allo stare in compagnia, allo sciogliere le tensioni della scena a fine spettacolo _ confida Haber che, la prossima stagione, tornerà a Bologna con 'L'avaro' di Moliere e con 'Tango d'amore e di coltelli', all'Arena del Sole e al Duse. Haber si definisce un 'gastronauta', a tavola. E confida di prediligere le trattorie, i posti alla buona: «Perché _ spiega _ sono legati a una certa artigianalità della cucina». Ma il cibo, per Zingaretti e Haber, è anche sensualità. «Diffido _ sottolinea quest'ultimo _ delle donne che non bevono vino, perché non sanno lasciarsi andare ai piaceri». Lo stesso per Zingaretti: «Montalbano — spiega — è un uomo semplice che, oltre a pensare con la propria testa, ama le cose autentiche della vita: la sua donna, le sue nuotate mattutine e, poi, i sapori e gli odori della cucina della sua terra».