Giornale di Sicilia, 5.5.2002
Montalbano va in montagna e Camilleri ritorna al teatro

Si intitolerà "L'ombrello di Noè" uno dei prossimi libri di Andrea Camilleri, che lo scrittore ha già assicurato all'editore Rizzoli, che lo dovrebbe stampare per l'autunno. Ma la nuova fatica del papà del poliziotto Salvo Montalbano non sarà un giallo, bensì un volume a metà strada tra saggistica e narrativa, incentrata sul rapporto dello scrittore siciliano con il teatro. E' stato lo stesso Camilleri a rivelare questi particolari partecipando ad un incontro organizzato in suo onore dalla Scuola Normale Superiore di Pisa. L'autore ha parlato del prossimo libro come di una raccolta di riflessioni, ma anche di ricordi, sui commediografi e gli uomini di teatro che più hanno condizionato la sua carriera letteraria.
"L'ombrello di Noè" sarà anche una "confessione d'amore" nei confronti dello scrittore Luigi Pirandello, il commediografo siciliano che ha rivoluzionato la storia del teatro con opere come "Sei personaggi in cerca d'autore" oppure "Come tu mi vuoi". E a Pirandello saranno dedicati quattro capitoli, utilizzati anche per spiegare il debito di memoria e di invettiva che ha nei confronti dell'autore di "Il Fu Mattia Pascal".
Intanto, uscirà a giugno un libro di Camilleri, già pronto da alcuni mesi, dal titolo provvisorio di "La paura di Montalbano". Si tratta di sei racconti, di cui tre dei veri e proprio romanzi brevi, in cui il commissario di polizia più amato dai lettori (e telespettatori) italiani si trova catapultato in uno scenario a lui inconsueto, la montagna.
Il libro è pubblicato da Mondadori e rappresenta un nuovo momento del fortunato sodalizio Camilleri-Mondadori che, segnala la casa editrice di Segrate, ha venduto più di un milione di copie. Due anni fa, sempre per Mondadori, era uscita la raccolta di racconti "Gli arancini di Montalbano".
Se il commissario Salvo Montalbano continua ad essere il protagonista principale della fantasia creativa dell'autore siciliano, Camilleri è già al lavoro anche su una storia che gli "gira" per la testa da un paio di anni. E' la vicenda di un eroe immaginario in un paese immaginario, vissuto alla fine degli anni Venti, in pieno regime fascista. Finora c'è solo un'idea e appunti sparsi, ma Camilleri ha in mente l'ambientazione precisa di quello che potrebbe diventare il suo prossimo romanzo storico: Mussolinia, la città che non fu mai costruita ma che il dittatore Benito Mussolini cominciò a fantasticare nel 1928. Nello scorso autunno Camilleri ha pubblicato da Sellerio "Il re di Girgenti", il suo primo romanzo di ambientazione storica, ispirato da una vicenda vera accaduta in Sicilia nei primi decenni del Settecento.