Il Sole24 Ore, 16.6.2002
Vespe
Andrea Camilleri, fuorilegge della fecondazione eterologa

Chissà se Monsignor Sgreccia è stato avvertito. Sfidando i fulmini della Chiesa (e della maggioranza parlamentare che ha appena varato la nuova normativa sulla procreazione assistita), la Mondadori ha realizzato il primo esperimento di fecondazione eterologa nella storia dell'editoria. Chi non ci credesse vada a leggersi la bandella dell'ultimo parto di Andrea Camilleri, La paura di Montalbano, scodellato fresco fresco sui banconi delle librerie. Nel passare in rassegna la numerosa nidiata del prolifico scrittore siciliano, l'editore gli attribuisce la paternità di un'opera, La favola del figlio cambiato, che è stata in realtà concepita da Luigi Pirandello.
Di Camilleri è, invece, Biografia del figlio cambiato, pubblicato da Rizzoli, che racconta per l'appunto la vita del grande drammaturgo.
Non di scambio di figli si tratta, dunque: semmai di padri.
Con quell'accanimento procreativo che giustamente ha stigmatizzato Rosy Bindi, l'irrefrenabile Camilleri si è fatto prestare qualche gamete letterario da un donatore illustre, e per giunta defunto.
Siamo, come si vede, in pieno Far West della provetta. Urge una severa legge di regolamentazione, per restituire a ciascun figlio (pardon, libro) il suo genitore naturale.